Piano di Sorrento: Villa Fondi Bene Comune e servizio di pubblica utilità
PIANO DI SORRENTO – Il dibattito in atto nella comunità pianese sul destino di Villa Fondi promette di rivelarsi interessante e stimolante ai fini della messa a punto di una proposta in grado di contemperare molteplici esigenze, quelle del Comune di affidare la gestione del complesso a una realtà in grado di farne esprimere le potenzialità, quelle del mondo associazionistico locale di concorrere a pieno titolo alla realizzazione del progetto in ossequio alla mission naturale della struttura che è quella di luogo per cultura, eventi, iniziative a 360 gradi. Su Facebook ma professoressa Mariella Nica mette in luce un aspetto significativo, quello di “servizio di pubblica utilità” svolto dalla Villa Fondi alla stregua di scuole e ospedali, un servizio che “…non deve produrre lucro, ma cultura e socialità. Chiunque la gestisca a titolo privato non può non farne ovviamente business (se non lo facesse sarebbe un imprenditore incapace), rendendo marginale il servizio di pubblica utilità che DEVE, per regolamento, essere PRIORITARIO.
Le gestioni private del passato le ricordiamo tutti, almeno io le ricordo bene: per realizzare gli spettacoli nello spazio antistante alla villa (che era lasciato libero ai cittadini per passeggiare nel parco) bisognava, faticosamente, prendere la corrente da un pozzetto di emergenza delle aiuole, perché all’interno non potevamo entrare. Per potersi cambiare d’abito, ricordo che gli artisti dell’associazione Tertium Millennium dovevano chiamare addirittura la Signora Budetta della soprintendenza per avere il permesso di utilizzare un ufficio come spogliatoio, perché i signori Balduccini, gestori PRIVATI di Villa Fondi, non ci consentivano di entrare. Questo DISTOLSE molte associazioni dal realizzare iniziative, perchè non tutti potevano superare i limiti tecnici dovuti ai divieti di accesso alla villa gestita dal privato. Dunque, a mio avviso, la riqualificazione di Villa Fondi non può passare che attraverso una gestione pubblica, con una FONDAZIONE e un consiglio di amministrazione che abbia forti rappresentanze della società civile, cioè di gente che non ha e non deve avere su Villa Fondi interessi PRIVATI. Chiederemo la CONTABILITA’ di Villa Fondi, verificheremo le entrate e soprattutto gli SPRECHI. Con tutte le professionalità giovani e meno giovani di cui dispone Piano di Sorrento dimostreremo, prima di tutto a noi stessi, che siamo capaci come cittadini di gestire efficacemente ed efficientemente un bene comune“.