Sorrento

Turismo ad ore: occorre ridurre il flusso che ormai è senza controllo

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di Gaetano Mastellone

Chiarisco una volte per tutte, perché noto che ci sono “diversi sordi che non vogliono capire” o alcuni che non leggono con la dovuta attenzione, che non sono contrario ai flussi turistici (come potrei esserlo se so bene che il sistema crea lavoro e un forte Pil e so ben leggere i numeri statistici) perché, credo, che essi “generino poco valore” per la scarsa qualità di questo genere di ospiti. Credo che questo flusso vada controllato-autorizzato e che le casse comunali abbiano diritto ad un Ticket di Ingresso.

Due punti focali sul Turismo.

1 – L’industria del turismo sorrentino continua ad evidenziare ottime performance e una buona tendenza di fine anno e buone prospettive 2025.

2 – Il turismo offre un importante apporto all’economia sorrentina con un Pil stabile oltre il 93% e con dati in crescita quest’anno.

Questi punti, se si facesse un ragionamento logico, ci dovrebbero far capire che bisogna salvaguardare ciò che il sistema turistico ha ben saputo costruire negli anni.

Salvaguardare significa: analizzare il fenomeno, migliorarlo, gestire i flussi

Credo che solo chi di proposito non vuol vedere non capisce che creare un diverso ordine al caos in atto serve a migliorarci e a dare la possibilità ai flussi del turismo più qualitativo di soggiornare meglio nella nostra Città.
Il turismo confuso non piace a molti. E la Città non è esclusiva dei turisti, ci sono anche i Ccttadini che vanno tutelati nei loro diritti così come è giusto che si tuteli il business.
Io cerco di far capire che per avere un business migliore e più produttivo dobbiamo lavorare per incrementare l’indice di intensità del turismo stanziale e far diminuire o meglio gestire nel flusso (non eliminare) l’indice del cosiddetto “turismo mordi e fuggi ad ore
Questa specie di turisti, soprattutto quelli stranieri, che optano per fugaci tappe ad ore nel nostro bel paese, dopo aver speso tanti soldi di pernottamento e altro in città vicine o in grossi contenitori di gente come lo sono le navi da crociera, credo che ci danno poco “valore aggiunto” e sono, uso una parola forte, solo di disturbo per cittadini e ospiti che soggiornano nelle strutture turistiche locali e che invece ci danno un forte introito.
Insomma credo, e ne sono molto convinto, anche sulla base dei numeri, che questa forma di turismo è la meno conveniente per l’economia domestica.

Produce infatti un forte afflusso di turisti, concentrato prevalentemente nelle tre/quattro ore mattutine e genera poco valore. Il turismo stanziale è invece quello che spende più tempo (e risorse) nel nostro paese, quello che apprezza le tante bellezze presenti sul nostro territorio e che durante il soggiorno spende di più nei negozi, nei bar e nella ristorazione.
Con questo non dico che dobbiamo mettere le barriere, dico solo che oggi è troppo e genera troppo caos veicolare (bus enormi e Van o taxi in particolare di Napoli).
Per raggiungere un tale obiettivo è fondamentale, e aggiungo importante, fare una seria analisi e apportare dei correttivi se necessari
Questa “moda” deve essere governata per non avviarci verso un processo degenerativo irreversibile. La Città soffre per queste mezze giornate di folla e non disponiamo neanche dei servizi necessari per la sua tutela (pulizia strade, sicurezza, trasporti, etc.).  Poi credo che bisogna rispettare i cittadini e l’identità della città che non è (ancora) un Hub!
Anche altre città italiane ad alto tasso turistico hanno cominciato a porre in essere “misure difensive” contro l’overtourism o contro quello ad ore: dobbiamo farlo anche noi!
Sui problemi seri che possono far degenerare la situazione o danneggiare lo zoccolo duro del turista stanziale non bisogna fare come gli struzzi: non serve!

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