Elly Schlein all’attacco del governatore campano Vincenzo De Luca
L’annunciata resa dei conti in casa PD tra la neo segretaria Elly Schlein e Vincenzo De Luca ha avuto inizio con il primo round che ha tutti i toni di una “vendetta trasversale” in sede di riorganizzazione dei Gruppi Parlamentari dove l’On. Piero De Luca, figlio del governatore, non è stato riconfermato alla vice presidenza del gruppo PD, ruolo svolto fino ad oggi. Il commento del Presidente della Giunta Regionale della Campania su facebook: “In politica, come nella vita, non c’è nulla di più volgare dei radical-chic senza chic“.
I prossimi passaggi della Schlein saranno l’elezione del segretario regionale Pd di stretta osservanza della segreteria nazionale e lo sbarramento alla terza candidatura del presidente alle regionali del 2025. Dopodichè la Schlein potrà considerarsi soddisfatta per aver consegnato anche la Campania alla destra di meloni&company. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato trionfante il declino del potere di De Luca disconoscendo qualunque merito all’azione del governatore nel corso delle due consiliature, con un’esercizio assolutamente superficiale di analisi e di critica che l’accomuna alla Schlein e a quella componente del PD che ha ingaggiato da tempo il braccio di ferro con De Luca trasformandolo nel nemico politico numero uno essendo incapace di essere partecipe del processo di governo regionale. Che cosa succederà da qui al 2025 è presto per saperlo, ma lo si può immaginare e le prove generali del disastro politico in corso lo si misurerà alle europee del 2024 quando il PD campano dovrà presentarsi al corpo elettorale in un contesto di belligeranza interna e col peso degli scandali giudiziari che l’hanno investito spezzando le gambe al suo uomo di punta, Andrea Cozzolino, l’ultimo dei Bassolino-Boys a finire nelle maglie della giustizia.