Piano di Sorrento

Sindaci contro: Sagristani e Ruggiero ai ferri corti sul doppio senso di circolazione

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SemaforoPIANO DI SORRENTO/SANT’AGNELLO – La querelle tra le Amministrazioni Comunali di Piano di Sorrento e Sant’Agnello sul doppio senso di circolazione nel tratto di strada tra Ripa di Cassano e Via Iommella sembra aver assunto la dimensione di un vero e proprio caso politico rapidamente passato dal confronto-scontro tra gli Assessori al Corso Pubblico – Antonino Castellano e Salvatore Cappiello – a quello dei primi cittadini: Piergiorgio Sagristani e Giovanni Ruggiero. Intanto da lunedì 14 Piano di Sorrento ha ripristinato il doppio senso di circolazione su quel tratto di strada e Sant’Agnello ha risposto con l’installazione di un semaforo che dovrebbe consentire un transito disciplinato in questa strettoia stradale che però cosnerva tutte le caratteristiche di uno sfogatoio vitale per la viabilità peninsulare.

Giovanni Ruggiero
Giovanni Ruggiero

Alle dichiarazioni di Ruggiero, sindaco di Piano, hanno fatto seguito quelle di Sagristani, sindaco di Sant’Agnello:  “In premessa vorrei chiarire ai cittadini della Penisola che il cambio dei sensi di marcia tra i Comuni di Piano e S.Agnello, oggi in vigore, è scaturito da una pressante richiesta fatta dal Comune di Piano di Sorrento prima al commissario prefettizio e poi alla nostra Amministrazione. Lo attestano  gli atti, sono pubblici e valgono più di mille inutili parole. Noi abbiamo accolto quella richiesta per esigenze di sicurezza, anche alla luce della tragedia che si è consumata in prossimità della chiesa dei Sette Dolori e che non possiamo dimenticare. 

Piergiorgio Sagristani
Piergiorgio Sagristani

In queste ore il Comune di Piano ha deciso di tornare sui propri passi, disponendo che lungo via Ripa di Cassano tornasse il doppio senso di marcia. La scelta è unilaterale ed irrituale, visto che la strada prosegue sul territorio di S.Agnello. Prendiamo atto di questa scelta. Ma manteniamo le nostre riserve sull’opportunità del nuovo dispositivo. Pertanto, nel tratto di competenza del territorio di S.Agnello, installeremo – in via sperimentale –  un semaforo per assicurare l’alternanza del senso di marcia, impedendo la doppia circolazione  e  garantendo così condizioni di sicurezza per automobilisti e pedoni che resta una nostra assoluta priorità. In ogni caso, questa vicenda, che ha tratti surreali e che avrebbe meritato maggiore attenzione e concertazione, conferma la necessità ineludibile di accelerare il processo per la  costituzione di un Comune unico della Penisola sorrentina per superare difficoltà legate ad un municipalismo esasperato e per risolvere in chiave comprensoriale i problemi del territorio“.

Il caso mette in luce un errore di fondo commesso da entrambe le Amministrazioni: se una materia coinvolge due amministrazioni è praticamente impossibile l’adozione di provvedimenti unilaterali. Lo dice in primo luogo il buon senso e poi l’obbligo di rispettare l’interesse pubblico che non può essere soggetto a bizze e ritorsioni in qualunque modo motivate! Ne va della credibilità degli Amministratori e della stessa istituzione che non può essere manipolata a uso e consumo da chi la rappresenta, ma di cui non è assolutamente il padrone. Ne scaturisce che se Sindaci e Amministratori di Piano di Sorrento e Sant’Agnello hanno motivo per scontrastarsi, ciò non deve significare l’adozione di provvedimenti che hanno serie ripercussioni sugli amministrati! Invece di confrontarsi a distanza e con i comunicati stampa, i Sindaci bene avrebbero fatto a incontrarsi e a chiarire il da farsi sapendo che certe decisioni devono pure comportare un’assunzione di responsabilità da parte di qualcuno, ivi incluse le conseguenze che se ne devono trarre sul piano politico. Cioè se qualcuno ha sbagliato o ha strumentalizzato la vicenda è bene che, una volta chiarito il caso, paghi pegno (almeno politicamente) per gli errori commessi: diversamente si continua soltanto ad alimentare un circus indecente ad uso e consumo dei media.

2 commenti

  • gianni salvati

    E’ da tempo che per scelta e per evitare di accendere un dibattito su un argomento che ha causato una perdita di vita umana, evito di esprimere un’opinione, come facevo sempre (e spesso) quando ero un amministratore comunale di S.Agnello. Ciò nondimeno ritengo legittimo dire la mia visto che sono stato anche delegato al corso pubblico (nel 2002) e già molti cittadini di S.Agnello (attraverso petizioni) allora chiedevano più sicurezza per quella strada. Dagli atti che ho visionato mi sembra che a chiedere prima l’adozione di un provvedimento in tal senso sia stato il Comune di Piano di Sorrento, all’indomani del tragico epilogo che costò la vita ad una signora. Il senso unico per quella strada fu richiesto quindi da Piano all’allora commissaria prefettizia di S.Agnello. Poi è subentrata la nuova amministrazione di S.Agnello che recependo le indicazioni del Comune vicino ha sperimentato (e credo sia giusto perchè i cambiamenti vanno valutati con i fatti!) le varie ipotesi di inversione dei sensi e quant’altro. Ora Piano vuole ritornare all’antico ed ha cambiato idea, (pienamente legittima questa decisione) ma vista la reazione degli attuali amministratori di S.Agnello (sindaco in testa) sembra che abbia voluto forzare un pò la mano ed i tempi. Forse e lo dico evitando ogni partigianeria, andava un attimo ponderato il provvedimento che partirà lunedì continuando le due amministrazioni a discutere ed a sperimentare nel pratico le limitazioni che si intendono adottare. Il botta e risposta che leggiamo sui giornali e sui blog sembra invece avere in serbo qualche altra sorpresa e comunque mi chiedo perchè un cosiddetto piano traffico intercomunale (almeno nei quattro Comuni da Meta a Sorrento) non venga preso in considerazione, scartando quello già progettato da una società bolognese e costato più di 160 milioni delle vecchie lire, tuttora giacente in qualche cassetto della memoria?
    Gianni Salvati,ex exministratore comunale di S.Agnello.

    PinP
    Invece sarebbe utile intervenire più spesso essendo liberi da vincoli politici e amministrativi e considerando che la critica in ogni caso assolve una funzione vitale per chi governa e per chi si oppone.

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