L’ultima invettiva di Vittorio Feltri su Sorrento…Ecco cosa ne pensano nostri illustri opinionisti
Le parole hanno un peso, a volte maggiore delle azioni e ce lo sta dimostrando il conflitto russo-ucraino dove l’escalation sul campo segue quello verbale tra i “grandi del mondo“. Il caso di cui vogliamo parlare e che è rimbalzato sulla cronache odierne riguarda una quantomeno avventata dichiarazione di Vittorio Feltri, giornalista fondatore di Libero e direttore editoriale nonchè consigliere comunale di Fratelli d’Italia dimessosi proprio ieri adducendo motivi di salute (che non escludiamo ovviamente), ma che seguono a una forte polemica con la leader del suo partito Giorgia Meloni. Feltri nel suo intervento alla convention di FdI ha dichiarato: “Sono contento che questa conferenza si tenga a Milano, perchè tutto succede a Milano, anche dal punto di vista politico. Non a caso il fascismo è nato a Milano, Berlusconi non è di Sorrento…“.
E che c’azzecca Sorrento con le elucubrazioni feltriane di fascismo e berlusconismo? Sulla vicenda, che non ha mancato di suscitare scalpore, abbiamo raccolto le opinioni di alcuni autorevoli esponenti della città di Sorrento e della Penisola Sorrentina che di seguito riportiamo.
Raffaele Lauro, politico (è stato anche parlamentare oltre che prefetto della repubblica), saggista e autore di molte opere narrative celebrative dell’epopea immortale di Sorrento in merito alla battuta di Vittorio Feltri riferita alla Città del Tasso, ha dichiarato: “Di tutte le provocatorie battute di Vittorio Feltri, non di rado inconferenti e inappropriate, talvolta ridanciane, sempre sopra le righe, alle quali siamo abituati, quest’ultima sulla mia città, Sorrento, può essere considerata la più infelice, inconferente, inappropriata e grossolana di tutte. Ma il direttore, al quale non mancano intelligenza, arguzia e vis polemica, questa volta è caduto proprio male. Sorrento è un luogo magico di fama internazionale, conosciuto in tutto il globo terracqueo e celebrato, nei secoli dei secoli, in opere immortali, da poeti, scrittori, musicisti, filosofi e leader politici, il cui elenco riempirebbe tutti i libri scritti da Feltri. Sono certo che non solo Silvio Berlusconi, ma chiunque conosca bene la storia di Sorrento, il suo rango e il suo livello di civiltà dell’accoglienza, sarebbe onorato di essere nato a Sorrento. Sorrento, caro Feltri, non appartiene orgogliosamente soltanto al Sud del nostro paese, ma appartiene al Mondo, perché evoca pace, bellezza e amore, piuttosto che fascismi o leghismi di sorta”.
Un altro intervento è stato quello del commendator Gaetano Mastellone, ex dirigente bancario e del turismo, che ha commentato: “L’ottimo Vittorio Feltri è un grande personaggio intellettuale divisivo che ad arte, perché dotato di buona cultura, sa bene come usare le parole per fare del marketing personale. Ciò che ha detto durante questa importante conferenza programmatica di Fratelli d’Italia al MiCo poteva evitarsela. Di certo quello che mi resta non è ciò che ha detto Feltri ma quello che ha rappresentato la Meloni e i suoi parlamentari. Nel 2022 siamo più proiettati verso la costruzione del nuovo senza dividere l’Italia in buoni e cattivi, Sud chiama Nord come il Nord chiama il Sud. Poi lo invito, con educazione, a non usare il termine di conquista perché la new politica sarà per prima cosa aggregazione e sviluppo di nuove idee come, credo, anche da pensiero della Meloni e del mio amico La Russa. Ricordo infine all’egregio dott. Feltri che tanti illustri personaggi, nativi del sud, hanno contribuito, e contribuiscono, allo sviluppo della “sua Milano”. Poi la battuta infelice su Sorrento, detta come fosse una diminutio, poteva evitarsela! Lo invito a mie spese a Sorrento dove cercherò di spiegargli anche chi siamo ed elencargli le tante personalità che questo territorio ha prodotto e produce“.
Non poteva mancare il commento di un’opinionista politico come Fabrizio d’Esposito de “Il Fatto Quotidiano” che ha dichiarato: “Premesso che sono di Piano di Sorrento e Vittorio Feltri mi assunse a Libero nell’estate del 2000, al mio ex direttore rispondo con un’altra provocazione: il fatto che Berlusconi non sia nato in costiera è una fortuna per noi sorrentini. Saremmo marchiati a vita per la colpa di aver dato i natali al più noto pregiudicato politico in circolazione oggi. Ovviamente non mi sfugge il senso dell’invettiva feltriana: la solita solfa del mito efficientista di Milano contrapposto ai fannulloni del sud. Una storia trita e ritrita che non mi tange. Semmai il problema è per la destra locale che dopo la fine della Prima Repubblica ha una sua roccaforte in penisola sorrentina. Complimenti e auguri per il loro illustra compagno di viaggio. Dimenticavo, a proposito di fascismo: la svolta di Salerno che diede vita alla nuova Italia postmussoliniana fu preparata da Benedetto Croce a Sorrento a Villa Tritone, dove incontrò il compagno Ercoli alias Palmiro Togliatti di ritorno da Mosca“.
Infine la voce a un docente, anzi un dirigente scolastico come Antonio Volpe, preside dei Licei “Pascal” e “Albertelli” di Roma: “Feltri, giornalista di razza,per gusto della boutade, commette il solito peccato di “iubris” , dovrebbe sapere che Surrentum parlava greco quando vennero i romani a costruire le loro ‘villae maritimae’ (altro che Arcore) e i mediolani balbettavano idiomi locali…. A Sorrento Croce, prima della Liberazione, già disegnava il futuro dell’Italia democratica e liberale dopo la catastrofe fascista…e invano nel 44 un gruppo di fascisti tento’ di rapirlo per vendicare l’uccisione di Gentile...”.
Che altro possiamo aggiungere dopo cotante espressioni di saggia cultura meridionale sorrentina? Soltanto che bisogna sforzarsi di andare oltre i luoghi comuni di un racconto stucchevole e in questo senso vi proponiamo un video divertente e molto eloquente dal titolo “Meridionali inferiori” https://youtu.be/TWlatSTj_YU