Il Governo si lamenta perchè ha troppi soldi, quelli del Pnrr… E cerca di convincerci che è meglio restituirli all’UE
Stiamo assistendo a un dibattito politico paradossale sui fondi del Pnrr che il Governo di Giorgia Meloni si è ritrovati tra le mani – 209 miliardi di euro – e piuttosto che adoperarsi h24 per impiegarli costruttivamente e dare una svolta al Paese cerca, complice un sistema mediatico quasi completamente asservito, di convincere l’opinione pubblica che è stato un errore commesso dall’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte quello di averli negoziati e ottenuti dall’UE. La vulgata che ad ogni ora del giorno ci viene propinata è quella che praticamente l’Italia non è in grado di spendere qyesti soldi e che sarebbe meglio restituirli in parte in modo da non correre rischi connessi al loro mancato impiego. Un governo che si lamenta per avere a disposizione troppi fondi è semplicemente un governo inadeguato, non all’altezza della grande sfida cui è chiamato il Paese dopo la stagione pandemica per rilanciarlo e superare gli scompensi di natura socio-economica che fino a oggi hanno fortemente condizionato l’Italia in quel processo di crescita, di sviluppo e di moderna competitività a causa sopratuttto di un ceto politico e di governo deficiente, cioè incapace di governare, di progettare, di spendere, di guardare al futuro dando risposte esaustive alla società intera.
I denari, quelli di casa nostra frutto delle tasse e dei mille balzelli che pagano i cittadini perbene, per finanziare la guerra in Ucraina quelli ci sono e se ne vogliono spendere ancora di più. Per il resto stiamo assistendo a uno spettacolo avvilente, a un processo di regressione generale che affonderà il Paese in quello che potrebbe rivelarsi un collasso da cui non ci si riuscirà a riprendere. Se la politica è quella di sottrarre i ladri alla legge, di favorire gli evasori, di penalizzare le fasce socio-economiche più deboli, di alimentare uno spirito razzista e contrastare l’integrazione degli immigrati essendo incapaci di gestirne i flussi regolari dopo aver sbandierato a destra e a manca soluzioni fantasiose per accaparrarsi il consenso, che cosa ci possiamo aspettare per il futuro di quello che una volta era il Belpaese e che oggi è rappresentato da una classe di governo complessivamente ignorante e arrogante?
Il personale politico cui sono affidate le sorti del Paese e in generale della stragrande maggioranza delle realtà locali è scadente, in molti casi anche truffaldino e colluso con poteri criminali che fanno affari d’oro grazie a una legislazione che sembra ideata proprio a salvaguardia degli interessi di chi delinque! Come uscirne da questa situazione? Probabilmente non ne avremo l’occasione perchè il Paese ancora non è consapevole dei guasti che questi governanti sono in grado di produrre, sconnessi come sono dalla realtà e tutti proiettati a curare interessi che poco o nulla hanno a che vedere e a che fare con quelli collettivi.