Diario Politico©Raffaele Lauro,  Vico Equense

Boxlandia in Costiera, l’opinione di Pasquale Cardone

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Pasquale Cardone

di Pasquale Cardone

Ho letto qualche ora fa della notizia di un nuovo parcheggio a Sant’Agnello di circa 4000 mq. Sul tema dei parcheggi “boxlandia” nel tempo in Penisola Sorrentina si è radicato lo scontro tra chi (amministratori, avvocati e imprenditori) ha sempre interpetrato la normativa in modo “permissivo” e sull’altro fronte le associazioni ambientaliste e pochi Consiglieri Comunali (prevalentemente di sinistra) che richiamandosi ai vigenti vincoli urbanistici territoriali, hanno tentato di contrastare tale pratica politica. E’ chiaro a tutti che i secondi (dei quali faccio parte) hanno avuto vita difficile ed hanno quasi sempre perso il confronto sia sul piano politico che giudiziario.

La “lobby” dei parcheggi interrati s’è dimostrata sempre agguerrita e vincente tanto che nei Comuni della Penisola sono stati realizzati e sono in corso d’opera, un considerevole numero di parcheggi in violazione ai vincoli del Piano Urbanistico Territoriale. Ciò non ha risolto i problemi della sosta e della viabilità (almeno a Vico Equense) ed ha messo in risalto le scelte politiche adottate dalle Amministrazioni Comunali in merito alla TUTELA ed al GOVERNO del territorio. Tali scelte, a mio parere sbagliate e scellerate, hanno comportato la DISTRUZIONE DEFINITIVA di pregevoli ed impagabili agrumeti, di giardini e di angoli di verde che sono la tipicità del nostro ambiente e del nostro paesaggio tanto da renderlo unico al mondo. Nei mesi scorsi, è venuto un momento in cui è sembrato che le cose stavano cambiando allorquando gli Uffici Regionali competenti e la Procura della Repubblica si sono dimostrati interessati alle procedure adottate presso gli uffici competenti dei Comuni della Penisola Sorrentina per il rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di parcheggi interrati ed eventualmente accertare violazioni di leggi. Infatti nel mese di luglio sull’argomento è intervenuto l’assessorato regionale all’urbanistica che con una propria circolare ha chiarito che sono da considerarsi “fuorilegge” quei parcheggi realizzati in zona 1A,1B,2,3,6,8,9 e 10 del PUT; inoltre, sempre in quel periodo, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha richiesto ai Comuni dell’area PUT (piano urbanistico territoriale) tutta la documentazione relativa ai parcheggi autorizzati in deroga al piano citato. Non sono a conoscenza degli sviluppi successivi e cosa hanno prodotto le iniziative dell’Assesssorato Regionale e della Procura della Repubblica ma voglio sperare che, ognuno per le proprie competenze,sta continuando nel proprio lavoro di interessamento e di verifica e non farà mancare una parola chiara e definitiva, cosa che tutti speriamo ed aspettiamo. Ciò urge, anche perchè, vista la notizia riportata sul parcheggio di Sant’Agnello, è chiaro che le cose non lasciano ben sperare.
Ad oggi, nello specifico di Vico Equense,va evidenziato:
1) che circa 8 mesi fa (il 3 marzo) si è tenuto, presso l’Istituto SS.Trinità e Paradiso il convegno di studio organizzato da “In Movimento per Vico” sul tema “I parcheggi pertinenziali. Nuovi scenari dopo la L.R. n.1/2012″. Per affrontare l’argomento nella sua importante complessità furono chiamati, in qualità di relatori, esperti di urbanistica, di mobilità e trasporti, di diritto amministrativo, inoltre intervennero rappresentanti di, associazioni ambientaliste, partiti politici, istituzioni peninsulari, imprenditori, tecnici e singoli cittadini interessati al tema. Fu lanciata, da parte degli organizzatori, l’idea di presentare una proposta di legge (ai sensi art.12 statuto regionale) da parte di almeno 3 Consigli Comunali che rappresentino 50 mila abitanti di modifica della legge regionale n.19/2001. La proposta è stata elaborata, protocollata e iscritta più volte tra gli argomenti da discutere nel Consiglio Comunale di Vico Equense, ma con motivazioni varie è sempre stata rinviata la discussione anche per esplicita richiesta dei proponenti;
2) la maggioranza dei parcheggi realizzati o in corso di realizzazione (evito l’elencazione) rientrano tra quelli che la circolare regionale definisce “FUORILEGGE”.
Voglio sperare, anzi sono certo, che dietro il silenzio che in questi mesi hanno osservato le Istituzioni locali, non si nasconde ne l’indifferenza ne il tentativo di distogliere la dovuta attenzione da BOXLANDIA ma sono serviti per riflettere e ragionare sui provvedimenti da adottare.
MA QUESTA SARA’ UN’ALTRA STORIA

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