Elezioni Politiche, Lauro (Unimpresa): “Una campagna elettorale segnata dal degrado civile”
«Nessuno poteva osare sperare che la campagna elettorale 2022, che si conclude stasera, tenuta in piena estate, in una democrazia frammentata e in crisi di identità politico-istituzionale, come la nostra, potesse svolgersi, tra i partiti e le coalizioni in lotta per il potere, in una gara sportiva di fioretto, in un minuetto settecentesco con musica da camera o in confronto di idee e di programmi, anche duro, ma rispettoso dell’avversario. E neppure che non si facesse ricorso a colpi bassi, intesi a sfregiare l’immagine e a compromettere la credibilità dei contendenti, come accade spesso anche negli altri paesi europei e negli Usa. Ma il livello di degrado civile raggiunto, purtroppo, in termini di insulti, di rissa, di mistificazione, di manipolazione e di delegittimazione reciproca, consegnerà alla storia queste elezioni politiche, come le più avvilenti e mortificanti dell’Italia repubblicana.
Peggiori persino delle precedenti del 2018. Questo convincimento diffuso ha moltiplicato la massa degli astensionisti, che non si riconoscono, nonostante gli appelli a votare, anche di Unimpresa, in nessuna delle formazioni in campo». Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro che aggiunge: «Permane la speranza che un sussulto di paziente responsabilità, nonostante la cattiva prova delle forze politiche, convinca il partito degli indecisi e dei delusi a non disertare le urne, con particolare riferimento ai giovani alla prima esperienza di voto. Sarà proprio il partito degli indecisi a condizionare il risultato elettorale e la possibilità, o meno, di formare una maggioranza coesa, in grado di governare le mille emergenze che abbiamo di fronte! Un bilancio, sul punto, sarà possibile farlo, comunque, a urne chiuse e con i dati reali».