Sant'Agnello

Ospedale Unico a Sant’Agnello, la polemica tra Antonino De Angelis e Vincenzo Califano

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Antonino De Angelis

Il geom. Antonino De Angelis, con un post apparso oggi su facebook, lamenta la mancata pubblicazione di un suo intervento di controreplica a Vincenzo Califano sulla questione dell’Ospedale Unico a Sant’Agnello. Lo riportiamo di seguito con la risposta e ci premureremo di recuperare eventuali altri scritti del De Angelis sulla questione.

PoliticainPenisola tace. NO DIRITTO DI REPLICA SI DIRITTO DI INGIURIA

Dopo il mio ultimo post (27 giugno-Vds. sotto) in risposta all’articolo di Vincenzo Califano apparso il 24 giugno su PoliticainPenisola, col titolo “Replica ad Antonino De Angelis sulla sanità, l’ospedale unico e il giornalismo servile!” (1) mi sarei aspettato che lo stesso venisse pubblicato sullo stesso blog in rispetto del diritto di replica. Invece niente, no pubblicazione, no scuse. In effetti per ragioni di spazio avevo limitato la mia replica solo a una parte del contenuto dell’articolo che Califano si era premurato di dedicarmi. Ma tant’è, egli anche stavolta riprendeva tesi e concetti tutti finalizzati alla pertinace difesa dell’Ospedale unico progettato in quel sito disgraziato nel centro abitato di Sant’Agnello. Tutto questo come se dal 2020 ad oggi non fosse successo niente. In riferimento ai rilievi sul rischio geologico, su cui secondo lui “si continua a strumentalizzare” ci fa sapere che “i tecnici, cogliendo l’importanza delle preoccupazioni espresse in tal senso, hanno provveduto ad effettuare tutti i sondaggi e rilievi “. Qui, è evidente, egli parla per sentito dire oppure sulla scorta di comunicati che ha ricevuto non si sa da chi, forse dagli stessi progettisti/costruttori del nosocomio che li hanno effettuati. Egli non conosce i dettagli perché, rinunciando a verificare le notizie e, soprattutto, non abitando come me proprio li vicino, non ha visto dove questi saggi sono stati effettuati. Essi infatti sono stati eseguiti (Foto 2) nell’area intorno all’attuale edificio dove è notorio (dalle carte redatte dall’Unità di Bacino) che il sito, poggiando sul banco di tufo, non desta nessuna preoccupazione di natura statica. Califano non sa invece che nessun saggio è stato effettuato da parte di quei tecnici sulle aree del Viale dei Pini e sulla piazza antistante (ingresso nuovo ospedale), dove si sono verificati decine di sprofondamenti e perciò indicate ufficialmente come “Zona Rossa di Rischio idrogeologico molto elevato”. Qui non è stato effettuato nessun saggio, mentre lui continua a ripetere che i tecnici avrebbero accertato ecc. ecc. mentre in realtà essendo interessati alla realizzazione del complesso hanno semplicemente assicurato, come il famoso acquaiolo, “che l’acqua è fresca”. Per quanto attiene il resto di Via Aniello Balsamo (ingresso nuovo ospedale), a seguito di indagine effettuata, il geologo Angelo Stabile incaricato dal comune nel 2021, confermando quando ebbi a scrivere due anni fa, dichiara: “Allo stato attuale, criticità sono presenti in diversi punti lungo la viabilità che porta alla zona di intervento (del nuovo ospedale) proprio sulla colmata del vallone Croce e del Rivolo S.Filippo per le quali occorrono interventi di stabilizzazione del sottosuolo per i quali si sta già provvedendo a trovare adeguate soluzioni”. (Agorà 13.11.2021). Le zone di cui parla il geologo coinvolgono l’intero centro abitato, dove nello scorso mese di novembre, a plateale conferma dei miei dubbi, è sprofondata fino alla profondità di venti metri (fortunatamente senza vittime) un’area pubblica che, da sette mesi, tiene bloccata metà della piazza Matteotti. Non solo, in riferimento ai problemi urbanistici (per i quali stiamo ancora aspettando l’indagine “chiesta” dal sindaco di Sant’Agnello alla stessa stazione appaltante!) e alle disastrose conseguenze che la nuova struttura, così cara a Califano, comporterà sulla vivibilità dei residenti e sul traffico, segnalo che appena due mesi fa, in una delle strettoie che io avevo indicato fra le maggiori criticità, è morta una povera donna schiacciata dal traffico.
Che altro deve succedere per far ricredere e recedere gli amministratori, e Califano a mitigare il suo entusiasmo? Invece egli insiste a difendere il progetto e a insorgere contro De Angelis che a suo dir “continua a strumentalizzare”. Che ciò egli abbia fatto negli anni scorsi quando, da portavoce dell’allora sindaco Iaccarino, aveva il dovere di condividerne e diffonderne i progetti va bene; è straordinario e incomprensibile, invece, che continui ancora oggi sullo stesso canovaccio.
In questo suo incredibile articolo continua ad ampliare il suo glossario di epiteti a carico dei suoi contraddittori, stavolta ne aggiunge altri e li dirige personalmente anche su di me, facendo nome e cognome. Stavolta oltre ai soliti “spargitori di veleno”, “occulti alimentatori d’odio”, “oppositori a prescindere”, ignoranti, bastian contrari, detrattori, opportunisti, interessati, astiosi, “destabilizzatori dell’opinione pubblica” ne aggiunge qualche altro, come ho detto, riferito a me direttamente. Esemplare è l’ultimo capoverso, dedicatomi in presa diretta con tanto di:
“Egregio Antonino De Angelis, […] Se non avessi usato un linguaggio e considerazioni SCURRILI certamente non mi sarei soffermato sul tuo post, perché sono sempre rispettoso delle altrui idee….purché siano idee e non pregiudizi e offese”. E per essere certo che l’insulto giungesse a segno ha allegato allo scritto anche il mio ritratto affinché fossi ben riconoscibile.
Ora, egregio Vincenzo Califano, per chiudere questa discussione che rischia di stancare, io ti chiedo la cortesia di rintracciare nei miei scritti, in rete o in qualsiasi altro testo, qualche esempio di “linguaggio scurrile” (una frase, una parola, un concetto) che io abbia mai usato nei tuoi confronti o di chiunque altro, oggi o nel passato, e di pubblicarlo con la mia autorizzazione. Se in ciò non riuscirai, sempre per cortesia, ti invito a chiedermi scusa.  E, stai tranquillo, ti assicuro che mi basterà questo per chiudere l’argomento“. A.D.A.

