Una domenica sorrentina vista dal quotidiano “Il Messaggero”
Poche righe, sufficienti però a infliggere una dura “mazzata” all’immagine della Penisola e di Sorrento. Sul “Messaggero” di oggi l’impietosa fotografia di una realtà che definire disastrosa è troppo poco! Il Sindaco di Sorrento, sempre così attento e sensibile nel voler difendere il buon nome della Città che amministra, evidentemente non fa i conti con la realtà, quella che nessun “Premio Caruso” può offuscare. Dalla carta stampata al web l’immagine di Sorrento è quella legata alle schiume del mare e al suo inquinamento perenne, al traffico congestionato e alla mobilità in tilt con la disastrata Circumvesuviana ormai eletta la peggiore ferrovia locale d’Italia. Il problema è uno solo: la scala dei valori! Quella degli Amministratori sorrentini è oggettivamente invertita rispetto alle sensibilità collettive che fanno i conti con la realtà!
Un commento
ENRICO
Il buon nome di una città si difende con i fatti no con le chiacchere. Infatti non viene adottato alcun intervento concreto per fermare l’abusivismo edilizio che dilaga soprattutto lungo le zone collinare dove il pericolo idrauligo e rischio idrogeologico sono a livelli preoccupanti. Le ordinanze di demolizione di opere abusive non sanabili giacciono chi sa in quali cassetti. Il suolo pubblico è concesso barbaramente ad operatori commerciali che pensano unicamente ai propri interessi senza alcun rispetto per i pedoni, spesso costretti a invadere la carreggiata per continuare il proprio cammino. Nessun investimento per garantire più sicurezza a cittadini e turisti, una sicurezza affidata ad un impianto di videosorveglianza obsoleto e poco funzionante, ben diverso dal meraviglioso impianto di videosorveglianza realizzato nel vicino Comune di S. Agnello proprio in questi giorni con una modesta spesa e non a carico dei santanellenesi. Nessun provvedimento per ridurre l’inquinamento acustico che durante le notti estive non consente un sonno tranquillo soprattutto a qui sorrentini che al mattino presro si recano al lavoro. Delle centraline di controllo per l’inquinamento atmosferico neanche a parlarne. Un ospedale con un pronto soccorso molto sottodimensionato rispetto al numero di turisti che scelgono Sorrento come luogo di vacanza. Esercizi pubblici che continuano l’attività commerciale privi dei titoli specifici e spesso in locali non in regola con le norme edilizie. Decine di autorimesse interrate non in regola con le norme di sicurezza realizzate nei sotterranei di alberghi, condomini etc. Una edilizia scolastica fatiscente che crea tantissime difficoltà alle famiglie degli alunni. Totale mancanza di valide strutture pubbliche per la pratica sportiva. Molto grave è la mancanza di una pista ciclabile che garantisca a residenti e turisti di godere di una piacevole passeggiata in bici lungo le strade sorrentine. Queste necessità vengono certamente prima di qualsiasi premio canoro o di qualsiasi spettacolo pubblico organizzato a spesa della collettività. Come dice il proverbio: il peggior sordo è quello che non vuole sentire Enrico Aprea