A proposito del “Progetto Tolomeo”: l’ingratitudine è la memoria breve della riconoscenza!
Spesso si cerca di far perdere le tracce di chi si carica la fatica e l’onere di tracciare un solco in cui gli altri seminano e raccolgono, approfittando della memoria corta dell’essere umano. Questa che trattiamo non è una “storia“ banale, non il risultato di una disputa politica né una ingiustificata presa di posizione. E’ l’amaro abbandono dello storico progetto TOLOMEO (itinerari pedonali per escursionisti tra il comune di Sorrento e quelli di Massa Lubrense e Sant’Agnello, 24 itinerari e 4 bretelle), ideato e pensato nel lontano 1991 e iniziato a partire dal 1997-1998. Fu il primo passo che aprì nuovi scenari al turismo sorrentino e nuove occasioni di sano svago e sport all’aria aperta. Il triste e malinconico rilascio da parte del suo ideatore e realizzatore, il geografo, scrittore, cartografo ed escursionista di fama internazionale, Giovanni Visetti, fa male, almeno a chi sa tenere in giusta considerazione il valore della conoscenza dei luoghi, l’importanza della difesa dell’ambiente naturale ancora miracolosamente intatto, la rilevanza delle attività ricreative e in particolare dell’escursionismo in tutte le sue forme, la necessità di assecondare il continuo mutare delle scelte e del gusto dei turisti.
Infatti non si può escludere il rischio di compromettere il successo dell’escursionismo e del trekking (da “trek” termine di origine africana, cioè “lungo viaggio sulle orme dei buoi“) che tanto hanno dato e stanno dando al fatturato turistico e alla crescita della passione per la difesa e la valorizzazione della natura. Il commiato_di_Giovanni_Visetti (leggi link) non è dunque indolore per chi ha sempre creduto in quella che 40 anni fa sembrava una proposta visionaria e di elite e che si è invece confermata negli ultimi decenni come una carta vincente per l’economia e l’ambiente della terra delle Sirene. Un patrimonio di conoscenze, di esperienze, di indagini sul territorio e sulle carte, di ricerche e di studi fondati e documentati da non perdere! Un commiato che segue di pochi giorni un altro fronte polemico che l’esperto geografo massese aveva reso pubblico con un sentito ma razionale post sui suoi blog e su face book. Sentiero Sirenuse: “A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina” relativo all’insensatezza dell’ordinanza n. 276 del comune di Sorrento che imponeva la chiusura della storica e spettacolare passeggiata per presunti motivi di sicurezza.
“La montagna è di tutti e ciascuno è libero di affrontarla come crede; l’escursionismo è attività nella quale potenzialmente (come in una normale passeggiata) un certo margine di rischio è inevitabile ed ineliminabile; l’ambiente naturale può sempre essere pericoloso se affrontato con superficialità e senza una inadeguata preparazione!“.
Indubbiamente quello del trekking è un settore in cui si conferma l’importanza della conoscenza dei luoghi, la bravura della guida, il buon senso della prudenza, il rispetto delle segnalazioni, una buona preparazione fisica, la disciplina e la sapienza per non uscire dalle vie da seguire. Come sempre l’esperienza è la vera madre di tutte le scienze ed è anche il luminoso faro che aiuta ad evitare passi falsi. Tenere un buon comportamento non consiste tanto nel riempire un secchio di acqua ma nella capacità di accendere un fuoco (concetto espresso da Plutarco, scrittore, filosofo e sacerdote greco 50-120 d.C. ).
Caro Giovanni, cari lettori,
cosa dire, cosa scrivere? Se non continuarci a lamentare delle inadeguatezza dei nostri amministratori? Ma possiamo sempre e solo addebitare le “cose storte“ esclusivamente a loro? Che dire dei tanti che dall’escursionismo hanno solo attinto e dei molti che hanno solo preso economicamente e mai hanno espresso solidarietà o almeno gratitudine? Caro Giovanni “non piangere perché è finita ma sorridi perché è successo“ Gabriel Garcia Marquez ( 6 marzo 1927 , Colombia — 17 aprile 2014, Messico – Premio Nobel per la letteratura nel 1982 ).
Un commento
Pasquale Castellano
Sono sicuro che il Sindaco di Sorrento si renderà conto della gaffe di qualche collaboratore e provvederà anche intervenendo velocemente a mettere in sicurezza il tratto di sentiero “pericoloso”.
Condivido il disinteresse di tutti gli operatori che fanno affari perché il nostro territorio ha bellezze che richiamano tanti turisti ma si disinteressano della “custodia”.