Appello a Raffaele Cantone di Rosario Fiorentino: “venga a Sorrento”
SORRENTO – La clamorosa denuncia di Antonio Elefante, ingegnere e Assessore a Vico Equense, sull’esistenza di un sistema-Roma anche al Comune di Piano di Sorrento ha messo in moto una reazione a catena che conferma il dato di un’opinione pubblica sempre più intollerante nei confronti della malapolitica che guida il Paese e le città. Immediato l’intervento di un’altra figura di spicco della politica in Costiera, il consigliere Rosario Fiorentino presidente della Commissione Trasparenza, che rilancia sul tema con un appello al Presidente dell’Anticorruzione: “Presidente Cantone venga a Sorrento e spazzi Via questa Amministrazione Comunale sono troppe le ombre, i buchi neri. Adesso arriva il mega affare per il porto di Sorrento per i privati. Appello alle associazioni ed ai cittadini per contrastare quest’ennesimo affare“.
Proprio ieri Raffaele Cantone ha confermato che nel Paese si respira un’aria di la “misura è colma, arrestateli tutti” e se da un lato ha precisato che l’ANAC non arresta nessuno, ma vigila sulla correttezza delle procedure e delle gare, dall’altro ha evidenziato che occorre riformare il sistema della pubblica amministrazione per garantire quella trasparenza indispensabile a restituire fiducia ai cittadini. Spiega Fiorentino: “La situazione è davvero critica anche a Sorrento, come vado ripetendo da mesi e come ho documentato con circostanziate denunce alle autorità competenti, non solo io ma anche le Associazioni che hanno incontrato cittadini e raccolto informazioni e testimonianze sul sistema-Sorrento. Ora è il momento che chi deve faccia i propri passi… Altrimenti il rischio che corriamo tutti è davvero serio: quello cioè di un collasso del sistema democratico a vantaggio di gruppi di potere che stanno facendo il bello e il cattivo tempo”. Intanto filtrano indiscrezioni sull’iniziativa assunta da Elefante che avrebbe ben circostanziato le proprie dichiarazioni con un’articolata denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Un commento
ENRICO
Da quanto si legge e si sente sembrerebbe che in Penisola sorrentina siano più le denunce contro la Pubblica Amministrazione inoltrate al’Autorità Giudiziaria che quelle di nascita rese agli Uffici anagrafe dei vari Comuni.