Sorrento

Vallone dei Mulini, disboscamento sul ciglio a rischio frana

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L'intervento sul costone (foto WWF)
L’intervento sul costone (foto WWF)

SORRENTO – Il WWF Penisola Sorrentina ha accolto le proteste di cittadini e turisti denunciando la grave alterazione di un prezioso tassello di paesaggio sul Vallone più famoso di Sorrento: il Vallone dei Mulini! Proprio sulla sponda del Vallone infatti, al confine con l’Albergo Antiche Mura, nella mattinata del 16/07/2014 si è proceduto al drastico taglio a raso di alcuni importanti esemplari arborei della specie Leccio (Quercus ilex), creando di fatto una evidente modifica dello stato dei luoghi e delle condizioni di fragile equilibrio idrogeologico del sito. Gli esemplari arborei, che vegetavano da secoli sul costone tufaceo del Vallone ed apparivano in ottimo stato vegetazionale, oltre a costituire un elemento indiscutibile del paesaggio, con le loro folte chiome offrivano riparo e siti per la nidificazione a numerosi uccelli e contribuivano a schermare ed ombreggiare le sponde, creando le condizioni più favorevoli al microclima umido ideale per l’habitat di preziose e rare felci.

i tronchi coperti dai muschi dei lecci eliminatiMa probabilmente viene da pensare che tali chiome occludessero la vista alle nuove stanze d’albergo realizzate, abusivamente, tempo fa, a strapiombo sotto la struttura alberghiera, in zona a massima tutela, ma poi sanate e condonate utilizzando una procedura che ci è apparsa quantomeno opinabile: ovvero, ai senza del comma 2 dell’art. 33 del DPR 380/01, grazie all’applicazione di una sanzione pecuniaria in luogo di quella ripristinatoria, si è consentita la trasformazione di un deposito in due nuove camere d’albergo con bagno e disimpegno.

Già nell’aprile del 2006 uno scriteriato ed ingiustificato intervento ai danni degli alberi posti sulla sponda del Vallone dei Mulini, sotto l’Hotel Antiche Mura, portò alla violenta capitozzatura di diversi alberi e all’eliminazione di altri. Successivamente ai tagli, ed a seguito di alcuni giorni di pioggia, si verificò un pericoloso crollo del costone tufaceo proprio sotto l’area dell’intervento. Il deflusso meteorico delle acque “infiltrandosi” nelle fessure tufacee fu tra le concause del rovinoso distacco della parete tufacea. Per secoli, e fino al momento della loro eliminazione, i grossi lecci avevano provveduto, per “osmosi”, ad assorbire le acque dal terreno ed a restituirla all’atmosfera tramite la chioma. E’ utile ricordare che un solo grosso albero riesce ad assorbire circa 700 litri di acqua al giorno!!!

in questa foto si notano - sulla dx -i grossi lecci in ripresa vegetativa dopo le drastiche capitozzature dell'apr. 2006Appare più che evidente, sostiene il WWF, che il taglio delle essenze arboree debba essere configurato come una attività di modifica radicale degli equilibri precari del sito.
“L’intervento di taglio delle alberature si teme possa ora determinare un aumento di rischio da dissesto di frana, in quanto renderà vano il potere imbrigliante dell’ingente apparato radicale con successivi probabili crolli. Inoltre l’intervento, così come attuato, per essere consentito deve rispondere alle Norme di Attuazione dell’Autorità di Bacino ed in particolare va inquadrato per quanto previsto dall’art.26 comma 2 e art.20 comma 6, ovvero deve provare che “non costituisce in alcun caso un fattore di aumento del rischio da dissesti da versante” e, deve essere quindi supportato con un più ampio progetto di bonifica e risanamento del versante, e con uno studio di verifica di compatibilità da sottoporre a parere dell’Autorità di Bacino, art 47.”

Visto che l’intero territorio del Comune di Sorrento è stato dichiarato di notevole interesse paesaggistico con D.M. ai sensi della legge 1497/39 e ricade nell’ambito di efficacia del Piano Urbanistico Territoriale per l’Area Sorrentino-Amalfitana (L.R. n. 35/87); la zona è sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del D.L.vo 42/2004; il taglio e lo sradicamento di alberi nelle zone paesisticamente vincolate, determinando un’alterazione del territorio, devono essere preventivamente autorizzati dall’autorità competente alla gestione del vincolo (art.146 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio – D.lgs. 42/04); l’area oggetto dell’intervento ricade nella perimetrazione dell’Autorità di Bacino Campania Centrale, di cui al piano di assetto idrogeologico, in area classificata a Pericolo Frana P3 ed a Rischio Frana R3, il WWF ha chiesto alle autorità competenti di verificare la sussistenza di tutte le autorizzazioni richieste dalla legge per il taglio degli alberi operato. (comunicato stampa)

Un commento

  • ENRICO

    Fino a quando ai sorrentini fa piacere vivere nell’anarchia più assolutà? Ma che altro deve accadere perchè le coscienze dei cittadini perbene si ribellino ad atti vandalici commessi ai danni della natura su tutto il territorio da speculatori senza scrupoli? Enrico Aprea

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