“Sorrento nel mondo” oggi 7 premi a chi mantiene alto il nome della città
Sono sette i protagonisti della 24° edizione della manifestazione “Sorrento nel mondo” che premia coloro che si sono particolarmente distinti nel proprio lavoro portando alto il nome di Sorrento in Italia e all’estero.
Stasera alle 18, nel Teatro Tasso, si svolge la cerimonia di premiazione con il sindaco Massimo Coppola e il Presidente del Lions Club Penisola Sorrentina, Giovanni Guarracino, a fare gli onori di casa e a consegnare ai vincitori 2022 la medaglia appositamente coniata dal maestro Vincenzo Stinga e che raffigura una sirena che regge in mano lo stemma dei Lions che campeggia sul panorama di Sorrento, che vi fa da sfondo, e una pergamena con le motivazioni del riconoscimento.
I premiati di questa edizione sono: Giuseppe Amitrano, Chief Executive Officer di Dils; Giovanni Avallone, Co-Founder & Chief Innovation Officer di Caracol; Paolo Cappiello, General Director Southern Europe Zenith Watches; Fausta Cinque, Sales & Operations Director Sephora Italia; Ughetta Ercolano, Senior Vice President Content Southern Europe Dazn; Gaia Girace, attrice, Neil Palomba, Executive Vice President & Chief Operations Officer Carnival Cruise Line.
Nell’albo d’oro della manifestazione figurano, tra gli altri, l’armatore Gianluigi Aponte, l’ex direttore del Giro d’Italia Carmine Castellano, l’ex direttore Rai Francesco Pinto, il giornalista Gianpiero Scarpati del Tg1, il contrammiraglio Luigi Giardino, il maestro Uto Ughi e lo chef Gennaro Esposito.
“Lo storico appuntamento con il premio “Sorrento nel Mondo” è sicuramente la migliore occasione per rendere omaggio alle nostre migliori professionalità, che si sono già distinte in ogni ambito – sottolinea il sindaco Massimo Coppola – Quest’anno, in occasione della XXIV edizione, i riflettori saranno puntati su giovani manager i quali, grazie al loro valore, hanno dato lustro al buon nome della penisola sorrentina tanto a livello nazionale quanto a livello internazionale. Si tratta di uomini e donne ai quali dobbiamo tributare la nostra riconoscenza per l’essere stati in grado di interpretare, nel migliore dei modi possibili, la qualità delle risorse umane che può esprimere il nostro territorio“.