Piano di Sorrento, mercoledì il consiglio: non c’è villa fondi
PIANO DI SORRENTO – Si riunierà mercoledì 16 ottobre il consiglio comunale, ma all’ordine del giorno non dovrebbe esserci l’argomento project di Villa Fondi a meno di una decisione all’ultimo minuto che, però, sembra improbabile! I cosiddetti falchi, ma anche lo stesso sindaco, in questo modo intendono scongiurare un voto che spaccherebbe la maggioranza esponendola a ulteriori problemi in un momento in cui le cose non sembrano filare tutte per il verso giusto su vari fronti caldi. Inoltre la bocciatura apparirebbe come una resa al fronte degli oppositori cui non si vuole assegnare una vittoria sul campo che possa suonare a mortificazione per Ruggiero&Co. Una decisione che espone il Sindaco a una brutta figura perchè si rimangerebbe l’impegno formalmente assunto con il Comitato civico di far bocciare dal Consiglio un project che, ha continuato a ripetere, non va bene. Ma tra le parole e i fatti resta un abisso. E poi i cosiddetti falchi incassano il risultato di mantenere in campo il project che una bocciatura invece metterebbe fuori gioco. Le Opposizioni hanno già contestato il dietro front del Sindaco preannunciando, qualche giorno fa, che in questo caso non avrebbero preso parte alla istituenda Commissione per l’elaborazione di una proposta per la gestione della Villa. Sulle stesse posizioni sembra attestarsi il Comitato che esprima “profonda delusione” per il dietro front del Sindaco, anche se non viene escluso che alla fine Ruggiero possa forzare la mano ai suoi e portare il project in Consiglio. Altro argomento caldo è quello della Tares che sta impegnando in un serrato confronto gli Assessori Acampora e Iaccarino, ma anche la consigliera di opposizione Anna Iaccarino che ha prospettato, purtroppo senza successo, una soluzione coerente con le prescrizioni di legge e che venga incontro alle esigenze degli operatori commerciali più penalizzati dal nuovo tributo. Acampora però starebbe studiando un intervento di solidarietà per non mandare deluse le aspettative degli operatori su cui si è abbattuta la mannaia del fisco locale.