Chiesa&Politica, il Priore rammenti l’impegno all’obbedienza cui sono tenuti i clerici!
Da settimane, forse anche di più, si dibatte sulla stampa e sui social del possibile o probabile trasferimento di don Pasquale Irolla, sacerdote reggente la Parrocchia di San Michele Arcangelo, e della nomina da parte del Vescovo di un nuovo amministratore parrocchiale. Ci ha pensato Michele Gargiulo, priore dell’Arciconfraternita nera di Piano di Sorrento, a far esplodere il caso con una lunga intervista pubblicata sul settimanale Agorà in cui si accusano esplicitamente gli sconfitti alle elezioni amministrative dell’ottobre 2021 di aver influito su Mons Francesco Alfano per far trasferire don Irolla reo di essere sceso apertamente in campo nella tornata elettorale a sostegno della lista “Fortemente Piano” dell’attuale sindaco Salvatore Cappiello, ma soprattutto di Giovanni Ruggiero, ex sindaco ed oggi presidente del consiglio comunale la cui frequentazione con l’ambito parrocchiale è cosa arcinota e non è stata quindi una scoperta dell’autunno 2021.
Che don Irolla “abbia abusato” del proprio ruolo per non creare fratture all’interno del Centro Parrocchiale qualora l’assessore uscente Rossella Russo si fosse candidata con Vincenzo Iaccarino e quindi in contrapposizione con Ruggiero e la Parrocchia, è un dato inconfutabile di cui hanno parlato i diretti interessati che ne possono rendere ampia e ancora più dettagliata testimonianza. Il perchè di tanto timore e di tanto interesse da parte di don Irolla sull’esito delle elezioni non è stato mai chiarito, anche se non ci vuole molto a capirlo per chi ha una conoscenza meno superficiale delle vicende locali di ieri, di oggi e anche di domani.
Nel nostro pamphlet “Gli Immarcescibili” (richiamato dal Priore nella sua intervista) abbiamo semplicemente raccontato la vicenda elettorale, circostanziando i fatti e l’azione svolta dai personaggi coinvolti in questa storia che sicuramente non si è conclusa con il risultato del 5 ottobre 2021 e che riserva qualche altra sorpresa nel prossimo futuro. Non è stata, come si vuol far credere, la foto galeotta che ha immortalato Don Pasquale seduto nell’esercizio commerciale del Priore Gargiulo a Via Bagnulo con i supporter di Cappiello-Ruggiero a decretarne il pieno coinvolgimento nello scontro elettorale, piuttosto le vicende accadute prima e durante le elezioni e di cui in primis l’ex sindaco Iaccarino può dare ampia informazione con altrettanta facoltà di replica.
Per quanto concerne la rivendicazione del “diritto di patronato“, cioè la residuale prerogativa di alcune parrocchie, fra cui anche quella di San Michele Arcangelo, di “eleggere” il parroco col voto dei cittadini, va detto che spetta all’Autorità Ecclesiastica ogni decisione a riguardo e che le ragioni per nominare gli amministratori parrocchiali al posto dei parroci rispondono a una logica di trasparenza e di responsabilità in capo a chi è investito dell’incarico di amministrare le anime e i beni della parrocchia. Si, perchè ci sono anche i beni materiali da amministrare e sono il denaro e le rendite che derivano da una molteplicità di attività svolte dalle parrocchie: non solo erogazioni liberali e offferte, ma anche gestione di proprietà e lasciti. Insomma, amministratore o parroco, non è solo questione di cura delle anime di una comunità di cui si deve occupare l’investito dal Vescovo.
Infine c’è un discorso che riguarda i buoni sacerdoti e i buoni fedeli il cui incontro può e deve avvenire sulla fede e sulla capacità dei primi di suscitarla e risuscitarla nei secondi, a prescindere da chi indossa la tonaca o almeno l’indossava un tempo! Recuperiamo percià la dimensione più autentica della mission di un sacerdote perchè tutto il resto gli complica la vita e lo fa deragliare da un percorso che ha scelto e che deve svolgersi all’insegna dell’obbedienza!
Allora non fa una buona azione il Priore o chiunque induca il sacerdote alla disobbedienza (o lo faccia al suo posto) perchè verrebbe meno all’obbligo assunto quando è stato ordinato sacerdote. Val perciò la pena rinfrescarsi la memoria e non indurre in tentazione di disobbedienza il buon don Irolla!