L’attacco della Schelein a De Luca rischia di consegnare anche la Campania al centro-destra
L’impegno con cui il PD Nazionale sta conducendo la battaglia politica contro il Presidente della Giunta Regionale della Campania, il PD Vincenzo De Luca, piuttosto che sostenerne alcune sacrosante battaglie che lo contrappongono al Governo su temi esiziali per il futuro del Paese oltre che della Campania, la dice lunga sulla qualità della proposta politica di un partito che si sta praticamente impegnando per consegnare al centro-destra anche la Campania quando sarà il momento di andare al voto alla scadenza della consiliatura. La nomenclatura piddina partenopea ansiosa solo di riconquistare il primato sull’ala salernitana impersonata da De Luca e dal suo entourage, deve però fare i conti con la debacle giudiziaria di cui si sono resi protagonisti suoi esponenti di punta che da decenni governano il partito e le istituzioni a tutti i livelli.
L’avvento della Schelein alla guida del partito, se portasse alla sconfitta elettorale anche in Campania, è destinata a risolversi in una parentesi nella lunga stagione dell’eutanasia di questo partito in perenne conflitto con sè stesso e in sè stesso, incapace di riallacciare un dialogo con la società civile che lo sente e lo giudica sempre più estraneo rispetto ai reali interessi del Paese. Certe iniziative, soprattutto quando delegittimano per pura finalità politica figure istituzionali di primo piano, appaiono per quelle che sono: rese dei conti tra bande per il potere! Piuttosto il PD nazionale dia risposte concrete sui problemi reali, a partire dalla guerra in Ucraina, tema sul quale il PD è appiattito sull’identica posizione della Meloni e di FdI. Tema su cui De Luca fa dei distinguo con valide argomentazioni che sono poi quelle della stragrande maggioranza degli Italiani che non condividono e non sostengono la politica guerrafondaia di questo ceto politico trasversale che sta affossando l’Italia.