Gaetano Mastellone e la “Sorrento Futura” vista con gli occhi di un “non allineato”
Discutere di politica locale e commentare liberamente fatti e l’operato di persone pubblicamente impegnate non è certamente agevole per l’innata ritrosia a sottrarsi al confronto su questioni politiche. I “non allineati” sono quelli che, nonostante tutto, non sfuggono al confronto…Anzi vi si gettano a capofitto senza remore nè pregiudizi, ma pronti a interagire sul piano intellettuale. Per la verità se ne possono contare di autentici sulle dita di due mani in tutta la Penisola Sorrentina. Già è qualcosa, però, che ce ne siano ancora coi tempi che corrono! Uno di questi “non allineati” è Gaetano Mastellone col quale intraprendiamo un ragionamento che parte dalla cosidetta piazza della politica locale.
Presidente Mastellone, qual è secondo lei il livello del dibattito politico sorrentino?
Di recente ho “assistito” da lontano a una specie di riunioni stradali o al bar di uomini di partiti o di liste civiche locali…Ho letto tante dichiarazioni che, oltre agli sbadigli, mi hanno provocato una profonda tristezza nel vedere in quale stato di plantigrada lentezza si ritrovino coloro che pretenderanno (… e lo faranno) di voler imporci ancora le loro asfittiche certezze sul futuro di questa città. Questa gente è solo follemente occupata a risolvere inutili questioni di organigrammi, si attarda insopportabilmente su questioni che non sfiorano nemmeno la qualità e la vastità dei problemi che viviamo mentre loro cercando soltanto di soddisfare il proprio Io e quello dei loro insopportabili accoliti o porta borse. Stiamo vivendo un mondo che è cambiato completamente, che permette anche di pensare a sfide innovative che erano impensabili solo qualche anno fa, ma dobbiamo copnvenire che, da questo versante, i nostri politici non sono sordi e non prestano ascolto alla comunità degli interessi reali.
Secondo lei la politica vive in un mondo a sè stante ed esclude chi vuole partecipare?
Questa gente legge, sparla di chi scrive queste cose o di chi fa appelli, ma continua imperterrita sulla vecchia strada. E’ assolutamente ridicolo vedere questi signori della politica, e i loro accoliti, ripetere rituali e cretinismi d’altri tempi. Bisognerà che, un giorno, la parte migliore di questa Città rimetta in funzione la propria sostanza corticale per evitare di cadere dalla padella nella brace. Lo dico soprattutto ai giovani, anagraficamente parlando, col timore che la loro sostanza grigia non sia già stata irrimediabilmente compromessa dalle situazioni locali … le lieu fait lien (il luogo crea legami)! Così come la crisi in cui ci hanno fatto sprofondare rivela il mortifero aspetto delle istituzioni, alla vita – a tutti quelli che sono solo amanti della città, a coloro che sono senza interessi politici o commerciali, spetta il compito di ridare vigore alle istituzioni che sono troppo lente a rispondere alle richieste che s’impongono oggi.
Si parla di Comune Unico per la Costiera…Perchè non scende in politica?
Ogni tanto, a più riprese, sento e leggo dei vecchi politicanti tirar fuori la storia del Comune Unico. Smettetela di dirlo…Fatelo! Perché ogni tanto, e sempre più raramente, scrivo appelli alla politica? Perché amo la mia città e l’intera penisola sorrentina. Amo questa terra che mi ha dato i natali e alla quale professionalmente da oltre quarant’anni ho dato (in silenzio) tanto. Che cosa ho ricevuto? Solo disinteresse. Dalla politica nulla, anche perché nulla ho mai voluto in quanto è un mondo che non mi appartiene. Non ho neanche ricevuto attestati che, regolarmente, vengono distribuiti, ancora oggi, con la sola logica del consenso. Nessuno è profeta in patria. Dopo tanti anni pubblicamente ne parlo solo oggi in quanto da circa tre mesi sono stimolato a farlo da tante domande, in tal senso, che mi vengono poste da tante persone. Mi chiedono: perché quello che dici non viene neanche considerato? Perché non ti candidi? A quest’ultima domanda, penso che tutti lo sanno bene, ho sempre risposto NO. Solo nel 2002 fui gloriosamente insignito del Premio Sorrento nel Mondo (Llyons Club) quando ero Amministratore delegato, nello stesso tempo per diversi anni insieme, di diverse istituzioni finanziarie. Popolare Bari Corporate Finace – Banca Popolare di Calabria – Borsaconsult SIM – Banca Popolare della Penisola Sorrentina. Il premio mi fu riconosciuto dall’ex Sindaco Marco Fiorentino. Eppure sono l’unico cittadino di questa terra ad aver varcato il confine del passaggio da bancario a banchiere. Faccio appelli leali, solo perchè la logica del rimandare a domani i problemi di oggi davvero non mi appartiene.
Come vede il futuro per Sorrento e per la Costiera?
Non mi permetto di giudicare il passato, il presente. Desidero solo programmare e sapere sul futuro. Né voglio indugiare oltre con le mediazioni. Insieme con altri opinion leader (pochi per la verità) cerco di avere una visione moderna e prospettica, di costruire una Città diversa, più sana, dove la centralità della vita amministrativa non siano le “Grandi Opere” o i “Grandi Proclami”, ma siano le questioni del lavoro, della cura del nostro patrimonio, delle giornate da offrire a padri di famiglia. Da anni ho deciso che voglio, investire il mio tempo per immaginare una vicenda nuova, in cui il protagonismo vero di gente laboriosa sia al centro di tutto. Distante da storie che vengono da lontano, che non appartengono a me né a tanti che come me vorrebbero solo “provare” a risolvere qualche problema. Non riesco a far finta di niente! Ebbene, dentro di me mi sento sereno perché nel mio piccolo, attraverso i media e i social, cerco di comunicare e di stimolare. Non sono alla ricerca di posti, di visibilità, di poltrone locali (ne ho abbastanza al di fuori del territorio) o di altro, non tutelo interessi, voglio solo una città possibilmente più moderna, diversa, più accogliente, più civile e più orientata al futuro: il mio orizzonte parte da oggi a vent’anni, perché già oggi dovremmo poter immaginare la Sorrento del 2035. Non vorrei tediare, ma le mie sono parle che vengono dal cuore….