A Piano di Sorrento summit maggioranza-opposizione su Villa Fondi
PIANO DI SORRENTO – Si sono incontrati questa sera i gruppi di maggioranza e di opposizione per decidere la strada da seguire per individuare la soluzione ottimale per la gestione diVilla Fondi. All’indomani dell’incontro pubblico con il Comitato Civico “Villa Fondi Bene Comune” il Sindaco Giovanni Ruggiero ha dovuto prendere tempo sull’impegno pubblicamente assunto di mettere nero su bianco la “bocciatura” del project presentato da alcuni privati. Sulla privatizzazione infatti Ruggiero ha constatato che il proprio gruppo è spaccato e che le motivazioni addotte dal Comitato sono più che consistenti per quanto concerne l’assenza di “pubblico interesse” il cui riconoscimento costituisce atto propedeutico del Consiglio Comunale ai fini dell’approvazione della proposta progettuale. Per scongiurare errori e superficialità Ruggiero&Co hanno incontrato gli esponenti dell’Opposizione per concordare la road map da seguire. Spiega Gianni Iaccarino: “Abbiamo convenuto che nei primi 10/15 giorni di ottobre si riunierà il Consiglio comunale per dire no al project e per formalizzare l’istituzione della Commissione Speciale di cui faranno parte 3 esponenti della maggioranza, 2 dell’opposizione, 1 del Comitato Civico e il funzionario competente Carlo Pepe.
La Commissione avrà sei mesi di tempo per proporre la soluzione ottimale, dopodichè la parola passerà al Consiglio comunale. Penso che siano state così recepite le richieste avanzate dal Comitato e sostenute anche da noi e in questo senso lunedì il Sindaco invierà la nota anche al Comitato. Mi auguro che si individui la soluzione migliore nell’interesse di tutti quanti abbiamo a cuore il futuro della Villa“. Il Comitato dal canto proprio prosegue nella mobilitazione: martedì sera si svolgerà la seconda assemblea pubblica, sempre nel Centro Culturale, dopodichè prenderà il via la petizione popolare per dire no a qualsiasi forma di privatizzazione della Villa. Sulla base della decisione concordata da maggioranza e opposizione il project, comunque, arriverà nel Consiglio comunale dove, si presume, sarà bocciato dando così una risposta chiara e senza appello ai proponenti. Resta però un problema e anche un’incognita: a che cosa serve portare in consiglio comunale un argomento, corredato dei pareri di ammissibilità all’esame del civico consenso, pur sapendo che sarà bocciato? In effetti, come è già avvenuto in altra circostanza cioè col progetto di riqualificazione di Piazzatta delle Rose proposte da Edicolè per la cui attuazione veniva richiesto il riconoscimento del “pubblico interesse”, la Giunta ha preventivamente esaminato la proposta, constatata la mancanza del requisito richiesto (il pubblico interesse) e deciso di bocciare il progetto senza portarlo all’esame e al voto del Consiglio comunale. Una procedura più che corretta, forse addirittura obbligata visto che qualsiasi argomento va in consiglio dev’essere istruito da un proponente ufficio che ne riconosca la legittimità e la competenza del Consiglio a deliberare. Se non ricorrono queste condizioni e manca il requisito del pubblico interesse, sarebbe più logico che la Giunta comunale bocciasse il project dandono informativa ai proponenti. E’ una questione di correttezza delle procedure, ma anche di trasparenza utile a disinnescare la miccia di un possibile pressing sui Consiglieri per dire si alla proposta.