La risposta di Vincenzo Califano

Vincenzo Califano

Caro Tonino, leggo il tuo post in quanto, avendomi taggato, l’ho visto: quello precedente cui hai fatto riferimento non l’ho letto e mi sarà sfuggito. Non avrei mai avuto problemi a pubblicare il tuo controintervento: anzi basta inviare una mail al blog (che non è un giornale) e certamente avresti trovato subito riscontro piuttosto che affidarti solo a facebook. Io cmq non ti ho mai offeso perchè non offendo mai nessuno, le notize che riferisco le ho desunte da informazioni dirette o da chi ne ha conoscenza, non avendo alcune interesse diretto (contrariamente a quanto si può dedurre dal tuo intervento che ha suscitato la mia replica), ma solo la convinzione che un nuovo ospedale servirà a dare maggiori garanzie a tutti noi utenti rispetto alle attuali strutture che, secondo il racconto che fate, sembra siano dislocate fuori dai centri urbani di Vico e Sorrento. Invece si trovano proprio nel cuore delle due città, al centro del traffico di entrambi i comuni per cui la soluzione di Sant’Agnello è cmq meno centrale di quella attuale dei due nosocomi. Il problema è che io non sono l’interlocutore, mi limito a esprimere le mie idee e a dar conto di quello che accade come le iniziative più recenti. Le tue considerazioni anche teniche rivolgile quindi a chi di dovere perchè io non decido perfettamente nulla. Non mi lascio andare a considerazioni di natura personale sulla professionalità di chiunque, mentre dal tuo scritto trapela diversamente e questo non sta bene per tanti motivi che comprenderai anche perchè non oso mettere in discussione la tua professionalità di tecnico e quindi ti pregherei di fare altrettanto! Quando vuoi puoi sempre inviarmi tutte le considerazioni e le riflessioni che ritieni giuste: troverai sempre spazio e, se serve, anche controriflessioni. Abbiamo una storia alle spalle che conosci per cui non dovresti avere dubbi a riguardo! Del resto cerco sempre di riportare tutto quello che può servire a ricostruire storicamente le vicende del territorio e quindi nessun problema a dar voce a chi la pensa diversamente. Anzi! Per il resto credo che queste polemiche diventano stucchevoli perchè non producono nulla mentre la gente continua a trovare problemi seri nell’assistenza sanitaria. Nessuno parla della chiusura della rianimazione in piena estate per fare lavori che si potevano anche rinviare in autunno mentre chi ne ha bisogno dev’essere trasferito. Mi sembra una critica all’operato dell’Asl, o no? Mi chiedo piuttosto perchè certe questioni non vengono mai approfondite! Io in questi luoghi di degenza ci vado e verifico certe situazioni. Se il nuovo Ospedale si farà, e credo che l’iter sia in fase avanzata, certamente non lo costruiranno sul vuoto o sulla sabbia o sull’immondizia. L’importante è che sia sicuro e funzionale alle ns esigenze di utenti. Cercherò di ritrovare i tuoi scritti e di farli pubblicare, ma trova anche tu quelli dove do conto delle tue posizioni a prescindere da qualunque valutazione. Alla prossima!ViC

