A proposito di polemiche e risentimenti sul concorso di Natale a Piano
PIANO DI SORRENTO – Il nostro post dedicato al concorso di Natale, com’era prevedibile, ha suscitato un vespaio di polemiche su FB e anche ad personam. Tutti ovviamente a risentirsi per qualcosa e a cercare di intimidire perchè è diventato questo l’esercizio più semplice del mondo pur di non discutere nel merito delle questioni. Nessuno che se la senta di confrontarsi apertamente e di contrapporre argomentazioni alla critiche, contenuti, idee e motivazioni credibili alle supposizioni e alle fantasie! E poi tutti a generalizzare senza distinzione tra testate e giornalisti, prova ormai di una confusione da social che contamina tutti e rischia di ingenerare solo equivoci imbarbarendo il confronto! Ne approfittiamo allora per tornare sull’argomento e su alcuni aspetti della questione in modo da contribuire, come invoca il buon Gianluca Di Carmine, a parlare bene di chi si sacrifica per l’Associazione.
Premesso che questo sacrificio è legittimamente finalizzato a incrementare il commercio, quindi le vendite e di conseguenza gli incassi dei Commercianti, quello che ci ha colpito del concorso 2014 (perchè l’abbiamo letto sulla cartolina) è che la promozione scadrà il 21 dicembre lasciando praticamente a mani vuote chi farà i propri acquisti dal 22 al 24 dicembre – nei giorni caldi dello shopping natalizio – e a seguire fino all‘Epifania. La curiosità, ci chiediamo, è giustificata oppure no? dal nostro punto di vista Si, proprio perchè trattandosi di una promozione commerciale è logico che dovrebbe interessare l’intero periodo delle festività (come del resto è sempre accaduto), quello in cui i Consumatori fanno gli acquisti visto che, dalla Befana in poi, le cose si complicano maledettamente! Chiedersi perchè un concorso natalizio “muoia” prima del periodo caldo degli acquisti è allora più che legittimo…Se per conoscerne la ragione si pone qualche domanda in giro non si fa mica peccato! E se chi ha aderito all’iniziativa riferisce quale è stato il ragionamento che ha portato a questo tipo di decisione ha mica commesso un reato? Il “…tanto negli ultimi giorni la gente compra lo stesso e non c’è necessità di dar loro la cartolina” vorrà pur dire qualcosa o no? Dal nostro punto di vista si! Troppo facilmente si dimenticano le polemiche degli anni passati, addirittura le contrapposizioni tra commercianti! Fa parte del gioco che invece non si vuole che appaia. Che problema c’è ad ammetterlo invece di risentirsi e di accusare sempre qualcuno di voler strumentalizzare? Ma che cosa? Se si “scimmiottano” dai politici i loro comportamenti allora si finisce nel medesimo gioco!
Resta poi l’enigma del presidente del Centro Commerciale Naturale che non si comprende mai bene quello che fa e quello che dice e perchè lo fa e perchè lo dice! Difetto di comunicazione? Potrebbe anche essere, ma quando si ricopre una carica del genere e si gestiscono beni e risorse anche pubbliche (oltre a quelle degli associati al sodalizio) è inevitabile di doversi ritrovare al centro di qualche discussione e anche di polemiche. Basterebbe dare qualche spiegazione anche direttamente e tutto diventa più facile! Non dimentichiamo che Guglielmo è la stessa persona del caso Villa Fondi dove si è ritrovato a gestire analoghe conflittualità interne ed esterne finendo nel tritacarne mediatico per poi lamentarsene o facendo lamentare qualcuno! Se poi i suoi collaboratori o presunti tali forniscono l’intepreazione autentica di questa sua ossessiva ricerca di protagonismo civico non è colpa di chi scrive o di chi commenta i fatti se le cose diventano di dominio pubblico! Chi naviga per certi mari, certi pesci piglia! Il concorso di Natale è una legittima iniziativa della categoria finalizzata ad incrementare il proprio fatturato. Il CCN è un’altra iniziativa nata con lo stesso obiettivo perchè la legge regionale istitutiva dei CCN lo ha fatto con questa finalità: sostenere e promuovere il commercio! Visto che anche all’interno del CCN, checchè ne pensi Di Carmine, hanno riferito dell’uscita di scena di Guglielmo e della crisi dovuta anche a talune indisponibilità a metter mano alla tasca come previsto dalla legge e in considerazione del fatto che non tutti beneficiano delle iniziative organizzate, qual è il problema a parlarne? Si è detto e si è scritto, sui giornali e sui social senza smentite o altro, che Franco Cinque avesse preso o dovesse prendere il suo posto! Si è offeso qualcuno? Qual è il problema? Ci sono due livelli di comunicazione: quello individuale dove tutti commentano e parlano criticando e facendo annunci anche eclatanti oltre a confidenze e quello pubblico dove invece prevale l’ipocrisia di sistema!
Le colpe, gravi, della politica locale sono quelle di incentivare con certi comportamenti l’imbarbarimento del confronto a tutti i livelli perchè questa politica entra e condiziona tutto pensando di aver diritto a farlo! Invece non è così e per fortuna c’è ancora gente che non è d’accordo e che lo dichiara impegnandosi per scongiurare che questo fenomeno dilaghi e annienti del tutto la voglia di partecipare lasciando il Palazzo in mano ai “Barocrati” usando una felice definizione di Severino Nappi e del suo Jobs (F)Act!