Ospedale Unico, una sentenza che boccia l’operato del Comune e riapre tutti i giochi
E’ l’argomento del giorno o forse dell’anno in Penisola Sorrentina perchè riguarda tutti, nessuno escluso, trattandosi di sanità pubblica e quindi di un interesse generale. E’ giunta finalmente la tanto attesa sentenza del TAR Campania sui ricorsi presentati da Asl Napoli 3 Sud, Commissario ad acta e Regione Campania per bocciare la delibera adottata nel settembre 2023 dal consiglio comunale di Sant’Agnello che aveva bloccato l’iter progettuale e amministrativo dell’Ospedale Unico.
Il TAR ha quidi accolto i ricorsi bocciando la delibera del comune e riportando in dietro le lancette dell’orologio, cioè alla situazione precedente con l’obbligo di riconvocazione della conferenza dei servizi (un istituto che riunisce attorno allo stesso tavolo tutti gli enti che hanno competenza sulla materia) per il riesame di quanto deciso tenendo presente anche le osservazioni presentate contro il progetto. In pratica l’occasione per superare le ipotetiche criticità e dar seguito alla realizzazione dell’opera destinata a cambiare il volto della sanità ospedaliera in Penisola Sorrentina.
Per quanto concerne il mancato accoglimento della richiesta di risarcimento danni va da sè che non è stata accolta in virtù del fatto che è stato rivitalizzato il procedimento amministrativo (col ritardo di 16 mesi) e pertanto non si può parlare di “risarcimenti” per un danno che non si è materializzato in questa fase tranne che per i ritardi conseguenti alle decisioni del consiglio comunale.
Il tono trionfalistico con cui è stata annunciata questa parte della sentenza è pertanto fuori luogo, utile soltanto allo storytelling politico e a mascherare l’atto principale che è la bocciatura della delibera consiliare per le ragioni che l’ing. Graziano Maresca ha sintetizzato in modo esaustivo e che perciò proponiamo all’attenzione dei nostri lettori.
“Il Comune di Sant’Agnello ha accolto le osservazioni di cittadini e associazioni ambientaliste sul progetto di costruzione di un nuovo ospedale.
• Il Comune ha ritirato il proprio assenso al progetto espresso in una precedente Conferenza di servizi.
• L’ASL Napoli 3 Sud, la Regione Campania e il Commissario ad acta hanno impugnato la decisione del Comune.
• Il TAR Campania ha accolto i ricorsi, annullando la delibera del Comune di Sant’Agnello.
Motivi:
• Il Comune non poteva ritirare il proprio assenso unilateralmente dopo la Conferenza di servizi.
• Il principio del “contrarius actus” impedisce di ritirare un atto di assenso senza riconvocare la Conferenza di servizi.
• Il Comune avrebbe dovuto sollecitare la riconvocazione della Conferenza di servizi per riconsiderare il progetto.
• La delibera del Comune è stata una decisione “a sorpresa” in violazione dei principi di leale collaborazione e buon andamento.
Conclusioni:
• La sentenza ordina al Comune di Sant’Agnello di riconvocare la Conferenza di servizi.
• Il progetto ospedaliero dovrà essere riesaminato alla luce delle osservazioni.
• Il TAR ha respinto la richiesta di risarcimento danni da parte dell’ASL e del Commissario ad acta.
In sostanza, la sentenza del TAR Campania afferma che il Comune di Sant’Agnello non poteva ritirare il proprio assenso al progetto ospedaliero in modo unilaterale, ma avrebbe dovuto seguire la procedura prevista per la Conferenza di servizi“.
Stupiscono le parole del sindaco Antonino Coppola che praticamente rilancia la lotta a quest’opera con un’ostinazione a dir poco sconcertante e che meriterebbe di essere approfondita nelle reali motivazioni che ispirano la sua azione e quella della maggioranza amminsitrativa che lo sostiene.
Piuttosto, alla luce di questa sentenza e al di là di qualunque altra considerazione, sarebbe il caso che si smettesse con la belligeranza e si condividesse un percorso per giungere alla realizzazione dell’ospedale.
Un obiettivo che dovrebbe stare a cuore di tutti visto che è diretto a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria pubblica nell’area peninsulare e costiera, accantonando definitivamente la storia di un’opera dannosa per Sant’Agnello.