WWF: SOS Pini, a rischio abbattimenti tre esemplari nel Parco Corsicato
Il WWF suona un nuovo campanello d’allarme sul rischio abbattimenti degli alberi in Penisola Sorrentina e questa volta il teatro delle operazioni è individuato in un parco residenziale a Piano di Sorrento dove ci sono tre grossi esemplari di pino domestico che da decenni impreziosiscono il condominio di “Parco Corsicato” mascherano alla vista i moderni palazzoni che lo compongono. Nell’articolata nota-denuncia dell’Associazione Ambientalista si evidenzia che “…l’Amministratore del condominio si sta “battendo” per ottenerne l’eliminazione a raso, a nome di alcuni condomini intolleranti ma non di tutti, fregandosene delle maggioranze che la legge a tutela dei “suoi amministrati” pure gli imporrebbe! Eppure è cosa ormai risaputa che gli alberi costituiscono un irrinunciabile e irripetibile polmone vitale per le popolazioni e un elemento indiscutibile del paesaggio.
I pini in questione sono stati oggetto in passato di diverse accorate segnalazioni indirizzate all’Amministratore Condominiale da parte di un“condomino avvocato” in particolare, che a causa della loro presenza lamentava un “pericolo imminente per l’incolumità di persone o cose”. L’ultima segnalazione del “pericolo” (?) indirizzata via PEC all’amministratore condominiale porta la data del 31.08.20 ed è una reiterazione di analogo esposto di anni prima. Oltre all’amministratore del condominio, il condomino avvocato (in data 01.09.20 e in data 28.09.20) allertava del “pericolo imminente per l’incolumità di persone e cose” anche il Responsabile del 5° Settore del Comune di Piano di Sorrento.
In data 28.09.20 il Funzionario Responsabile del 5° Settore Arch. Francesco Saverio Cannavale inviava riscontro alla “denuncia di pericolo caduta pini” ricevuta e, dopo aver comunicato che trattandosi di piante dimoranti in proprietà privata, nonché affidate alle cure dell’amministrazione condominiale e non aggettanti su aree pubbliche, non si rilevavano adempimenti a carico del Comune, diffidava il condomino avvocato e il dott. Enrico Colombi Evangelista, in qualità di Amm.re del Condominio “Parco Corsicato”, a far eseguire ad horas una verifica di stabilità da parte di personale specializzato (agronomo), da asseverarsi con giuramento e, nelle more degli interventi di messa in sicurezza da eseguire con immediatezza, qualora necessari all’esito della verifica di stabilità, il Funzionario diffidava ad interdire le aree di proprietà privata potenzialmente pericolose.
Il 1° dicembre 2020 l’amministratore conferiva incarico al Dott. Agr. Giuseppe Coppola per produrre una perizia agronomica giurata sullo stato di stabilità dei pini. Nelle conclusioni della perizia l’agronomo, vista l’integrità degli alberi, ritiene improbabile spezzature del tronco, e consiglia una manutenzione ordinaria della chioma e cure per infestazione da Toumeyellaparvicornis, un insetto parassita che limita la capacità fotosintetica dei pini e causa produzione di melata e formazione di fumaggine con annerimento di parte della vegetazione e degli oggetti sottostanti. Le cure richieste sono state effettuate, ma poi interrotte dall’amministratore di fronte alla reiterata volontà di riuscire ad eliminare a raso il “problema”.
Gli esemplari arborei in questione di circa 20 metri di altezza sono esemplari importanti perché vegetano isolati in un vasto complesso condominiale privo di verde, sono visibili da lontano da piazza della Repubblica e fanno ormai parte integrante del paesaggio. E’ risaputo che gli alberi in ambito urbano, oltre ad un ruolo paesaggistico ed ambientale, svolgono un’importante funzione come purificatori dell’aria, ossigenandola e trattenendo le particelle e i gas di scarico degli autoveicoli, dannosi alla salute e causa di malattie asmatiche e tumorali. Infine è notevole (si stima nell’ordine dal 7 al 15% a seconda del valore degli alberi) il valore immobiliare aggiunto che assume una casa rispetto ad una analoga senza alberature.
