Gianni Iaccarino: su Villa Fondi il Sindaco deve “resettare” tutto e ascoltare il Paese
PIANO DI SORRENTO – “E’ diventato un vero e proprio pressing al quale non mi posso più sottrarre perchè la gente vuole sapere che cosa ne penso della nascita del Comitato per Villa Fondi e del progetto che ha in animo di approvare la maggioranza“. Gianni Iaccarino, leader della minoranza consiliare, rompe il silenzio dopo il lutto familiare per esprimersi sul tema del giorno che sta mobilitando la Città attraverso l’azione posta in essere dal neonato Comitato Civico “Villa Fondi Bene Comune“. Uomo di comunicazione che vanta una pluriennale esperienza politica e amministrativa, Iaccarino sa bene che l’argomento Villa Fondi impone un approccio serio sotto tutti i punti di vista per l’attenzione che è in grado di calamitare e non si sottrae alle nostre domande. “Voglio innanzitutto salutare la nascita di questo Comitato Cittadino che aggrega il mondo dell’associazionismo locale e peninsulare di cui, mi sia consentito, mi sento parte integrante per storia personale e culturale. Per questo dico subito che si tratta di un’iniziativa importante e qualificante per una Città come Piano di Sorrento che storicamente vanta un protagonismo civico e culturale di primo piano in tutta la Penisola Sorrentina. E questo è un dato da non sottovalutare, a meno che non si vogliano commettere errori e affrontare problemi così scottanti e coinvolgenti con superficialità e approssimazione.
La partecipazione della comunità alla vita democratica e alle scelte fondamentali cui è preposto chi ha responsabilità di governo locale è un valore aggiunto che arricchisce tutto il sistema e lo rafforza nel perseguimento del bene comune che è e resta il principale, se non l’unico, obiettivo che deve perseguire l’Amministrazione”. Questo Comitato è nato in un batter d’occhio non appena si è diffusa la voce dell’intenzione del Comune di privatizzare Villa Fondi con l’obiettivo di abbattere i costi e di riqualificare la struttura. Perchè c’è stata una reazione tanto forte e compatta? “Fino a pochi giorni fa la questione, peraltro già oggetto di discussione in sede politica, non era di dominio pubblico, ma l’intenzione della maggioranza di accelerare l’iter anche per rispondere alla proposta dei privati ha inevitabilmente costretto a far accendere i riflettori su quest’operazione che, diciamolo subito e senza equivoci, è sicuramente legittima nell’intento di voler creare le condizioni ottimali per far funzionare Villa Fondi, ma altrettanto chiaramente occorre evidenziare che il metodo perseguito non è quello giusto e che quindi la reazione popolare ne costituisce la prova fornendo la più autorevole giustificazione per opporre un diniego a questo progetto. Il Sindaco deve resettare tutto e riaprire la partita grazie al confronto che scaturirà dalle iniziative poste in essere dal Comitato e dalle determinazioni cui si giungerà tutti insieme per dare a Villa Fondi una gestione adeguata al suo valore che è fatto di storia, di cultura, di testimonianze e di uno straordinario impegno da tutti profuso per esaltarne al massimo il protagonismo sul piano artistico-culturale. Villa Fondi è sentita dal Paese come il gioiello di famiglia, una famiglia che è la cittadinanza intera di Piano di Sorrento che non può mai essere espropriata della disponibilità di un bene così prezioso e invidiato per ciò che rappresenta. Dobbiamo prenderne atto tutti e con serietà ascoltare, confrontare idee e proposte, trovare la soluzione ottimale che salvaguardi Villa Fondi come Bene Comune. Io sono daccordo con l’idea di costituire una Fondazione, cioè una forma di gestione che non esclude alcuno e che dà diritto di cittadinanza piena al Comune che è proprietario del bene, alle Associazioni che ne rappresentano il cuore e l’anima pulsante, ai privati che nelle forme opportuno possono, anzi devono concorrere a garantire l’ottimale funzionamento della Villa. Paghiamo il prezzo di un abbandono della struttura in questi anni e le responsabilità sono innanzitutto del Comune. Se si investono centinaia di migliaia di euro in consulenze e altre spese non capisco perchè fino a oggi non si sia scelto di investire anche sul piano delle professionalità per rendere Villa Fondi protagonista a pieno titolo della programmazione artisitico-culturale ben oltre i semplici confini di Piano”.
Quindi Villa Fondi è un’opportunità più che un peso per l’Amministrazione comunale? “Non scherziamo proprio! Non ci dimentichiamo che la Villa è anche sede di un Museo e che esso rappresenta un attrattore culturale che dev’essere compulsato in modo appropriato, cosa che fino a oggi non è avvenuta. C’è poi tutta la parte congressuale e quella legata agli eventi, cioè ad altri attrattori che ovviamente vanno proposti in modo adeguato al contesto e nell’ambito di una visione ben più ampia che deve animare chi avrà la responsabilità di gestire la struttura. E poi non si può condizionare la fruibilità del parco, la gente deve sentirsi in casa propria, il che non esclude che si possano organizzare eventi di tutti i tipi. Sicuramente lasciandoci alle spalle quella cultura per cui Villa Fondi è stata quasi svenduta senza discriminare sulla qualità di eventi e di chi li proponeva. Non dimentichiamoci che da 7 anni non abbiamo al Comune un Assessore alle attività culturali, che tutto viene gestito al di fuori di una visione che invece è indispensabile per dare una dimensione e quindi una prospettiva alla Villa e alle attività che in essa possono svolgersi. Forse per questo si giunge a compiere un passo azzardato quale può essere la privatizzazione non avendo la percezione che Villa Fondi sia invece una grande opportunità per Piano di Sorrento. Credo che bisogna cogliere questa circostanza per inaugurare un metodo nuovo di lavoro da parte dell’Amministrazione la quale non deve “subire” le proposte private, ma essere lei stessa propulsiva verso il privato scegliendo le soluzioni migliori e in grado di salvaguadare il bene pubblico e l’interesse pubblico, in assoluta trasparenza e con la massima lungimiranza. Ecco…Auspicherei proprio che la nascita di questo Comitato possa servire a inaugurare una stagione nuova da parte del Comune sulle scelte importanti che l’attendono che sono, oltre a Villa Fondi, anche i PiP e Piazza Mercato con il forte impatto che hanno sulla vita sociale ed economica di Piano di Sorrento. E’ tempo di avere un’Amministrazione all’altezza della sfide cui è chiamata dai cambiamenti in atto nel Paese, dalla nuova dimensione degli enti locali il cui rapporto con i cittadini deve essere costante e trasparente, propositivo e critico laddove non vengono privilegiati interessi generali. Solo così possiamo recuperare credibilità e dare un senso a un impegno politico che deve restare di servizio alla comunità in cui viviamo e con la quale ci confrontiamo ogni giorno”.
Un commento
giovanni
voglio complimentarmi con gianni iaccarino per la lucidità e ampiezza di veduta della sua analisi. come si fa a non tenere in considerazione tutto ciò da parte del sindaco di piano?