Italia,  Meta,  Piano di Sorrento,  Sorrento

Elezioni 2022: l’Aiello (PD), ho rifiutato la candidatura. Manniello: mi servono i voti della Penisola

Stampa
Angela Aiello

Oggi il settimanale Agorà dà spazio alle riflessioni politiche di Angela Aiello, esponente della segreteria metroplitana del PD di Napoli e assessore al Comune di Meta, e di Franco Manniello candidato in Sicilia con “Noi per l’Italia” formazione di centro-destra. La Aiello era stata indicata al PD dai circoli della Penisola Sorrentina come candidata espressione del territorio e rivela di aver ottenuto il “terzo posto nel listino del secondo collegio plurinominale Napoli 2 proporzionale e di poi nel collegio uninominale al Senato“.

Una candidatura, spiega la Aiello, “…voluta per affermare un principio di pari dignità tra le sezioni metroplitane e quelle provinciali che non può ridursi a un rapporto di mera sudditanza o di sterile visibilità in danno ai nostri territori“. A questo punto le rivendicazioni di natura politica e il senso di appartenenza al partito (PD) hanno trovato riscontro nel posto messole a disposizione e che la nostra dichiara di “aver rifiutato” per “…salvaguardare l’Amministrazione (di Meta, Ndr) composta da diverse e antitetiche sensibilità politiche, da un’inevitabile fase di tensioni che si sarebbero create a seguito della mia candidatura”. Non ce ne voglia l’assessore Aiello, ma in una stagione dove si dice tutto e il contrario di tutto la sua ostentazione di senso di responsabilità nei confronti della maggioranza amministrativa di cui fa parte avrebbe dovuta spingerla ab initio a declinare la proposta di candidatura avanzata dai circoli del PD evidentemente col suo stesso consenso.

Ancor di più in considerazione del fatto che da tempo, molto prima che si sciogliessero le Camere, i sindaci dei sei Comuni della Penisola Sorrentina, e quindi anche il suo Giuseppe Tito, si erano espressi a sostegno di una candidatura unitaria di Piergiorgio Sagristani in rappresentanza del territorio, poi sfumata per le ragioni ben note di accordi in seno alla coalizione di centro-destra. La sua rinuncia alla candidatura, onestamente parlando, va piuttosto imputata alla collocazione assegnatale nel listino che, evidentemente, non l’avrebbe posta tra gli eleggibili. Di più certo il partito non poteva offrirle, a meno di non volerle riconoscere la capolistura o il secondo posto (tenendo presente anche il gioco dell’alternanza di genere)!

Franco Manniello

Passiamo a Franco Manniello, stabiese di origine che ha costruito un’impresa di successo nel settore sanitario in Penisola Sorrentina (Piano di Sorrento) dove ha saldi legami con esponenti di diverse amministrazioni locali e un passato di dirigente sportivo che l’ha visto assumere la presidenza della Juve Stabia ceduta nel 2020. Un facoltoso imprenditore col pallino della politica che nel 2010 è stato candidato alle regionali in Campania con l’UDC quando, nonostante le 11mila preferenze ottenute, non è riuscito ad essere eletto. Ci ha riprovato candidandosi nel 2018 al Senato nella lista del PD, ma neanche questa volta è riuscito a centrare l’obiettivo. All’epoca la sua candidatura nel PD fece storcere più di qualche muso, ma sponsor dell’operazione fu Mario Casillo, plenipotenziario del partito in provincia di Napoli. Oggi lo ritroviamo candidato in uno dei partitini di centro-destra – Noi per l’Italia di Maurizio Lupi – ma non in Penisola Sorrentina, addirittura in Sicilia collegio Sicilia 1 – al numero tre in lista, ma con i primi due candidati che corrono anche in collegi uninominali dove lui dichiara che, se venissero eletti, gli farebbero spazio riuscendo così a coronare il sogno di diventare parlamentare della repubblica italiana.

C’è però un problema per cui Manniello, pur candidato in Sicilia, chiede i voti ai Sorrentini: Noi per l’Italia deve superare la soglia di sbarramento del 3% a livello nazionale per eleggere qualcuno. Per questo motivo c’è da raccattare voti ovunque sia possibile per sperare di portare in Parlamento il partito di Lupi, e in primis Lupi stesso. Altro che collegi vincenti e scambi di poltrone! Ma non finisce qui perchè in nome di che cosa Manniello invoca il sostegno elettorale dei peninsulari sorrentini? Promettendo condono fiscale e condono edilizio per far ripartire il Sud.

E’ proprio così: l’Italia per rinascere ha bisogno di questi parlamentari, pronti a premiare con leggi ad hoc evasori e abusivisti che perciò fanno il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei cittadini perbene che le leggi le rispettano, ma non vengono mai premiati da questo nostro Stato. Povera Italia!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*