Confraternita “Morte e Orazione”: si dimette Aniello Russo, ma poi fa marcia in dietro!
Venerdì 14 giugno nella Basilica di San Michele Arcangelo si svolgerà la cerimonia di giuramento del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Arciconfraternita dei neri “Morte e Orazione” di cui avevamo già riferito per l’annunciata assenza di due consiglieri storici, l’ex priore Michele Gargiulo e Fabrizio d’Esposito, a causa delle vicende che hanno caratterizzato l’elezione del nuovo priore Antonio Guarraccino.
A conferma di una crisi interna al CdA è la notizia dell’ultim’ora delle dimissioni formalizzate da un altro consigliere, Aniello Russo, con una lettera datata 9 giugno e inviata al CdA, al padre spirituale dell’Arciconfraternita il parroco don Antonino D’Esposito e a don Mario Cafiero ordinario diocesano della Curia Arcivescovile.
Nella lettera Russo spiega che si tratta di una “…decisione irrevocabile presa dopo lunga meditazione e con non poco dispiacere, dolore e difficoltà per non ritrovare più all’interno dell’Arciconfraternita, a suo avviso, quelli che sono i principi fondamentali di una confraternita e dell’essere confratello…“. Dimissioni che avrebbero messo in dubbio lo svolgimento della cerimonia con la prospettiva di un commissariamento del sodalizio. Neanche 48 ore sono trascorse che le irrevocabili dimissioni sono state ritirate da Russo con un’altra lettera datata 11 giugno perchè, scrive il consigliere, “…dopo un lungo incontro chiarificatore avuto col padre spirtuale don Antonino D’Esposito, ho deciso di recedete da tale decisione“.
Insomma acque agitate nel sodalizio della “Morte e Orazione” dove al di là di quest’ultimo episodio permane una situazione conflittuale per cui il nuovo Priore dovrà prodigarsi per tentare di riportare a unità d’intenti e di impegno le frange contestatrici dei confratelli.