Meta, De Angelis su Montemare: c’è un’altra verità…basta equivoci dal PD
di Michele De Angelis*
Caro Direttore,
nell’ultimo fine settimana Montemare è diventato un tema della campagna elettorale in corso a Meta, ed in particolare tra alcuni esponenti del partito democratico (vedi la polemica Tito-Astarita).
Per onestà nei confronti dei tuoi lettori, occorre chiarire che sono di parte, perchè rappresento una parte del movimento cooperativo che in Montemare ha creduto. Sono di parte perchè da tempo ho deciso di stare con gli ultimi, e qui gli ultimi sono le bambine e i bambini, i genitori, le lavoratrici ed i lavoratori, con i loro diritti. Montemare è diventato il simbolo dei tanti diritti negati e che vorremmo non fossero mai più calpestati.
Come fa il Partito Democratico a candidarsi alla guida del Paese se a livello locale non esprime politiche coerenti con quelle nazionali che esso stesso ha contribuito a determinare?
La verità su Montemare è stata raccontata solo in parte: da maggio 2009 – data dell’apertura – a settembre 2013 abbiamo assistito a numerose interruzioni della convenzione per la compartecipazione del comune alle rette dei bambini.
Solo la tenacia e la volontà dei lavoratori, unita all’affetto dei bambini e dei genitori, ha permesso al nido di restare aperto poichè Prisma ha deciso di garantire ugualmente a venti bambini residenti a Meta la possibilità di continuare a frequentare il servizio.
Allora Prisma ha prodotto uno sforzo enorme accollandosi responsabilità pubbliche ed un’ulteriore perdita in bilancio. Se non avesse prodotto questo sforzo, sarebbero potuti accedere al servizio i soli bambini residenti a Piano , non quelli di Meta. Montemare sarebbe divenuto l’esatto contrario di quello che le persone di buona volonta avevamo immaginato dovesse essere, ovvero un luogo per pochi, esclusivo e non inclusivo.
I bambini di meta dal 1 Giugno avranno ancora un nido? ed a quanti tra loro sarà garantito il servizio? cos’era Montemare prima della ristrutturazione? Cosa succedeva a Montemare? Quali sono i limiti dell’iter amministrativo che ha condotto all’affidamento della struttura? Quanto è stato speso per la ristrutturazione e per l’arredamento del nido ? Quanto costa un servizio all’infanzia in Italia? Quanto costa al comune di Meta? Quali obbiettivi di servizio pone il Governo alle regioni ed ai comuni meridionali? ed infine chi ha ricevuto vantaggi dalla ristrutturazione e dall’utilizzo della struttura?
Ecco, a distanza cinque anni, è ora di fare un bilancio, rendere conto di quel che è avvenuto e immaginare un futuro per Montemare ovvero per i diritti delle bambine e dei bambini di Meta. Ne discutermo insieme con gli amministratori locali del Partito Democratico mercoledi 21 Maggio alle ore 18 a Montemare.
*Presidente di Prisma e Vice presidente di Gesco
Un commento
Pasquale Uomo qualunque
vorremo sentire la verità di Tito a questo punto che aveva delle forti perplessità su tutto l’iter che aveva portato alla creazione di questo nido a Meta