L’intervento dell’On. Gaetano Amato (M5S) sull’abolizione del superbonus per l’edilizia
Sulla decisione del Governo-Meloni di abolire il Superbonus per l’Edilizia si è scatenato un vero e proprio putiferio per le pesantissime conseguyenze che ne derivano all’economia, imprese e lavoratori, per cui è probabile che dovranno essere adottati dei correttivi a stretto giro. Sull’argomento registriamo l’intervento dell’On. Gaetano Amato del M5S che chiarisce bene i termini della questione.
“Molti stanno sentendo parlare di superbonus, crediti bloccati, cartolarizzazione, ma non tutti sanno esattamente di cosa si parla. Il superbonus voluto dal governo Conte era principalmente di 2 tipi: 110 (che è stato abolito) e 90 ancora in essere. Il costo totale di queste misure è stato 105 miliardi circa. Le truffe fatte col 110 sono state l’1 per cento. Quelle col 90, circa il 40 per cento. Voi sicuramente avreste abolito quello dove ci sono state le maggiori truffe. Il governo no, ha abolito quell’altro. Queste misure hanno prodotto un extra gettito ( introito per lo stato ) di circa 90 miliardi. Quindi dire che il costo è di 105 miliardi è la solita menzogna di questi governanti. Il costo totale è di 105 meno 90, cioè 15 miliardi ( praticamente la stessa cifra che questo governo ha programmato come investimento annuo per acquisto armi, per i prossimi dieci anni). Cifra alta, vero, ma che ha permesso a oltre 40 mila imprese di lavorare e di assumere oltre 900 mila persone, portando il prodotto interno lordo (pil) prima al 6 e poi al 3 per cento ( ora è nuovamente negativo), in più arrecando benefici sismici a tanti fabbricati. Questi lavori hanno creato un credito di imposta che le imprese portavano in banca incassando la cifra corrispondente meno un tot di guadagno delle banche.
Le banche poi avrebbero girato i crediti allo stato ricevendo la cifra corrispondente, visto che ha incassato 90 miliardi di extra gettito. Solo che prima draghi poi la Meloni quei soldi se li sono mangiati facendosi belli per il caro bollette e ovviamente mo non sanno dove sbattere la testa. È dato che loro sono intelligenti assai, hanno deciso di bloccare i rimborsi che le regioni volevano corrispondere per i crediti. Il questo modo 40 mila imprese falliscono e 1 milione di lavoratori finisce in mezzo a una strada. Reddito di cittadinanza? No, lo hanno abolito e poi in Europa il ministro ha votato a favore) mentre non hanno organizzato nemmeno un corso di riconversione per i disoccupati che perderanno il reddito. Sentendo il casino di proteste causato dalla loro incapacità, stanno pensando alla cartolarizzazione, che è ne più ne meno lo svendere il credito alle finanziarie ( quello che vale 100 viene svenduto a 60, e lo stato poi si accolla il debito di 100. Che cambia? Niente di che, solo un piccolo particolare : ti servirà il doppio della cifra per rimborsare tutto. Se avessero lasciato che questa operazione la potevano fare le regioni, il governo avrebbe pagato di più ma finanziando le regioni, quindi se stesso, ovviamente prendono l’altra strada: meglio dare quei soldi agli amici degli amici (goldman sachs e similari)”.