Italia,  Massalubrense

Il turismo va, ma ci sono interrogativi che nel 2025 attendono risposte!

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di Luigi Poi

Continua il buon andamento del turismo italiano. E’ tempo di bilanci (non sono ancora disponibili i dati definitivi del 2024 sia a livello nazionale, che regionale e locale); le informazioni statistiche a cui si può già avere accesso sono di segno positivo. Innanzitutto si conferma che il turismo vale ben oltre il 13% del Pil Nazionale (secondo Eurispes l’anno in corso si potrebbe chiudere con un contributo del 15% – 62-63 miliardi). In uno scenario economico in cui l’industria (causa la crisi del settore automobilistico) ha rallentato è stato proprio “il turismo straniero a tenere a galla l’economia italiana come già avvenne nel 2023“ e grazie soprattutto al suo enorme indotto. La stagnazione europea avrebbe potuto trascinare anche il nostro Pil verso il basso, ma come già sottolineato da Confindustria e Federlaberghi l’arrivo di turisti da tutto il mondo e il movimento interno hanno continuato ad alimentare le casse dei comuni, dello Stato e degli imprenditori di categoria, delle filiere della ristorazione, dello svago, dell’alimentare, dell’agricoltura e dei trasporti dedicati. Dobbiamo sempre ringraziare chi ci ha preceduto per i secoli d’oro dell’arte e ”Madre natura“ per la quantità di bellezze che ci ha donato.

Intanto il 2024 chiude con i botti e che botti! Cedono le due grandi economia europee, quella della ostentata Grandeur e quella della Deutsche Lokomotive e con esse di conseguenza cadono le teste di supponenti e astiosi (verso l’Italia) politici fino a qualche anno fa “padroni del vapore“. La ruota gira e rigira, ora sotto a chi tocca! Facciamo nostro un auspicio come funzionerebbe meglio il mondo se in ogni posto di responsabilità ci fosse un uomo con testa, cuore, amore per la propria terra, con solido sapere, con buon senso (il tempo matura il grano ma non ara il campo) e con sano pragmatismo (chi vuole avere del buon mosto zappi la vite ad agosto). Molti hanno pensato che sarebbe stata l’AI (intelligenza artificiale) a stravolgere gli equilibri della quotidianità e i meccanismi del divenire. Invece no! L’essere umano, gli uomini e le donne, con tutte le loro debolezze e i loro limiti hanno sorpreso ancora una vola cantando il “De Profundis“ ai potenti che si credevano incrollabili: Biden travolto da Trump e dal suoi ciuffo biondo, Macron pare che accompagni il suo declino politico bevendo whisky e champagne con il suo staff (mai bollicine o rosso italiano, per carità!), Scholz va girovagando senza risultato con la sua valigetta grigia ed anonima (cambiando qualche storica e ideologica posizione del socialismo-verde di marchio tedesco ma invano). Certamente sarà, comunque e come giusto che sia, il popolo sovrano a decidere; questa è la regola fondamentale della democrazia. Anche in Italia botti e fuochi d’artificio ad iniziare da quelli festosi del Giubileo a quelli politici e giudiziari. I processi a Renzi e Salvini si sono rivelati come una pietra tombale per i giustizialisti ma anche uno spreco di risorse economiche.

La Magistratura giudicante, quella più pacata e che conosce meglio l’ordinamento giuridico italiano, ha fatto piazza pulita delle accuse dei P.M. I due si sono salvati e come! Qualcuno si è chiesto se dietro le accuse ci fosse stata una potente manina a causa delle singolari coincidenze nel momento in cui Renzi era arrivato al 41 % e Salvini al 35% ! Il solito sospetto su manovre di potentissimi burattinai che da tempo inquinano il sistema politico italiano. O forse meglio sostenere che puoi sempre trovare un giudice a Berlino (Il povero mugnaio tedesco che trovò dopo tanto patire un giudice onesto che lo salvò dalle ingiustizie che stava subendo per mano dell’imperatore Federico II)? La speranza in una giustizia imparziale e in un processo equilibrato sono fondamentali per la resa di una democrazia! Purtroppo continuano anche “botti“ funesti su i vari fronti di guerra, vergognosi e immondi macelli di carne umana. E, purtroppo, anche botti funesti ai mercatini natalizi (vedi Magdeburgo in Germania e speriamo che finisca qui) grazie al fanatismo religioso e all’odio sociale verso l’occidente. Una economia prevalentemente turistica come quella della Penisola Sorrentina e aree limitrofe, con tutti i suoi pregi e difetti, subirà negativi contra colpi dal protrarsi delle vicende belliche e dalla presumibile crisi politica ed economica di Francia e Germania? Come accadde dal 2008 al 2013 (il contagio dei mutui subprime). Possiamo continuare ad ipotizzare che Sorrento e dintorni potranno continuare a vivere di rendita e andare avanti in ordine sparso (che mal di fegato arrivare nei pressi della Chiesa di Meta e rimanere bloccati nel traffico verso il “ Cavon e o verso Piano)?

Continuerà l’esodo abitativo e quello dei giovani per motivi di studio e lavoro e di pari passi la cancellazione del senso di comunità e della memoria storica? Continueremo ad assistere impotenti alla indiscutibile inefficienza d inadeguatezza delle Circumvesuviana? Produrrà qualche positivo effetto “il cammino della Speranza“ dei pellegrini cristiani (oltre ai vantaggi turistici) lungo tutto l’arco del 2025, durata del Giubileo di Papa Francesco? Il tessuto sociale e le infrastrutture sorrentine ed amalfitane riusciranno a reggere il peso dei milioni di visitatori (Sorrento da sola negli ultimi due anni ha sempre registrato presenze superiori a 2 milioni e mezzo)? Chi vivrà, vedrà? Certamente!

P.S.
Ad ogni modo con piacere esprimo i migliori auguri ai lettori di “Politica In Penisola “, alla sua redazione e a tutti i suoi collaboratori.

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