L’Imu sui pannelli fotovoltaici: per favore blocchiamoli…

di Giovanna Arcaini

Sono una cittadina di 49 anni, di origine francese, con mamma italiana, che ha sempre vissuto in questa società pensando che il proprio senso civico ed il proprio impegno a dare il buon esempio, fosse utile a far crescere una nuova generazione solida e coerente che si impegni per un mondo migliore. Mi trovo, a 49 anni, senza lavoro perché troppo colta, troppo preparata, troppo bella donna, troppo fastidiosa. Ho sempre cercato di contrastare l’ingiusto con il giusto ma oggi, di fronte a questa classe politica, che si permette di sbatterci in faccia privilegi economici e di casta, che non si vergogna a fare la spesa alla Camera, a continuare a sprecare e sperperare.

A costruire ospedali all’avanguardia, sede oramai di erbacce, stadi del nuoto ad ostia vuoti, ministeri doppi e tripli, ad avere polizie stradali, provinciali, locali, municipali e quant’altro doppio, triplo, quadruplo, che costa sole ed unicamente nelle nostre tasche oramai vuote, oggi che cerchiamo di insegnare ai nostri figli ad essere rispettosi, della propria dignità e dell’ambiente in cui vivono, oggi che non dormiamo più come genitori perché assillati dal giorno dopo che incalza, mi chiedo, come il governo possa chiederci di pagare l’Imu sui pannelli fotovoltaici, che abbiamo intensamente voluto per risparmiare sulla nostra pelle, per non inquinare, per insegnare ai figli il concetto di risparmio e di eco sostenibile, ora, oggi e domani, con quale faccia li cresciamo, quando una classe politica che ruba riesce a tassare persino l’energia del sole. Non sapevo che avessero installato un balcone lassù su quella magnifica stella. O forse, è stato costruito ma nessuno lo sapeva. Così si fa con gli appartamenti di solito, vero? Per favore, blocchiamoli. In qualche civile modo, dobbiamo bloccarli. Persino il famoso economista francese è sconcertato dalle iniziative del nostro governo. Ma come facciamo a riprenderci se non riusciamo più neanche a dormire?