Guerra&Turismo: tutti i danni per il settore a causa della guerra e delle sanzioni (giustificate) alla Russia
di Luigi Poi
Guerra (o se volete invasione dell’Ucraina), sanzioni alla Russia, crisi energetica, crisi post-pandemica, stagflazione, spingono a picco il settore turistico (con tutto il suo enorme indotto), già in ginocchio perché fortemente colpito dai due anni di epidemia.
Gli uffici studi dell’Istat, Federcommercio, Federalberghi, ci informano che solo per le festività pasquali i mancati arrivi da Mosca, Pietroburgo e, comunque, da tutta la federazione russa si “tradurrà in alcune decine di milioni di euro persi in pochi giorni per le sole strutture ricettive”. Il riferimento del dato economico si riferisce al frangente di Pasqua. E’ da ricordare che la Pasqua Cristiana segue il rito gregoriano mentre quella ortodossa segue il calendario giuliano le cui date spesso non coincidono e pertanto gli alberghi potevano contare su un più lungo periodo di occupazione.
Dopo i turisti desiderosi di trascorrere la loro Pasqua con le sue manifestazioni cristiane, come la via Crucis, arrivavano quelli di religione Ortodossa che approfittavano delle loro vacanze pasquali per visitare la “bella Italia“.
Secondo un esperto tour operator sorrentino e reale conoscitore dei flussi turistici internazionali, da anni impegnato per la conquista del mercato russo, Paolo Durante, l’assenza di Russi durerà parecchio: “al momento siamo impegnati a mantenere vivi i contatti con i nostri corrispondenti Russi, anche quest’anno purtroppo senza clienti !!!”
L’intero comparto turistico mondiale soffrirà, temo che questa sofferenza sarà pari o addirittura maggiore rispetto a quella provocata dai danni legati alla pandemia “covid” per gli ultimi due anni (2020-2022)”.
Possiamo aggiungere a queste sacrosante preoccupazioni alcuni dati pubblicati ieri (7 MARZO ) da Il Gazzettino.
Il cielo di Roma per i voli russi, è chiuso; nessun aereo commerciale né privato. Dal 2019, tra il Covid e lo Sputnik, il vaccino russo incomprensibilmente non riconosciuto dall’Europa, i turisti non arrivano più qui. La Confcomercio e la Confesercenti stimano che il giro d’affari perso a Roma si aggiri sui 150 milioni solo per il periodo pasquale ai quali vanno aggiunti i mancati arrivi negli alberghi Italiani, soprattutto quelli di lusso e più cari, di circa 1,7 milioni di arrivi per complessive 5,8ilioni di presenze (anni 2018-2019). Per quanto ci tocca più da vicino dobbiamo considerare, per esempio, che nel solo 2019 l’isola d’Ischia si accaparrava il 70 per cento degli arrivi in Campania di visitatori russi attratti da terme e Spa, seguivano a ruota Capri, Sorrento e Costiera Amalfitana. Inoltre trattasi di “big spender” persone con grande capacità di spesa , superiore del 65% a quella degli altri turisti stranieri. Grandi amanti delle boutique di abbigliamento griffato, dell’oreficeria d’arte, dei servizi di trasferimento con eleganti limousine , della gastronomia stellata.
Insomma una grande e prospera fetta del mercato turistico internazionale ora interrotta (chissà fino a quando?) .
La Federalberghi – Penisola Sorrentina ed il suo presidente Costanzo Iaccarino hanno recentemente monitorato con attenzione ed apprensione i dati statistici del movimento turistico russo in penisola che indichiamo qui di seguito relativamente all’ultimo quinquennio:
Anno arrivi presenze
2017 5123 19.348
2018 6495 22.230
2019 7995 27.043
2020 718 2.038
2021 1335 3.847
Non resta che sperare che questa inaspettata tragedia finisca presto e che i potenti del Mondo finiscano di far prevalere i propri interessi sul desiderato dei loro popoli: pace, benessere e giustizia sociale.
Sappiamo tutti che “non esiste un modo onorevole di uccidere, né un modo gentile di distruggere. Non c’è niente di buono nella guerra , eccetto la sua fine” (Abraham Lincoln – Presidente Usa). Lo avrà letto Biden, in forte calo di consensi e con difficoltà economiche della sua nazione (fino al 27 febbraio)? Certamente non l’ha letto Putin.
“Io non so con quali armi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma so che la quarta sarà combattuta con pietre e bastoni” (Albert Einstein).
E l’Europa non è estranea a responsabilità ed errori senza una guida forte, senza una difesa comune, priva di fonti energetiche autonome (esclusa la Francia che può contare sulle centrali nucleari), con una burocrazia super pagata che insegue fantasmi e farfalalline, che misura le banane e le melanzane, che certifica che il vino rosso è cancerogeno, che stabilisce che il gambo del carciofo non può essere inferiore a 10 centimetri, che la durata di vita del cappone (SIC!) non può essere inferiore a 77 giorni, che il taglio del turione dell’asparago “deve essere il più perpendicolare possibile all’asse longitudinale , ben formato e praticamente diritto“, che si vergogna di appartenere alla storia ed alla tradizione cristiana, che vuole togliere dal mercato le abitazioni dei poveri e meno abbienti (divieto di vendita e di affitto delle case che sprecano energia) che nella crisi Ucraina ha dato subito l’impressione di non sapere che pesci prendere.
Si è agitato Macron solo perché alle prossime elezioni i sondaggi lo vedono in difficoltà, la Germania manca del polso e della saggezza della Merkel, la nuova presidente del parlamento, la maltese Roberta Metsola incita all’accoglienza dei martoriati profughi ucraini e dimentica che alla sua Isola gli altrettanti martoriati africani non li fanno nemmeno avvicinare e li tengono ben lontani dalle acque territoriali, anzi li spingono verso l’Italia, il commissario spagnolo Borel quasi festeggiava che i ricchi russi non potranno più venire a fare shopping a Milano.
Intanto il popolo (quello vero, che si alza la mattina con l’unico scopo di riuscire onestamente a procurarsi pranzo e cena) pagherà caramente le conseguenze di questa folle guerra che è essenzialmente economica ed in parte fratricida.
La Penisola Sorrentina potrebbe ricevere la botta del KO e comunque conterà più disoccupati e lavoro in nero (l’edilizia sta usufruendo del reddito di cittadinanza assumendo mano d’opera a basso costo), perderà professionalità ed altra gioventù preparata e talentuosa, vedrà chiudere alberghi ed attività commerciali, dovrà fare i conti con un abbassamento del reddito procapite .
Le imprese turistiche, commerciali, artigiane, agricole dovranno lottare duramente per resistere alla stagflazione, cioè alla sovrapposizione di più fenomeni economici che presi singolarmente potrebbero in qualche modo essere gestiti e controllati ma se si presentano insieme determinano collassi e fallimenti.
Nel nostro caso aumento dei costi energetici, maggiori spese per acquisto materie prime, inflazione, aumento di imposte, tariffe e tasse per il sostenimento della spesa pubblica ordinaria e straordinaria. Qualche barlume di speranza si respira intravedendo forme di collaborazione politica ed amministrativa oltre i confini comunali.
Interessante quella messa in atto dall’assessore Bernardo, medico pediatra, comune di Massa Lubrense, per cercare di armonizzare la raccolta dei rifiuti in tutto il territorio sorrentino. “Sono stati anni difficili e superare i campanili in Penisola Sorrentina non è stato semplice“.