Massalubrense

Domenica 4 settembre la celebrazione della Madonna del Vervece della Lobra

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di Luigi Poi

Ritorna, come ogni anno la celebrazione dell’amata Madonna del Vervece della Lobra. Quest’anno con una maggiore risonanza considerato il particolare impegno profuso dal giornalista Gaetano Milone, presidente della Fondazione Vervece e dal Notaio Giancarlo Iaccarino, presidente dello storico Circolo Nautico; il primo massese di nascita ed il secondo per adozione, ma entrambi persone sinceramente innamorate di Massa Lubrense e che da tempo hanno stabilito una collaborazione proficua e sinergica che sta portando sempre di più a risultati migliori.
Con riservatezza e senza esibizionismo stanno dando lustro a questa manifestazione che è nel cuore non solo degli abitanti della cittadina Lubrense, ma anche di tutti gli uomini di mare, in particolare i subacquei.
Quest’anno con maggior forza attrattiva per l’arrivo dello spettacolare veliero “Amerigo Vespucci“, la grande nave scuola della Martina Militare Italiana che tutto il mondo ci invidia.

Lo scoglio del “Vervece” si specchia con la sua naturale ruvidezza nelle acque della marina della Lobra, sovrastato da un piccolo ma utile faro, poco distante dallo storico porticciolo; guardato da lontano assomiglia vagamente ad un caprone e questo confermerebbe l’etimologia che accosta “Vervece” al termine latino “Vervex“ cioè “caprone o montone”, idem se ci riallacciamo a “Verveceus o Vervecinus”; per estensione qualcuno si è avventurato a far risalire il termine Vervece alla divinità Giove Ammone che troverebbe anche assonanza con una delle origini attribuita a questa figura, con le orecchie e la fronte di caprone, “sbucare dall’acqua per garantire fertilità“.
Ricostruzione poco credibile, più veritiera che ad attribuire la denominazione possa essere stata la somiglianza di questo scoglio ad un caprone, montone o ariete.

Comunque il Vervece è sottostante il Santuario della Lobra a sua volta edificato sui resti di un tempio pagano e non lontano dall’area in cui è stata ritrovata il Ninfeo del Pipiano, oggi malamente ed ingiustificatamente esposto a Villa Fondi.
Varie leggende lo hanno reso celebre sia ai Massesi (che bonariamente lo appellano ‘o Revece) sia ai numerosi villeggianti stanziali sia ai pescatori di tutto il golfoi di Napoli sia agli sportivi sub, specie quelli che si immergono in apnea.
Dal 1974, quando il siracusano e campione di immersione Enzo Maiorca collocò la statua della venerata Madonnina su uno dei tanti fondali dello scoglio, ogni anno puntualmente una processione di barche e pescherecci si raduna intorno al Vervece per salutare la Madre di Dio e chiederne la protezione.
La manifestazione ha, nel tempo, conquistato spazio e notorietà nel sentire comune degli amanti della tradizione, della fede Mariana, della speranza cristiana, delle tradizioni, della difesa del mare e dell’ambiente.

Quest’anno i due presidenti, Gaetano e Giancarlo, hanno come si suol dire “fatto il colpaccio” sia dal punto di vista dell’immagine con l’arrivo della Vespucci e la premiazione del suo equipaggio sia dal punto di vista culturale recuperando la statua per la dovuta “manutenzione conservativa“ e la pulizia.
L’operazione è stata condotta da Antonio Angelotti, con la collaborazione ed il fondamentale aiuto dei sub Antonino Maresca, Antonio Vanacore, e dai maestri fabbri Enrico e Raffaele Esposito. A restituirle l’antico, originario splendore ci ha pensato La “Mazzola Mare srl“.
Domenica prossima alle ore 11.15 nella Chiesa, già cattedrale, di Massa centro in piazza Vescovado si potrà assistere alla benedizione eucaristica della statua che è stata per ben venti anni nelle acque marine. Sarà il bravo parroco di Massa Lubrense, Don Gennaro Boiano, a provvedere alla cerimonia.

Mentre giovedì 8 settembre, alle ore 9, nella sede del Circolo Nautico “Marina Lobra“ sarà portato il saluto di benvenuto agli ufficiali del Veliero e consegnato il “Premio Vervece” al Comandante. Seguirà la processione della recuperata (alla sua bellezza originaria) Statua partendo dalla Antica Cattedrale di Santa Maria delle Grazie per poi procedere alla ricollocazione nel proprio sito naturale.
Il Sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balduccelli, sarà presente in tutte le occasioni.
La bella ed affascinante manifestazione del 2022 assume un significato particolare per il periodo in cui si viene a svolgere, dopo la disastrosa pandemia e l’altrettanto disastrosa ed assurda guerra in corso tra due popoli che erano legati da religione e lingua.
Inoltre essa si realizza in un momento benaugurante per Massa Lubrense e tutta la Penisola sorrentina in quanto si sta assistendo ad una ripresa del turismo che, come è arcinoto, è il vero volano della nostra economia.
Tutto si concluderà l’11 settembre dalle nove alle 12 con l’imbarco per lo scoglio e la celebrazione della Santa Messa e la benedizione delle targhe votive .
Come ogni anno un gruppo di esperti subacquei civili e militari depositerà una corona di alloro ai piedi della statua della Madonna. Lasciate le tranquille acque si ritornerà al circolo per consegnare il premio Vervece, sullo sfondo ancorata la nave scuola della Marina Militare che renderà tutto più magico ed indimenticabile.

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