Piano di Sorrento

Cappiello: un rimpasto di Giunta per dare a Costantino la poltrona di Marco…

Stampa
Salvatore Cappiello

Con la festività del Santo Patrono ormai alle spalle (un successo targato Federico Iaccarino) per Salvatore Cappiello si tratta di sciogliere il nodo “rimpasto” in seno alla Giunta cui sono state sospese (per modo di dire) le deleghe assessoriali per procedere a una rivisitazione che, negli intenti, dovrebbe rappresentare l’occasione per correggere quello che, evidentemente, non è risultato soddisfacente nella prima metà di consiliatura, altrimenti non ci sarebbe bisogno di cambiare qualcosa. Gli spazi di manovra del Sindaco sono però abbastanza ristretti in quanto la maggioranza è praticamente suddivisa in tanti gruppetti ognuno arroccato in difesa dei propri spazi: sfilarne uno significa correre il rischio di perdere il sostegno di qualcun altro, di indebolirsi e ritrovarsi costantemente sotto pressione. In effetti questo tipo di “aggiustamenti” riesce nei comuni di oltre i 15mila abitanti dove la carica di assessore è incompatibile con quella di consigliere per cui rimuovere un assessore non ha conseguenze in seno al consiglio.

Negli altri casi non è così e soprattutto oggi, oltre al potere politico-elettorale connesso alla carica di assessore, c’è da fare i conti  anche con il consistente “stipendio mensile” che viene corrisposto ai  componenti di giunta e che è destinato ulteriormente ad aumentare in ossequio alle disposizioni di legge.  Non è parva materia, soprattutto per chi in aggiunta alle proprie rendite lavorativo-professionali si ritrova tout court privato dell’indennità senza più la prospettiva di tornare a occupare l’ambita poltrona assessoriale fino alla scadenza di mandato. Gli esclusi dal  “cerchio magico” ovviamente premono per entrarvi, per fare il proprio giro in virtù del consenso ottenuto e in prospettiva delle future elezioni, ma anche per legittima ambizione. Ecco perchè trovare la quadra è operazione tutt’altro che semplice, non solo per Cappiello, ma per qualunque sindaco che si ritrovi nelle sue stesse condizioni. A ciò vanno ad aggiungersi altre due situazioni che riguardano gli assessori in carica: ci sono quelli considerati “inamovibili per quieto vivere” (del sindaco)  e quelli che svolgono una funzione di contenimento anti-avversario…delle prossime elezioni. In questa Giunta, senza entrare nel merito di ciascuno, ritroviamo tutte le figure sopraelencate.

Marco D’Esposito

Alla fine la montagna un topolino deve pur partorirlo e, secondo i rumor di palazzo, il rimpasto si ridurrebbe alla sostituzione dell’assessore Marco D’Esposito con il consigliere Costantino Russo. Perchè proprio D’Esposito? Sicuramente fa il proprio lavoro, forse è quello che oggettivamente gode di minor protezione politica ed è considerato, visti anche i precedenti, candidato a un cambio di casacca alle prossime amministrative. Se l’obiettivo di Cappiello non è soltanto quello di regolare conti politico-elettorali (che non si esaurirebbero con la sola sostituzione di D’Esposito), ma di far fare un salto di qualità alla sua Giunta, è legittimo chiedersi quale sarebbe il vantaggio per l’amministrazione dell’avvento di Costantino Russo al posto di Marco D’Esposito tranne che di vincolare il Russo all’attuale vertice amministrativo?

Costantino Russo

Del resto i precedenti di quest’ultimo (si dimise dalla giunta del sindaco Vincenzo Iaccarino senza mai spiegare le vere ragioni di questa decisione) non depongono a suo favore quanto ad affidabilità per nessuna delle parti in causa, eccezion fatta per consenso elettorale che è in grado di drenare non si capisce bene per quale straordinaria virtù! Questa sola sostituzione non si tradurrebbe per l’esecutivo in un acceleratore migliorativo di una situazione amministrativa oggettivamente mediocre, nonostante il Sindaco sfoggi a ogni piè sospinto lo slogan di “una città che si muove…” chiudendo gli occhi sulla realtà accentuata anche dall’incredibile letargo in cui versa un’opposizione praticamente inesistente! Alla fine la partita decisiva sugli assetti Cappiello&Ruggiero se la giocheranno più in avanti, quando avranno più chiaro il quadro interno alla maggioranza e quello esterno sui potenziali avversari. E allora, esperienza insegna, taglieranno le teste scomode senza farsi scrupolo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*