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1° Maggio: i messaggi pubblicati sulla rete per festeggiare questa ricorrenza

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LUCIA GARGIULO (consulente del lavoro, segretario circolo PD Sant’Agnello)

“Si è sempre detto che chi ben comincia è a metà dell’opera…l’inizio è la parte più importante del lavoro” (Platone), per aver un buon inizio, bisogna investire sulla formazione e sulla sicurezza del lavoro.

Bisogna creare e garantire occupazione di qualità, concentrarsi sulla prevenzione attraverso poche regole con procedure snelle ed efficaci in grado di far nascere comportamenti virtuosi da parte di imprenditori e di lavoratori: solo così si possono evitare pericoli. La sicurezza deve essere insegnata già a scuola per poi essere praticata con rigore e non bisogna ridurla ad un semplice, formale e burocratico adempimento, il lavoro è fare “squadra”, unendo idee, progetti, passione per raggiungere ottimi risultati. Quando si parla di “lavoro” si parla di rispetto delle persone, dignità, inclusione. La persona, il capitale umano e professionale, sono il patrimonio più importante per le aziende. Serena e felice festività dei lavoratori!”.

ROSARIO FIORENTINO (Sindacalista Segretario Generale Flaica Uniti Cub)

Da giovane ,nel lontano 1980 ho fatto una scelta di vita: stare dalla parte dei lavoratori, dei precari e degli stagionali. Una scelta di vita e di campo che continuerò fino a quando il Signore Dio mi darà la forza. Buon primo maggio 2022 a tutti 👍

 

 

VINCENZO IACCARINO (Cardiologo – Ex Sindaco Piano di Sorrento, consigliere comunale Piano)

Con i tempi che corrono la Festa del Lavoro e dei Lavoratori può apparire una ricorrenza retorica proprio per le crescenti difficoltà a trovare un lavoro e per tanti a conservarlo.  Sempre in tema di lavoro cogliamo il senso di questa giornata per accendere ancora di più i riflettori sul problema della sicurezza sul lavoro che sempre più vittime miete quasi ogni giorno nell’indifferenza generale!  E ancora il rispetto delle pari opportunità nel lavoro affinchè si vada oltre stereotipi improponibili nella società contemporanea.
Allora auguriamoci che questa giornata serva a ricordare un po’ a tutti che la dignità della persona umana la si garantisce anche assicurandole un lavoro nel rispetto delle regole per renderla a pieno titolo cittadino del mondo. Buon Primo Maggio.

 

VINCENZO DE LUCA (Presidente della Giunta Regionale della Campania)

Nel giorno della Festa dei Lavoratori ribadiamo con forza il nostro impegno per dare un’occupazione stabile ai nostri giovani e sostegno alle tante famiglie messe in difficoltà dalla crisi economica. A tal proposito mi fa piacere ricordare che in questi ultimi giorni abbiamo salvato i 436 dipendenti dell’ex Ctp (riprendono servizio da domani, mentre altri 47 saranno accompagnati al pensionamento), azienda del trasporto pubblico della Città Metropolitana di Napoli

In totale le aziende del trasporto pubblico regionale hanno assunto 2000 dipendenti ed entro l’anno ne assumeranno altri 300.
Col Piano per il Lavoro abbiamo dato un contratto a tempo indeterminato a circa 3000 giovani, che oggi sono in pianta stabile in Regione Campania, nei Comuni, nei Centri per l’Impegno e in altri enti del territorio e possono così costruirsi un futuro nella propria terra. A questi si aggiungono altri 21.656 ragazzi assunti (di cui 11mila a tempo indeterminato) nel settore privato attraverso la seconda fase del programma Garanzia Giovani, una misura che complessivamente ha prodotto oltre 40mila opportunità di lavoro.
Risultati raggiunti con uno sforzo di programmazione mai visto prima nella nostra Regione. Un impegno che non intendiamo esaurire e che, anzi, confermiamo attraverso nuove iniziative per dare sostegno a chi in questi anni è rimasto indietro o è in cerca di prima occupazione. Priorità assoluta al lavoro.

MASSIMO COPPOLA (Avvocato, Sindaco di Sorrento)

Due anni di pandemia e restrizioni hanno messo a dura prova il tessuto sociale del Paese.
Tante le lavoratrici e i lavoratori che in quei mesi terribili il lavoro lo hanno perso o sono stati costretti a fermarsi. In un territorio come il nostro è il turismo, sono le persone, a generare occupazione e il lavoro umano è la più grande e importante realtà.
Con gradualità ora, la ripresa, ci consente di guardare al futuro con più ottimismo. Occorre però tenere ben presenti i valori fondamentali di tutela e sicurezza del lavoro che è dignità delle persone.  Nel giorno della Festa dei Lavoratori, vogliamo dire con forza che il lavoro va sostenuto e assicurato. È un investimento quotidiano da compiere per alimentare prospettive di crescita e sviluppo. Per tutte e tutti.  Buon Primo Maggio.