Questo è il post (che non avevamo letto) cui fa riferimento De Angelis e che abbiamo recuperato dalla sua bacheca

UNA POLEMICA SUI FANTASMI: VINCENZO CALIFANO CONTESTA IL NULLA
“Mi hanno segnalato questo articolo (1) apparso alcuni giorni fa su Politicainpenisola che Vincenzo Califano si è premurato di dedicarmi. Egli prende spunto dal mio post del 22 precedente dal titolo “Io sono un ignorante”. Quel post in effetti ha l’intento di segnalare l’operato di quei giornalisti che, legati al potere politico dominante, ne sostengono a spada tratta, spesso contro ogni logica, iniziative e progetti pretendendo di apparire imparziali ed equidistanti. Egli, incorrendo in un grosso equivoco, scrive che “il geom Antonino De Angelis ci ha dedicato, pur senza citarci, un post su Fecebook a commento di un nostro intervento sull’incontro svoltosi a Sorrento con il sottosegretario Pierpaolo Sileri….” (?). E’ evidente invece che io NON ho dedicato e tanto meno commentato l’articolo di cui parla Califano infatti nel post di cui fa riferimento, come nell’altro mio precedente (come si può leggere nei due post precedenti ) manca qualsiasi riferimento sia a PoliticainPenisola che al direttore Vincenzo Califano e al suo articolo. Si materializza qui il vecchio esempio della “coda di paglia” Tuttavia se, invece, il medesimo si è riconosciuto nel breve identikit che vi si legge fa bene a dirlo e io ne prendo atto. Se poi desidera anche un commento al suo articolo del 21 giugno da lui erroneamente citato, in cui riporta la cronaca dell’evento, lo faccio volentieri. Preliminarmente però devo dargli una notizia che gli sarà sfuggita, se mai l’abbia acquisita: “Sono favorevole all’Ospedale Unico” così come ho dichiarato già oltre due anni fa (17 marzo 2020), quando scrivevo: “a scanso di equivoci concludendo dichiaro che sono favorevole ad un nuovo ospedale in Penisola sorrentina, quindi non ‘scettico’ e non ‘opportunista’ come qualcuno ha definito coloro che hanno espresso dubbi” (FB e Opuscolo pag.15). Essendo fermamente contrario alla localizzazione, quale supporto e contributo suggerii anche il suolo alternativo idoneo e disponibile a via Cavone a Piano di Sorrento, al centro di un’area strategica esterna ai centri abitati. All’epoca Vincenzo Iaccarino era sindaco e Califano suo portavoce. Tuttavia questa proposta, benché ribadita in più occasioni non è mai arrivata sulla stampa ne alle orecchie dei solerti promotori. Ricordo questo per dire che se Califano si fosse ricordato di ciò avrebbe almeno evitato (perché sfonda porte aperte) l’ormai stantia tiritera sulle carenze della sanità in penisola: le necessità, l’efficienza, l’eccellenza, le beghe politiche e tutto quanto ci propina in questo suo scritto col risultato di annoiare il lettore. E veniamo alla riunione con Sileri così come è stata riportata da PinP di cui, visto che l’ha citata, mi occupo qui per la prima volta. In questo articolo riemerge ancora una volta il vezzo di Califano e del suo blog di delegittimare gli oppositori con i soliti appellativi: detrattori (chi cerca di nuocere alla reputazione di qualcuno), opportunisti (rinunciatori di principi e ideali), partito preso, preconcetto, irragionevoli , interessati, bastian contrario, e, infine, ignoranti. E’ ricco il glossario di Califano nella raccolta dei suoi scritti sull’argomento. Al dottor Antonino Coppola è toccato quello dell’isolato “bastian contrario” malgrado le