Napoli

Fondi UE per restaurare la strada che dal Quisisana porta al Monte Faito

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corradoNAPOLI – Novità sul fronte dell’impiego delle risorse comunitare provengono dalla Regione Campania che insieme al Comune di Castellammare di Stabia ha sbloccato le risorse per realizzare un importante intervento sul fronte del recupero del Monte Faito. “Grazie alla sinergia con il Comune di Castellammare, siamo riusciti a sbloccare i 10 milioni di euro di fondi europei disponibili per la città, che rischiavano di esser persi e che serviranno anche a ripristinare la strada che da Quisisana porta al Monte Faito, che era tra i primi obiettivi del PD per com­battere lo stato di degrado e abbandono e rilanciare questo grande patrimonio campano”. Lo annuncia Antonio Marciano, vicecapogruppo del Partito Democratico al Consiglio regionale, dopo l’incontro “In Cammino per il Faito” che si è svolto proprio nel comune costiero. Come spiega Nicola Corrado, assessore al turismo e all’ambiente di Castellammare di Stabia, “…a partire dal nostro insediamento a luglio, abbiamo intrapreso una lotta contro il tempo per non perdere questi finanziamenti e siamo riusciti a definire un cronoprogramma che ci porterà, entro il 31 dicembre, alla redazione di un progetto preliminare e poi, entro la prossima primavera, a partire con i bandi di gara”.

L’esponente dell’amministrazione Cuomo aggiunge: “Tra le altre cose, il progetto consentirà di mettere in sicurezza e di contrastare il rischio idrogeologico del versante stabiese del Faito, mentre 1,5 milioni di euro saranno destinati alla riapertura della strada da Quisisana. Si tratta di un intervento complesso, che si inserisce nel nostro progetto di dare alla città di Castellammare una nuova identità turistica, di cui il monte Faito è un asset strategico irrinunciabile”. Altro fronte di battaglia su cui il Partito Democratico si è impegnato è la riapertura della Funivia: “Ho presentato già nelle scorse settimane una interrogazione al governatore Caldoro e all’assessore Vetrella, che continuerò a incalzare – dice ancora MarcianoPer rimettere in funzione la funivia c’è bisogno di un intervento di adeguamento delle due stazioni alle normative antisismiche e del rinnovo del contratto di esercizio. Servono circa 2 milioni di euro. Un costo che, paradossalmente, è di poco superiore a quello comunque necessario qualora la Regione decidesse di abbandonare, come sembra, questo collegamento: dismettere completamente il servizio e smantellare la rete secondo i criteri di sicurezza costerebbe infatti circa 1,5 milioni di euro”. Nel corso dell’appuntamento è stata presentata un’agenda di lavoro aperta, da arricchire con il contributo di associazioni, operatori, forze sociali e tutti coloro che hanno a cuore il destino del Faito. Attivata anche una casella di posta elettronica (incamminoperilfaito@libero.it) dove sarà possibile inviare idee e contributi per aggiornare il documento. “Il prossimo 22 novembre ci sarà inoltre un evento pubblico – conclude MarcianoIl Partito Democratico organizzerà una marcia sul Faito, per restituire alla nostra comunità questo straordinario polmone verde, ricco di storia, bellezze paesaggistiche e biodiversità”.

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