Salvini è ridicolo e pietoso: si faccia processare come lui ha chiesto e come il Senato ha autorizzato!
Il processo al vicepremier Matteo Salvini ha scatenato l’ennesima bufera politico-giudiziaria alimentando uno scontro tra politica e magistratura che ha evidente l’obiettivo di assestare a quest’ultima il colpo decisivo dopo le riforme approvate dal Governo: sottoporre il PM al controllo dell’Esecutivo perché la politica si ritiene e vuole essere immune da qualunque inchiesta giudiziaria. Il centro-destra più compromesso e più inquisito della storia ha nelle mani il governo del Paese e riesce a far quadrato attorno al leader leghista cancellando d’un sol colpo il fatto che sia stato lo stesso Parlamento – il Senato – ad autorizzare il 30 luglio 2020 il processo a Salvini con 149 voti favorevoli, 141 contrari e 1 astenuto. Proprio Salvini chiese di autorizzare il processo per la vicenda dell’Open Arms, la nave con 147 migranti cui il Ministro dell’Interno impedì lo sbarco per 19 giorni. Oggi Salvini, ma anche allora, giustificava la sua decisione come “difesa dei confini italiani” con il chiaro intento di drenare consensi e voti sul tema dell’immigrazione. Una scelta evidentemente politico-elettorale (le sole “premure” cui tiene il leader leghista) per la quale il Parlamento ha autorizzato il processo che ora, con la richiesta del PM di condannare Salvini a 6 anni di reclusione, diventa d’un tratto l’unica narrazione di un’Italia pericolosamente allo sbando. E’ legittimo chiedersi: ma che cosa si aspettava Salvini che, autorizzando il processo a suo carico su precisi capi d’imputazione, finisse tutto a taralluzzi e vino? La finisca di rendersi ridicolo e nello stesso tempo pietoso per quello che dice e per quello che fa, affrontasse il giudizio del tribunale ben sapendo che in ogni caso no0n disputerà mai un solo giorno di galera, nonostante meriti di farne parecchi per tutto quello che ha fatto e che rischia di ripetere.