“Gli alberi in questione non hanno nulla che possa far temere ad un crollo o rischio per la pubblica e privata incolumità – dichiara Claudio d’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno – non sussiste alcun pericolo e, francamente, siamo amareggiati nel constatare, ancora una volta,con quanta energia e machiavellica tenacia taluni cittadini e amministratori lottano per far abbattere alberi utili e preziosi,quasi fosse lo scopo primario della loro vita! La semplice constatazione dell’esistenza degli alberi e della “resina appiccicaticcia” che sporca (!) le auto, causata dagli afidi, non costituisce alcun valido motivo per richiederne l’abbattimento, nè appaiono sussistere le condizioni per l’allarme lanciato da un condomino! A dimostrazione di ciò vi è la perizia agronomica giurata dell’agronomo Coppola che attesta che non c’è un reale e imminente pericolo per la pubblica e privata incolumità.Anni fa quando col WWF denunciavamo le flotte delle spadare fuorilegge nel mare di Sorrento c’era chi, invece di intervenire, minacciava di denunciarci per “procurato allarme”. Oggi sembrerebbe invece che, pur di abbattere alberi, procurare allarme sia diventato uno sport di moda?”
Anche in questo ennesimo caso, quindi, come in tanti altri in cui si decide di togliere gli alberi nell’intento di eliminare quello che è ritenuto un problema, non appaiono sussistere le condizioni di una richiesta drastica e irreversibile di abbattimento.
I pini in questione vegetano robusti e vigorosi da decenni, hanno resistito in passato e di recente ad eventi atmosferici estremi, come quelli verificatisi il 29 ottobre 2018, quando la perturbazione nord atlantica “Vaia”, una delle più forti, distruttive e violente della storia meteorologica recente, (con velocità del vento con picchi massimi di raffiche a 217,3 km/h) ha colpito l’Italia da nord a sud e, poi ancora, il 23 febbraio 2019, quando il vento ad una velocità di 72 km/h ha causato vistosi danni ad alberature e manufatti in tutta Italia, e infine il 22 dicembre 2019.
Col taglio degli alberi si attuerebbe un ingiustificato e grave attentato al paesaggio e al patrimonio arboreo del comune di Piano di Sorrento.
Ogni intervento che modifica il paesaggio necessita del parere preventivo della Soprintendenza e il mancato pronunciamento della stessa entro i 60 giorni dalla richiesta di abbattimento delle piante, (ritenuto dall’amministratore condominiale come parere acquisito in virtù del silenzio assenso!) non giustifica affatto l’eliminazione dei pini per pretestuose ragioni e costituisce un grave presupposto e un danno irreversibile per tutti i cittadini!Né si spiega come la commissione paesaggistica del Comune di Piano di Sorrento abbia potuto avallare tale richiesta?
In ambito condominiale la sentenza n° 24396 del 4 maggio 2005/20 giugno 2005 della Corte di Cassazione (Sez. IV penale) ha affermato che “i danni conseguenti al taglio degli alberi ad alto fusto – seppur presenti in un giardino condominiale – appaiono “irreversibili” non solo per i condomini ma più in generale per i cittadini”.
La Corte d’appello di Roma, Sezione 4 civile, nella sentenza del 6 febbraio 2008 n° 478 ribadisce che “l’abbattimento di alberi costituisce invero distruzione di un bene comune e pertanto innovazione vietata ai sensi dell’art. 1121, 2°c. c.c., e richiedente, in quanto tale, il consenso unanime di tutti i partecipanti al condominio”, consenso che nel caso de quo non esiste!
“Il WWF ha inviato un’accorata diffida agli enti preposti e un accesso agli atti dell’intero fascicolo. Se si dovesse insistere nel perseguire il taglio a nostro avviso immotivatodegli alberi valuteremo di presentare un esposto alla Procura per verificare la sussistenza di false attestazioni”. (comunicato stampa)