Sant'Agnello

In vista del Consiglio Comunale decisivo, si organizza il fronte del no all’Ospedale Unico

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Si avvicina la data in cui il Consiglio Comunale di Sant’Agnello dovrà votare o bocciare la variante al PUT approvata dal Consiglio Regionale della Campania per adeguare il PRG santanellese e consentire l’edificazione del nuovo Ospedale al posto dell’attuale Distretto Sanitario 59. Meno di 15 giorni per sciogliere l’enigma e nel frattempo si registra il pressing degli avversari del nuovo Ospedale a sostegno del sindaco Antonino Coppola e della sua maggioranza che sulla bocciatura del progetto hanno costruito la campagna elettorale conseguendo il successo. Si tratta di un “variegato esercito” quasi esclusivamente santanellesi col supporto delle Associazioni Ambientaliste “Italia Nostra” e “WWF Terre del Tirreno“, che hanno presentato osservazioni tecniche alla variante regionale e quindi al progetto del nuovo ospedale, come il Centro “Crawford” presieduto da Antonino De Angelis tra i più ostinati oppositori al progetto ubicato nella sede del distretto. Sulla stessa linea Rosario Lotito, già responsabile peninsulare del Movimento 5 Stelle, che con un post su Facebook ha motivato la sua decisa opposizione dando vita ad un Comitato Tutela Salute Pubblica Penisola Sorrentina che sta facendo registrare molte adesioni, quasi nella totalità di cittadini di Sant’Agnello.

IL POST DI LOTITO: OSPEDALE UNICO, PIETRA TOMBALE PER SANT’AGNELLO…

Avete visto che bello il mostro di cemento che i sindaci peninsulari vogliono a Sant’Agnello?
Si tratta del Nuovo Ospedale Unico che sorgerà in via Mariano Lauro 28
Così, cari Santanellesi, mentre i comuni limitrofi si libereranno di ogni problema e si dedicheranno alle loro vocazioni in contesti sereni e vivibili, noi a Sant’Agnello ci congestioneremo e diventeremo il Comune Ospedaliero a servizio dell’intera turistica Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana.
Pare che il nuovo ospedale conterrà tutte le specialità e le funzioni previste per gli ospedali sede di DEA di I° livello. In pratica saranno offerti tutti gli interventi previsti da un ospedale sede di un pronto soccorso che svolge funzioni di accettazione in emergenza/urgenza per patologie di maggiore complessità, con le funzioni di osservazione e breve degenza e di rianimazione. Si legge che il bacino di utenza da servire sarà di circa 150.000 abitanti.
L’ospedale avrà 166 posti letto a cui occorre aggiungere 15 posti letto tecnici, 12 posti letto per intramoenia, per un totale di 193 posti letto effettivi con la potenzialità massima di 247 posti letto mediante trasformazione di camere singole in doppie e la trasformazione di locali polivalenti in camere di degenza in caso di variazione della domanda.

Nei documenti agli atti si legge che il numero di posti letto sarà pari a 3,7 ogni mille abitanti. Questo significa che si spenderanno € 85.990.089 + € 13.452.786 per opere aggiuntive (compreso un eliporto sull’ospedale) per un totale previsto di € 99.442.875,21 (circa 100 milioni) per rimanere in fondo alle classifiche (18° posto sotto la Grecia), in termini di numero di posti letto per mille abitanti.
A proposito, oggi tra l’Ospedale di Vico Equense e quello di Sorrento ci sarebbero comunque circa 198 posti letto.
Uno dei documenti agli atti la “Relazione Sanitaria” stima che per il dipartimento di emergenza/urgenza accettazione di questo ospedale ci saranno oltre 30.000 accessi all’anno. Capite bene che trentamila accessi all’anno significano circa 82 accessi al giorno con picchi molto più alti in estate e nei festivi, Insomma ogni ora quattro (4) accessi in emergenza/ urgenza-accettazione.
Ora cari concittadini, vi prego di immaginare cosa succederà alla nostra Sant’Agnello subito dopo il taglio in pompa magna del nastro inaugurale, vale a dire quello che potrà accadere a questo Paese nel momento in cui sarà a regime questo enorme ospedale.
Notte e giorno, per 365 giorni all’anno senza soluzione di continuità, ambulanze, lampeggianti, sirene, traffico, elicotteri con malati che arrivano o che vengono trasferiti.

