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Eccoci nel 2025…Ma quanta ipocrisia siamo costretti a sopportare!

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Dare il benvenuto al 2025 senza che all’orizzonte si prospettino novità importanti sui due fronti internazionali più delicati, Ucraina e Palestina, diventa un esercizio retorico. Soprattutto perchè continua sfacciato il racconto di una storia ad uso e consumo degli interessi occidentali o, meglio, di USA e NATO con l’UE a ridosso sulla pelle di chi continua a morire in guerra e di chi viene barbaramente assassinato da Israele cui la comunità internazionale consente tutto, ma proprio tutto! E il nostro pensiero è rivolto al Capo dello Stato, al suo discorso di fine anno di cui non si può negare un’ipocrisia politica che diventa ogni giorno sempre più insopportabile: il racconto della guerra giusta contro la Russia e del sostegno finanziario e militare all’Ucraina, neanche una parola invece per il genocidio del popolo palestinese.

E ancora il racconto mistificato del sequestro della giornalista italiana Cecilia Sala in Iran spacciato per un attacco alla libera stampa mentre è evidente che si tratta di una ritorsione per l’arresto in Italia dell’iraniano Mohammad Abedini Najafabadi in ossequio a una richiesta USA servilmente eseguita dall’Italia meloniana e di cui si è saputo solo 15 giorni dopo probabilmente per non turbare le festività italiane. Un discorso quello di Mattarella sempre più simile a una  litania delle criticità irrisolte, dei problemi che abbiamo sotto gli occhi, non da oggi ma da decenni e che nessun governo cerca di risolvere, tantomeno quello di destra di Giorgia Meloni. No, caro Presidente, c’è bisogno di altri discorsi, di altre parole, di meno ipocrisie perchè c’è una larga fetta di Italiani che, nonostante il suo appello, non andrà a votare perchè non c’è più ragione di farlo visto lo stravolgimento delle regole che quotidianamente si materializza su vari fronti, visti i nostri soldi utilizzati per finanziare la guerra in violazione della Costituzione mentre noi costretti a subire sempre e ancora più pesanti sacrifici. Siamo inorriditi per quello che sta facendo Benjamin Netanyahu nell’indifferenza e col sostegno dell’Europa e anche dell’Italia.

Non vi crediamo più, non abbiamo più fiducia nè speranza in un Paese la cui classe dirigente, a ogni livello, non lavora per il pubblico interesse, ma coltiva quelli propri in modo sempre più sfacciato, dove ministri inquisiti restano indifferenti e strafottenti al loro posto e altri con condanne passate ingiudicato li mandiamo in Europa a governare settori economici di vitale importanza per il Paese. Dobbiamo dircela questa verità, dobbiamo riconoscere che il sistema è talmente marcio da non potersi più fare distinzione tra una Meloni e una Schlein che sui temi più scottanti hanno la stessa posizione e la perseguono spudoratamente.

Per questo e per tanto altro il suo discorso, egregio Presidente, diventa ogni anno meno credibile se dal Colle non vengono indicate anche responsabilità e strade precise da percorrere, oltre a quelle da chiudere, perchè dannose per gli interessi generali. Non se ne può più di ignoranti, malfattori e presuntuosi governanti che tirano le fila della borsa e sprecano le risorse frutto del sangue degli italiani onesti che si stanno stufando di esserlo se non esiste premialità per chi rispetta le leggi e il prossimo. Siamo davvero tutti più stanchi e indignati: ci rifletta e magari qualche correttivo lo apporterà nei discorsi che ancora mancano prima della fine del suo secondo mandato!

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