Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sant'Agnello

Sant’Agnello e le polemiche su Peppe Coppola ’71

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Sala del Consiglio Comunale S.Agnello

SANT’AGNELLO – L’intervista rilasciata ad Agorà dall’ex assessore Giuseppe Coppola (’71), com’era prevedibile, ha suscitato più di una polemica e qualche contestazione, a cominciare dal suo annuncio di volersi candidare sindaco per lo schieramento alternativo a quello guidato da Sagristani. Qualcuno ha fatto notare a Coppola che ciò sarebbe in contraddizione con quanto proposto il 27 ottobre scorso (sempre su Agorà): cioè un dietro front rispetto alle primarie (è diventata una moda) per la scelta del candidato sindaco. Coppola, con questa intervista, ha formalizzato l’intenzione di volersi candidare sindaco (subordinatamente al via libera familiare: anche qui va chiarito che il via libera, eventualmente, lo si chiede e lo si ottiene prima di fare gli annunci e non pubblicamente attraverso di essi!) senza peraltro annunciare la rinuncia alle primarie!…

Piuttosto non ha fatto riferimento (ma neanche gli è stato chiesto) se le primarie restano una scelta condivisa nel gruppo anti-Sagristani, oppure no! Fin qui Coppola procede con assoluta coerenza perchè l’intento di voler fare il sindaco diventa automaticamente la conferma a doversi candidare per le consultazioni “primarie” del suo gruppo. Tanto per capirci: i concorrenti alle primarie del PD corrono con l’obiettivo di diventare premier e per farlo si candidano alle primarie che sceglieranno l’aspirante premier della coalizione. Idem per Coppola: aspiro a fare il sindaco di Sant’Agnello, quindi correrò per le primarie che il nostro gruppo svolgerà per scegliere lo sfidante ufficiale di Sagristani. Quindi nessun problema, nessuna contraddizione tra la prima e le seconda intervista di Coppola che rientrano entrambe nel filone del “…sono amico di tutti, ma è venuto il mio momento di giocarmi la partita…o di alzare il prezzo“. Attenzione però: il cosiddetto “gruppo di Orlando“, che si sta confrontando sull’argomento, pare abbia già scartato l’ipotesi di svolgere le primarie proposte da Coppola, mentre avrebbe mantenuto aperte varie soluzioni sulla designazione del candidato sindaco da condividersi nelle prossime settimane e comunque non prima dell’anno nuovo! Per quanto ci riguarda la lettura più appropriata delle dichiarazioni di Coppola vanno in una duplice direzione: quella di mandare un chiaro messaggio al suo gruppo, cioè sono in campo per l’investitura e quindi dovete fare i conti con me; agli avversari: sono qui a giocarmi la partita, ma non consideratemi un nemico! Dove invece l’ex assessore Coppola ’71 va in fuori gioco, usando una metafora calcistica visto il tema, riguarda lo straordinario entusiasmo espresso e condiviso per la riapertura del campo sportivo di viale dei pini che in tre settimane, a seguito della chiusura decisa dalla Commissaria prefettizia, è stato riattato, reso agibile e funzionale restituendo agli sportivi e ai ragazzi di Sant’Agnello la fruibilità della struttura. Qui l’ex assessore Coppola ’71 che ha tirato le fila del settore per circa 4 anni deve spiegare senza troppi giri di parole perchè quello che ha fatto la Commissaria e, per essa, gli uffici comunali, lui e anche il Sindaco col resto della passata giunta non sono stati in grado di farlo. La spiegazione deve essere plausabile perchè è chiaro che amministrare significa risolvere i problemi della comunità con i mezzi che si hanno a disposizione e in questo caso gli ex amministratori non sono stati assolutamente all’altezza come sta a dimostrarlo l’intervento commissariale. Quindi più che soddisfazione da Coppola ’71 ci si sarebbe aspettato un “mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa” e non si può quindi dar torto a Salvati che stigmatizza la circostanza! Tutto questo ragionamento, al di là del caso-Coppola, crediamo valga anche a restituire senso e peso alle parole: soprattutto da parte di chi (troppi per la verità) si sentono investiti, non si capisce bene da chi, della mission di annunciare “urbi et orbi” la propria candidatura a sindaco. E’ vero che la politica è diventata una barzelletta e un latrocinio, ma cerchiamo di non smarrirne del tutto  il senso e la misura visto che il Comune è l’istituzione davvero più prossima al Cittadino e quindi ci riguarda tutti molto da vicino! Scherzarci sopra è da irresponsabili, ancor di più oggi, quando amministrare la cosa pubblica richiede ben altro valore, impegno e soprattutto capacità che non negli anni scorsi!

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