SALVATORE CAPPIELLO (Commerciante, Sindaco di Piano di Sorrento)

Oggi 1 maggio ricordiamo tutte le lotte dei lavoratori per i loro diritti, ma dobbiamo ricordare che il lavoro stesso è un diritto, su cui si fondano i nostri stessi valori costituzionali.  È una festa che viene da lontano, da condizioni di lavoro disumane, e ancora oggi di lavoro purtroppo si muore. Quanto è cambiato dalle origini di questa festa? Tanto, ma tanto deve ancora cambiare. Tutti i giorni tutti noi dobbiamo lavorare per una legalità “agita”, perché anzitutto a tutti sia garantito di poter lavorare, ma ciò non basta: a tutti devono essere garantiti la dignità delle condizioni di lavoro, il giusto compenso, la parità, la sicurezza.
“Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948) A chi un lavoro lo ha perso, a chi lo cerca, a chi ce l’ha ma lotta per condizioni migliori, a chi vuole cambiarlo, a voi tutti: Buona festa dei lavoratori!

ANDREA BUONOCORE (Resp. Patronato Inac-Caf, Ex Sindaco di Vico Equense, Presidente del C.C, di Vico)

“Per uccidere un uomo, non serve togliergli la vita, basta togliergli il lavoro” La dignità del lavoro. La sacralità del lavoro. La possibilità di un lavoro … Buon primo Maggio a tutti e serena domenica

 

 

ANTONELLA ARNESE (Avvocato, Assessore all’Istruzione del Comune di Piano di Sorrento)

Oggi penso a chi non avendo un lavoro, pur di trovarlo, se lo inventa…a chi pieno di sogni infranti deve accettare un lavoro che non immaginava di fare, che non gli piace ma, avendone bisogno per vivere, lo fa ogni giorno senza lamentarsi, a chi prova vergogna per svolgere lavori che ritiene non dignitosi ma che invece gli rende una dignità immensa, a chi oggi dovrebbe onorare questa “festa” o almeno riposare dal lavoro e invece non può, a chi decide di fermarsi per un giorno sentendosi in colpa, a chi svolge lavori usuranti e pesanti vivendo affannosamente per cercare di avere qualche pensiero in meno, a chi lavora incessantemente senza sapere se riuscirà mai ad avere un giorno per riposare e senza sapere quando gli sarà corrisposto il compenso per il lavoro svolto e deve quasi elemosinare un diritto..a chi firma una busta paga e riceve un importo che nemmeno lontanamente si avvicina a quello che ci sta scritto..penso a quei genitori (come me) che spingono i figli a lavorare all’estero (con la morte nel cuore ma sapendo che il loro benessere più facilmente all’estero viene assicurato), a chi ha studiato tanto per avere un futuro più tranquillo e deve chiedersi invece a cosa sia servito, penso a chi è morto sul lavoro e a chi sa di rischiare ma si trova costretto ad accettare il rischio, penso alle donne che lavorano in condizioni diverse rispetto agli uomini… non penso e non voglio pensare a chi ipocritamente nella sua tranquillità parla di festa del lavoro! Penso che ogni lavoro sia dignitoso ma finché non saranno dignitose le condizioni di lavoro per tutti non si può festeggiare il primo maggio!

GIUSEPPE CONTE (Avvocato, ex Presidente del Consiglio, Presidente del Movimento 5 Stelle)

Oggi, 1 maggio, è la festa del lavoro.
Oggi dovrebbero parlare solo i lavoratori, e tutti coloro che purtroppo un lavoro non ce l’hanno e lo stanno cercando. Eppure anche la politica è da stamattina che tuona, proclama, declama. Sto leggendo tante belle dichiarazioni: reboanti, altisonanti, stentoree. Ma la verità è che la politica è avvolta nell’ambiguità. Tante forze politiche fingono di ignorare che alcune soluzioni – non tutte, per carità – sono già a portata di mano. Alcuni partiti fingono addirittura di non avere un ruolo, un potere concreto, quasi non avessero parlamentari che possono tranquillamente sostenere già domattina testi normativi che ci consentirebbero davvero di onorare degnamente la Festa del Lavoro.

Giuseppe Conte

Io oggi, come politico, provo vergogna.
Provo vergogna perché a un gruppo di rider, a Torino, è stato impedito di prendere parte al corteo del Primo Maggio. Sì, avete inteso bene. Un gruppo di lavoratori precari, che faticano per guadagnare 3-4 euro l’ora, non sono stati ammessi alla manifestazione dedicata al lavoro. Ci saranno approfondimenti. Si parla di agenti contusi e certo la nostra condanna a chi usa la violenza è netta. Ma resta il problema di una rabbia che monta sempre di più perché non ha risposte.
Oggi a Torino è stato decretato che il lavoratore precario, tanto più se prende una retribuzione sotto la soglia della minima dignità, non ha neppure diritto di essere protagonista di questa giornata.
Io dico alla politica: smettiamola di prendere in giro gli italiani.
In Senato giace da tempo un nostro progetto di legge sul SALARIO MINIMO. Il ministro Orlando ha dichiarato di volere lavorare in questa direzione. Bene. Allora che inviti i componenti del suo partito a lavorare in Commissione lavoro, al Senato, per approvare la soglia del salario minimo, raccordandola alle norme sulla tutela collettiva dei lavoratori. Lavoriamo insieme per approvare questo testo.
Approviamo anche l’emendamento al “Taglia prezzi” in discussione, sempre al Senato, per DETASSARE gli aumenti retributivi contrattuali.
Quanto alla sicurezza sul luogo del lavoro, chiedo alle altre forze politiche di fare chiarezza: condividete o no il nostro progetto per istituire una PROCURA NAZIONALE specializzata in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro? Non dite sì. Semplicemente lavoriamo e appoggiamo insieme questo ulteriore passo avanti.
Cari politici: declamiamo meno e facciamo di più.

 

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