Sant'Agnello

Housing Sociale, prima udienza con l’annuncio della costituzione di parte civile

Stampa
Housing Sociale Sant’Agnello

Aleggia lo spettro della decadenza dell’Amministrazione Comunale a seguito dell’annuncio, nella prima udienza del processo sull’Housing Sociale in corso al Tribunale di Torre Annunziata, della volontà di costituirsi “parte civile“, chiamando in causa il Comune di Sant’Agnello, nel procedimento da parte di un assegnatario (difeso dall’avvocato Francesco Saverio Cosenza) e dall’Assicurazione che ha concesso la fidejussione per iniziare i lavori. Sono 22 gli imputati tra cui il sindaco Piergiorgio Sagristani, il progettista-costruttore Antonio Elefante, assessori e consiglieri a cavallo di questa e della precedente amministrazione comunale, tecnici e consulenti. La vicenda è nota e riguarda il complesso residenziale costruito in Via Mons. Bonaventura Gargiulo per 53 appartamenti, 67 garage e diversi locali commerciali, attualmente occupati da 37 famiglie che non avevano alternative e che hanno rischiato di subire lo sfratto coatto disposto dalla Procura Oplontina e che si sarebbe dovuto attuare il 31 luglio scorso.

A seguito di un confronto tra Procura, Amministrazione e Prefetto è stato deciso di rinviare l’eventuale sfratto a conclusione dell’iter processuale per non ingenerare pericolose tensioni sociali, ma sulla base di molteplici sentenze l’intera operazione edilizia è da considerarsi totalmente abusiva e pertanto la prospettiva di una regolarizzazione che assegni definitivamente le case agli acquirenti sembra molto complicata. E’ probabile che propio in virtù di questa considerazione e di un’analisi approfondita anche dei procunciamenti giudiziari sulla vicenda da parte di Tar e Consiglio di Stato si sia deciso da parte di qualcuno di chiamare in causa il Comune a fini risarcitori, iniziativa che potrebbe coinvolgere anche altri acquirenti, in particolare tra coloro che non sono andati ad abitare nel complesso residenziale dove hanno comprato casa all’oscuro delle irregolarità contestata dalla Procura di Torre Annunziata. Prossima udienza il 3 ottobre quando cambierà il collegio per l’incompatibilità del giudice Antonio Fiorentino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*