L’aut aut di Pasquale Cacace ad Angela Aiello: scegli, dentro o fuori “Patto per Meta”
Quando, come e cosa risponderà l’assessore Angela Aiello al collega di giunta Pasquale Cacace, vice sindaco e designato candidato sindaco della maggioranza uscente di “Patto per Meta“, che sull’ultimo numero del settimanale Agorà le ha rivolto un esplicito invito a chiarire la sua posizione elettorale in vista delle amministrative del giugno 2024? All’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione 2024 il sindaco Giuseppe Tito ha ritirato le deleghe ai suoi Assessori con l’intento di fare chiarezza su quello che sarà l’ultimo tratto della sua amministrazione, cioè i prossimi sei mesi che saranno di campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione. Va dato atto al vice sindaco Cacace di essere stato estremamente franco nel porre la collega Aiello di fronte a una scelta: intendi proseguire il percorso che abbiamo costruito in questi dieci anni e che mi vedrà impegnato come candidato sindaco della maggioranza uscente in continuità dell’esperienza-Tito, oppure vuoi candidarti sindaco alternativo rispetto all’amministrazione uscente?
Nel secondo caso, senza giri di parole, per l’Aiello non c’è più posto nell’esecutivo perchè non si può continuare a condividere un percorso di governo e poi proporsi in alternativa all’ultimo giro della corsa! Un discorso che politicamente non fa una grinza e che mette l’Aiello di fronte alle proprie responsabilità, politiche e amministrative, senza continuare ad alimentare un equivoco utile soltanto a perpetrare una rendita di posizione e di potere. Bisogna riconoscere a Cacace una chiarezza di ragionamento che in politica è merce rara. Stiamo pur sempre parlando di un assessora super-votata e partiticamente impegnata nel PD a livello provinciale dove ha sposato la causa del nuovo corso della Schlein nonostante in fase congressuale, riferiscono fonti ben informate, abbia sostenuto la linea-Bonaccini. Oggi l’Aiello si propone anche all’interno del PD come controparte del sindaco Giuseppe Tito e quindi la resa dei conti non è più rinviabile, tanto più che il suo movimentismo elettoralistico, che aspira a indossare la fascia tricolore, lascia continue tracce sul terreno che legittimano la sua volontà di correre in proprio! Chiarire quindi per Angela Aiello diventa un obbligo morale a questo punto perchè ulteriori indugi e tatticismi ne sviliscono la credibilità nelle vesti di concorrente alla carica di sindaco di Meta.
E’ iniziato perciò lo sfoglio della margherita: esco o non esco…esco o non esco…esco o non esco! Angela Aiello non può più tergiversare: dentro o fuori “Patto per Meta” è una decisione da prendere oggi e con trasparenza, anche e soprattutto rispetto alla cittadinanza che di giochi e giochetti di convenienza fa volentieri a meno!