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Arriva “Caronte” e tolgono l’acqua per 48 ore…

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Nel pieno dell’ondata di calore che segna il passaggio da luglio ad agosto Gori effettuerà l’intervento sulla condotta di Pozzano per sostituire 50 metri di tubazioni mal ridotte e che potrebbero collassare provocando un disastro senza precedenti. Negli stessi giorni, cioè dall 21 di martedì 30 luglio alle 3 di giovedi 1 agosto, le temperature raggiungeranno i 40 gradi tant’è che la Protezione Civile ha diramato allerta gialla per ondata di calore prevista dalle 12 di domenica 28 luglio alle 12 di mercoledì 31 luglio. Come potranno affrontare questa situazione migliaia di famiglie e operatori economici dell’area peninsulare non è immaginabile, perchè certamente non saranno sufficienti le riserve d’acqua accantonate nè quelle che saranno somministrate da Gori nei punti individuati nelle diverse realtà comunali per soddisfare le tante esigenze che necessitano di acqua: si pensi solo all’aspetto igienico-sanitario.

Saranno davvero giornate infernali quelle che ci si prepara a vivere con l’incubo che i tempi annunciati possano dilatarsi per una qualunque “valida ragione” considerando che l’intera condotta è ormai fradicia e lo dimostrano i quotidiani interventi che vengono effettuati da Gori ma che non appaiono mai stati risolutivi del problema. Piuttosto “pezze a colore” che costano tanto, ma che poco o nulla risolvono sul fronte idrico. La Magistratura ha deciso di volerci veder chiaro e presenzierà all’intervento con un proprio consulente-tecnico: ma qui non si tratta di controllare il tratto di condotta da sostituire, piuttosto l’intera rete idrico-fognaria passando in rassegna tutti gli interventi che vengono effettuati, valutandone i risultati, i costi, la ripetitività…insomma tutto quanto occorre per avere un quadro chiaro della situazione e di eventuali responabilità in un disservizio ormai cronico a fronte di costi  salatissimi per l’utenza.

I cittadini esasperati invocano interventi dei sindaci che, considerate le implicazioni sul piano della salute pubblica connesse a questi disservizi, non sembrano però aver ancora chiaro il da farsi. Un suggerimento ce l’abbiamo: occorre redigere un piano di priorità di interventi sovraccomunali da doversi realizzare per l’interesse generale della Penisola Sorrentina, in primis di chi ci vive, quindi per chi ci viene in vacanza. Concentrare impegno e risorse finanziarie, proprie e degli altri enti (Stato, Regione, Città Metropolitana), per sostenere gli interventi da effettuarsi affinchè siano risolutivi di problemi ormai antichi. Questa politica robabilmente è poco redditizia sul piano elettorale (perchè quando si attuano politiche e interventi con ricaduta generale sulla comunità è più difficile che si generi consenso), ma non si può continuare ad amministrare la cosa pubblica con miopia.

Maggioranze e Minoranze legittimamente elette devono assumersi responsabilità concrete facendo ognuna la parte che le compete: invece un po’ ovunque le opposizioni sono scomparse venendo meno alla loro funzione che non è quella di contrastare a prescindere chi governa, ma di confrontarsi, di controllare l’operato della maggioranza, di prospettare soluzioni che vadano in direzione della pubblica e generale utilità. Invece niente di niente: abbondano perciò le proteste e le contestazioni sui social da parte di cittadini che, senza riferimenti, si ritagliano i ruoli che dovrebbero essere in capo a chi sta all’opposizione. Invece non si smuovono a conferma che il seggio consiliare è diventato un fatto assolutamente personale! Il discorso vale per l’acqua come per il traffico, l’emergezna abitativa e quella sanitaria, tutti problemi che, se non trovano risposte adeguate, rischiano di farlo collassare, da un momento all’altro, questo territorio!

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