Dal Tar no ai parcheggi temporanei nei giardini, il caso a Meta
Il parcheggio temporaneo nel giardino per fronteggiare l’emergenza traffico e sosta nel periodo estivo non si può fare. Lo ha stabilito il TAR della Campania con un provvedimento di annullamento con sospensione dell’ordinanza con cui il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, aveva autorizzato il titolare di un giardino ad accogliere sul fondo le auto.
Il ricorso all’ordinanza del sindaco l’ha fatta un cittadino di Meta che si è fatto assistere dall’avv. Giovanni Pollio per ottenere la revoca del provvedimento, cioè l’ordinanza 39 del 2 marzo scorso.
Secondo il TAR l’ordinanza si fondava su di una nota del prefetto risalente al 18.06.2009 e risultava preceduta da plurimi provvedimenti di analogo contenuto adottati dal Sindaco di Meta.
Il Tribunale ha perciò ritenuto fondato il ricorso proprio in ragione della documentata reiterazione, in tempi diversi e senza soluzione di continuità, di provvedimenti aventi il medesimo contenuto, idonea ad escludere la presenza dei presupposti della contingibilità e della urgenz necessari per l’esercizio del potere sindacale.Una decisione che praticamente è valida ovunque, quindi anche negli altri Comuni della Penisola Sorrentina che, soprattutto nel periodo estivo, ricorrono a questo tipo di ordinanze per sopperire alle carenze di aree destinate alla sosta delle auto.
Secondo il Tar la reiterazione di ordinanze con il medesimo contenuto è potenzialmente idonea a differire sine die gli effetti di un provvedimento di urgenza che dovrebbero essere necessariamente limitati nel tempo ed induce ad escludere che le situazioni cui porre riparo siano configurabili come eccezionali e non preventivabili.
In sintesi, secondo il Tribunale, un sindaco non può usare il “potere” di emanare ordinanze extra-ordinarie una dopo l’altra negli anni bypassando, in tal modo, i vincoli e le leggi posti a tutela del territorio e del paesaggio.
Spiega Claudio D’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno: “quello che sta accadendo a Meta, dove ogni fondo agricolo, giardino o terreno, viene usato come parcheggio, lucrando sulla crescente richiesta, accade anche nei comuni limitrofi: Massa Lubrense, Vico Equense e Sorrento.
A Sorrento, in via Marziale, il comune ha assentito opere inammissibili in zona A e propedeutiche all’uso del fondo agricolo come parcheggio a rotazione ormai da quattro anni! Prima di andare via il funzionario del SUAP di Sorrento, ing. Alfonso Donadio, ha sospeso la scia commerciale sul presupposto che la reiterazione sistematica di parcheggi su aree agricole ne determinasse un cambio di destinazione d’uso seppur in assenza di titoli urbanistici e paesaggistici“.