Aggiungete il continuo via vai di personale medico e paramedico (medici, infermieri, ausiliari), di parenti in visita, di gente per la diagnostica laboratoriale, a questo sommate i tecnici e gli amministrativi della struttura, il personale contrattista o equiparato, il personale addetto ai lavori socialmente utili, i volontari, i religiosi, il personale delle ditte esterne: manutentori, addetti alle pulizie, addetti al servizio bar e mensa, informatori del farmaco, rappresentanti di apparecchiature ed impianti e personale delle aziende per la raccolta rifiuti.
Assisteremo all’odissea giornaliera dei residenti, degli automobilisti, delle ambulanze, dei malati e dei pedoni.
Centinaia di utenti in transito, auto in sosta ovunque, in una zona che non presenta infrastrutture sufficienti ed adeguate ad accogliere una tale mole di utenza.
La viabilità in quella zona ed in tutte le aree limitrofe all’ospedale, andrà al collasso. Tra strade strette, soste selvagge, ambulanze che sfrecciano, si creerà la trappola perfetta per automobilisti e pedoni.
Chiunque in quella zona ha una casa di proprietà farà bene a disfarsene in tempo.
Chiunque ha un’attività di tipo turistico/ricettivo nel raggio di 1.500 metri la vedrà, molto probabilmente, dequalificata, salvo destinarla al cosiddetto turismo ospedaliero.
Immaginate, un albergo, una casa vacanza, un ostello o anche un’abitazione privata in cui chi vi soggiorna dovrà sopportare il continuo via vai delle ambulanze, le sirene, i lampeggianti, gli elicotteri del pronto soccorso che atterrano e decollano per trasportare/trasferire malati e feriti.  Se questa opera si farà noi santanellesi faremo bene ad andarcene se vogliamo garantire un minimo di qualità di vita ai nostri figli“.

NASCE IL COMITATO: NO ALL’OSPEDALE UNICO NEL CENTRO ABITATO DI SANT’AGNELLO

Siamo arrivati al momento cruciale per DIRE NO alla folle collocazione dell’Ospedale unico, urbanisticamente illegittimo e dalle conseguenze devastanti per l’intero territorio della penisola sorrentina, da realizzarsi in pieno centro urbano di Sant’Agnello.
Il Consiglio Comunale, da convocarsi entro il 5 settembre p.v., è questo che dovrà decidere: ACCOGLIERE le osservazioni presentate da storiche associazioni ambientaliste e di tutela e, sulla scorta di nuovi pareri tecnico-urbanistici e amministrativi che hanno preso atto delle criticità emerse, RESPINGERE LA VARIANTE AL PUT che consente la realizzazione dell’edificio e creare le condizioni per ripartire per la costruzione di soluzioni realmente risolutive dei problemi che affliggono la sanità peninsulare.
Questo è il primo e dirimente ATTO AMMINISTRATIVO da porre in essere.

Tutto il resto viene dopo, tutte le soluzioni alternative di allocazione di questa megastruttura in area collinare (fondo “Fienga” di proprietà del Comune di Piano di Sorrento a via Cavone, secondo la proposta De Angelis o trasformazione dell’ex Hotel Nastro Azzurro ai Colli di S. Pietro secondo una proposta di privati), dovranno essere discusse DOPO, quando si potrà ripartire daccapo con una proposta urbanisticamente legittima, non distruttiva delle preesistenze sanitarie da conservarsi tutte come presidi di prossimità (Case di Comunità previste dalla recente legislazione), inserita in un piano coerente di riorganizzazione/razionalizzazione della sanità per la penisola sorrentine e amalfitana e, non per ultimo, calibrata anche sulla presenza di una futura mega struttura sanitaria progettata nel vicino territorio di Castellammare.
Non ci si deve assoggettare al ricatto dei fondi già stanziati per UNA STRUTTURA SBAGLIATA, non è questa la strada per scelte che veramente giovino a tutti in un settore così delicato per la vita delle comunità.
QUESTO È IL MOMENTO DI CAMBIARE STRADA!  CON PREGHIERA DI CONDIVIDERE!

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