Italia

Lauro (PdL) sulle riforme costituzionali e il voto-Lusi

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Sen. Raffaele Lauro (PdL)

ROMA – “Il dibattito, molto kafkiano sulle riforme costituzionali, in corso al Senato, procede come un gioco delle parti, in attesa della dichiarazione ufficiale di fallimento, di cui tutti sono segretamente consapevoli. Vengono illustrate le rispettive tesi-manifesto, nell’ottica soltanto del loro appeal, di fronte agli elettori. L’unico modo dignitoso di concludere questa legislatura rimane il varo di un’Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, che consenta un grande dibattito democratico, nel paese, come premessa della rifondazione, politica ed istituzionale, della Repubblica.” Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, promotore del “Comitato per un’Assemblea costituente“. In merito alla votazione sul caso-Lusi, che proprio Lauro aveva contribuito ad alimentare con pubbliche prese di posizioni contrarie all’arresto dell’ex tesoriere della Margherita, ha precisato: “Se un senatore del PD, uno solo, avesse violato il blocco stalinista e votato, in modo palese, contro l’arresto di Lusi, sfidando anche le prevedibili rappresaglie, avrebbe dimostrato che il principio della libertà di coscienza può essere tutelato, anche senza il ricorso al voto segreto. Ma non è andata così!

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