Vincenzo Iaccarino, sono pronto a confrontarmi sull’inquinamento atmosferico
PIANO DI SORRENTO – All’indomani del secondo appuntamento con il progetto “PAD il Defibrillatore – Il tuo amico del Cuore“, Vincenzo Iaccarino, vice sindaco e delegato dei sindaci della Penisola Sorrentina per la Sanità, è pronto a cimentarsi su un nuovo tema, quello della protezione della salute contro l‘inquinamento atmosferico dai gas di scarico di auto, bus, tir, moto che circolano in abbondanza sulle strade della Costiera.
Assessore Iaccarino, dopo la protezione del cuore allora si parte con quella dei polmoni?
“Premetto che il progetto PAD sta andando a gonfie vele per il grande interesse e il coinvolgimento che è stato in grado di generare tra la gente, i cittadini, le farmacie, gli operatori turistici e balneari, le forze dell’ordine e la guardia costiera per la prevenzione estiva. Stiamo rispondendo a una domanda di sicurezza che promana forte dall’opinione pubblica, di ogni fascia d’età e su questa esigenza stiamo facendo sistema nella comunità territoriale: dalle scuole alle farmacie, dagli albergatori ai Comuni e all’Asl oltre che alle forze dell’ordine come la Guardia Costiera che quest’estate potrà svolgere anche direttamente l’azione di pronto intervento in caso di arresto cardiaco in quanto l’Asl doterà le imbarcazioni di tre defibrillatori visto che orami gli uomini della marina hanno conseguito l’abilitazione al pronto intervento in caso di arresto cardiologico.
Anzi voglio ringraziare il prof. Santomauro per la preziosa collaborazione che col GIEC sta assicurando al progetto e il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Dr. Maurizio D’Amora che ha dimostrato di crederci sin dall’inizio e si sta impegnando per sperimentare nella Costiera un modello di pronto soccorso diffuso sul territorio per fare della Penisola Sorrentina un avamposto di civiltà anche in materia di prevenzione sanitaria, per residenti e turisti. L’altro ieri abbiamo avuto a Piano il più autorevole rappresentante statunitense dell’emergenza cardiologica, il prof Glenn Vanden Houten, il che non è sicuramente poca cosa…E ora veniamo all’aria”
Il problema dell’inquinamento atmosferico è sicuramente più impegnativo, ancorchè scottante, tant’è che da più parti si sono sollevate critiche e sollecitazioni a occuparsi anche di questa emergenza. Che cosa intende fare?
“Innanzitutto le critiche sono sempre un fatto positivo, purchè costruttive, in quanto stimolano a migliorarci, a fare di più! Ho letto sui social network di inviti a preoccuparmi anche dell’inquinamento atmosferico e dico subito che metto il problema al primo posto nell’agenda sui temi della salute perchè condivido che si tratta di una questione seria, molto seria e anche complessa per ovvie ragioni. Quello che vorrei sottolineare, sulla scorta dell’esperienza sin qui maturata, è l’importanza di condividere un metodo di lavoro su questioni che interessano indistinamente tutti e quindi non possono essere affrontate ideologicamente o strumentalmente. Il successo del progetto PAD e delle altre campagne che abbiamo promosso consiste nel fatto che si è creata una diffusa sensibilizzazione e partecipazione in cui ciascuno non ha esitato a fare la propria parte, a confrontarsi, a escogitare le soluzioni idonee per dare risposte concrete. Un esmpio sono i farmacisti che, prima lentamente, poi tutti indistintamente hanno aderito al programma PAD, si sono formati coi loro dipendenti e ora si stanno dotando dei defibrillatori diventando dei presidi pubblici di pronto intervento in caso di emergenza. Dobbiamo seguire la stessa strada con la questione dell’inquinamento atmosferico: sederci attorno a un tavolo, cominciare a rilevare dati e criticità che sono svariate e complesse perchè investono il settore della mobilità che ci riguarda tutti indistintamente. Qui non si tratta di fare demagogia, ma di adottare nuovi regimi comportamentali, cambiare abitudini, usare di meno i propri mezzi a vantaggio di quelli pubblici che devono essere potenziati…In questo senso non siamo all’anno zero perchè il tavolo intercomunale dei Sindaci ha affidato a Gian Michele Orlando (sindaco di Sant’Agnello, ndr) il coordinamento del piano”.
Quindi si sta già lavorando anche su questo fronte?
“Assolutamente si, tant’è che si seguono l’emergenza Circumvesuviana e quella del trasporto via mare, si studiano agevolazioni da aprte dei nostri Comuni per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita…Insomma si sta ragionando sulle soluzioni da trovare per disciplinare il nemico numero uno dell’inquinamento atmosferico: il traffico! Su questo fronte inviterei chiunque a tenere i piedi per terra…Nessuno ha la bacchetta magica proprio perchè c’è da fare i conti con una svariata quantità di interessi a volte anche conflittuali tra diverse attività. Ciononostante ci dobbiamo adoperare e personalmente intendo occuparmente sul piano socio-sanitario di concerto con tutte le parti in causa. Vorrei però anche confrontarmi con quei tanti cittadini che si premurano di segnalare e di suggerire iniziative, perchè dialogando ci si scambiano idee e si possono escogitare soluzioni più appropriate! Porte aperte al contributo di tutti e mettiamoci in testa che quello che stiamo facendo è trovare soluzioni per elevare la qualità della vità nella nostra realtà comunale e peninsulare, un compito che tocca svariati settori sui quali sono le benvenute le proposte e i contibuti. In autunno svolgeremo un incontro pubblico su questo tema proprio perchè voglio che tutti possano sentirsi partecipi e protagonisti di questa iniziativa visto che non la si può realizzare senza l’impegno e la disponibilità innanzitutto culturale di ciascuno di noi”.
Assessore Iaccarino, crede sia possibile incidere su un problema così complesso e spinoso, diverso in tutto dall’adozione del defibrillatore e dall’imparare ad usarlo?
Partiamo dal presupposto che niente è impossibile…Spesso, e la medicina ce lo insegna, siamo costretti a cambiare comportamenti che credevamo radicati e immutabili per non compromettere irrimediabilmente la nostra salute e la stessa vita! Nelle comunità valgono più o meno gli stessi principi, con la differenza che si tratta di correggere o cambiare comportamenti collettivi, la qualcosa è sicuramente più complessa e soprattutto più lenta nel diventare coscienza condivisa! Una volta che si ha consapevolezza piena del problema, e credo che nello specifico dell’inquinamento atmosferico ci sia questa coscienza diffusa nei cittadini, si può procedere ad attuare strategie generali e specifiche. Si tratta di mettere a punto piani e programmarne l’attuazione in sinergia con tutti i soggetti interessati. E’ difficile? Sicuramente, ma non impossibile come ci insegna per esempio la raccolta differenziata: piano piano ci siamo abituati tutti e ci stiamo ulteriormente perfezionando nella raccolta differenziata per uno smaltimento intelligente e conveniente, per l’ambiente e per le nostre tasche. Dobbiamo fare la stessa cosa con l’obiettivo di avere un’accettabile qualità dell’aria che respiriamo se non vogliamo rischiare malattie gravi e anche la morte per l’inquinamento. All’inzio costerà a tutti un po’ di sacrificio, ma credetemi…ne varrà sicuramente la pena. Puliamo l’aria che respiriamo, potrebbe essere lo slogan di questa campagna”.