Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Su Facebook: il personale d’intrattenimento crocieristico fa la…fame!

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A. Coppola Trinchera

…E mò me so’ scucciata!! Qualcuno deve dirlo!!“. Inizia così un post pubblicato ieri su Facebook da Assunta Coppola Trinchera e che ha provocato una serie di commenti che sembrano aprire uno squarcio nel mondo dorato del crocierismo, un post che diventa una denuncia assolutamente meritevole di attenzione e di approfondimento, oltre che di sostegno, visto che si parla di persone costrette a subire pesanti mortificazioni sul piano addirittura alimentare-nutrizionale in quello che è il paradiso delle “abbuffate” servite in tutte le salse h24. La coraggiosa dichiarazione pubblica, ripresa e commentata pure da altri navigatori della rete, parla anche dell’esistenza di alcuni video che, se resi pubblici, scatenerebbero un putiferio.

Continuiamo a leggere il post: “Sulle navi passeggeri che tanto lusso ostentano e inebriano di gloria il viaggiatore, il Personale di intrattenimento FA LA FAME! HA FAME! Gli è precluso ogni accesso alla cambusa, non può entrare alla mensa ufficiali, vive in due e anche in tre in cabine con letti a castello sotto la linea di galleggiamento e senza oblò! Ma soprattutto ha fame!! La loro mensa non la daremmo nemmeno ai polli ed è anche scarsa! Sono costretti a vivere di patatine biscotti che comprano nelle soste a terra! Sono ragazzi italiani! Sono giovani dai 18 ai 25 anni, non animali! I genitori quando possono li raggiungono nei porti italiani per portargli generi di conforto e soprattutto cibo! E’ una Vergogna! Mentre il popolo del jet-set balla nei saloni e si diverte, accanto a loro ci sono questi ragazzi denutriti, Sì Denutriti! Lo dico come madre e come li ho visti, per arricchire sempre più i Magnati del campo Cruises,Vergogna! Ricordatevene mentre bevete il vostro Champagne ai piani alti!“. E ancora: “Non si può denunciare la cosa perchè ti risponderebbero: vai altrove a lavorare! Ho un paio di video che se venissero pubblicati scatenerebbero un inferno di proteste e non si può..deve apparire un mondo bello e dorato e non l’inferno che è..mi chiedo quando i passeggeri inizieranno ad aprire di soppiatto le porte dove c’è scritto No Entry…allora scoprirebbero la terza classe, la quarta e pure la quindicesima!“. Il mondo dorato della crocieristica, neanche troppo tempo fa fu oggetto di uno speciale reportage televisivo che ne descriveva, proprio con la forza delle immagini, questa realtà e doppia identità. Presenta alcuni lati oscuri che meriterebbero di essere “attenzionati” anche per le implicazioni che ne derivano sul piano della sicurezza in mare come evidenzia l’ultima perizia sul caso “Concordia” che, tra le altre, rileva consistenti responsabilità della Costa Crociere proprio nella gestione dell’emergenza con personale impreparato a gestire la crisi e prevalentemente di lingua straniera per cui le difficoltà di comunicazione hanno accentuato i problemi, etc… Chiaramente su questi “condomini galleggianti” che ospitano un pubblico internazionale e quindi plurilingue, non è  sufficiente imbarcare un po’ di manovalanza multirazziale per soddisfare le variegate esigenze di comunicazione. Tanto più se questa gente non riesce a comprendersi neanche fra di loro con le ovvie conseguenze che ne derivano…Ora leggere di lavoratori, giovani impiegati nel settore dell’intrattenimento, costretti alla fame e di famiglie addirittura che li inseguono nei porti per aiutarli a sopravvivere è un qualcosa che non può assolutamente passare inosservato e durare il breve tempo di un post su FB dove di amenità se ne scrivono al 90%, ma neanche è infrequente imbattersi in  vicende umane e professionali di tutti i tipi e che acquistano il valore di un “appello” che qualcuno pure ha il dovere civico di intercettare. L’auspicio è che questa coraggiosa denuncia della signora Assunta trovi un seguito nelle sedi opportune essendo impensabile che possano esistare casi di “schiavitù” come questi denunciati e che nessuno muova un dito!

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