puntuali e dettagliate motivazioni addotte e puntualmente ignorate da lui che ha riferito. Agli altri, e a me tra questi, è stato assegnato quello di “ignoranti che disorientano l’opinione pubblica”. Quello dell’ignoranza è un tema ricorrente su ‘PoliticainPenisola’. Qualche anno fa trattando dello stesso argomento, a proposito del dissenso, così scriveva: “Ora chi si ostina a criticare il progetto e ad agitare le acque trascurando aspetti essenziali del ragionamento lo fa per partito preso, per spirito di contraddizione, per ignoranza sulla situazione reale…”. Questo è il trattamento riservato ai “contrari” e anche a quelli come me che contrari non sono all’idea dell’Ospedale Unico ma che ne contesta aspramente e, credo con buoni motivi, la localizzazione nel centro abitato di Sant’Agnello.
Sempre sul report della riunione con Sileri si conferma la mano di velluto verso il potere con la difesa riservata al direttore generale dell’Asl 3. Come si sa l’ing. Sosto pur annunciato non si è presentato, ebbene ecco come riferisce la circostanza PinP: “l’assenza (di Sosto) all’incontro con Sileri va certamente imputata alla scelta degli organizzatori di lasciarlo in secondo piano considerandolo, evidentemente, un interlocutore non consenziente rispetto alle loro istanze che contraddicono le scelte di politica sanitaria intraprese dalla Regione, dall’Asl e dalle stesse amministrazioni peninsulari”. Cioè la colpa della defezione è degli organizzatori che sono contro le scelte della politica, cioè quelle stesse che hanno portato la Sanità nelle condizioni di oggi e i cittadini a protestare. Che significa? Lo avevano messo dopo il Sottosegretario? Gli avevano limitato la parola? Esiste una motivazione ufficiale fatta pervenire dall’Ing. Sosto al parroco della Cattedrale di Sorrento? La motivazione addotta così come riportata è di Sosto o dedotta dal giornalista in un afflato di generosità? Questo non si capisce. Come si fa a scrivere che l’assenza “ va certamente imputata alla scelta degli organizzatori”? E i Sindaci, c’erano tutti? L’articolo si limita a citare solo i presenti intervenuti (Massa e Vico), quale motivazioni hanno fornito gli altri per la loro assenza, compreso il sindaco di Sorrento padrone di casa? Una informazione equilibrata avrebbe dovuto far chiarezza, o tentare di far chiarezza, anche su questo. Dall’articolo neppure si percepisce lo sgarbo di tutte le autorità istituzionali nei confronti del rappresentante del governo nazionale e neppure della scortesia verso monsignore l’Arcivescovo che aveva patrocinato l’incontro nella sua sede vescovile. Non vale dire: “ho pubblicato il filmato”.
Ecco, questo avrei scritto se avessi commentato “l’intervento sull’incontro svoltosi a Sorrento ” su cui Califano ha inopinatamente confezionato l’incredibile articolo di replica contro di me, e ciò, paradossalmente, senza che io ne avessi scritto un riga. Consiglierei Vincenzo Califano di capire bene le ragioni di chi dissente sull’ Ospedale Unico e soprattutto di rispettarle astenendosi dal liquidarle con l’ormai ricorrente frasario ingiurioso che a sua volta produce risposte a muso duro. Quelle sì che portano alla riconsiderazione motivata delle ragioni delle amicizie perché, come si sa, le amicizie vanno coltivate e rimodulate giorno per giorno, ovviamente quando c’é la buona fede e il rispetto reciproco“. A.D.A.

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