Inquinamento dello specchio d’acqua a Marina di Cassano, colpa del restyling delle rampe
Il tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione diretta dal com. Antonio Russo ha accertato che lo sversamento nello specchio d’acqua della Marina di Cassano rilevato sabato scorso e immortalato in un video è stato causato dal cantiere che sta effettuando il restyling delle rampe che conducono alla Marina ed hanno portato alla denuncia dei responsabili all’autorità giudiziaria.
L’intervento dell’Arma è scaturito da questa segnalazione dello sversamento di liquidi di colore marrone sul bagnasciuga del lido bandiera blu attraverso una condotta di acque sorgive che dal versante collinare del paese giungono a mare.
La colorazione opaca dello specchio d’acqua in pieno giorno non poteva passare inosservata. Il giorno prima dell’intervento dei Carabinieri sul posto si erano recati il sindaco Salvatore Cappiello con gli Assessori Anna Iaccarino e Marco D’Esposito e il tecnico comunale Francesco Cannavale per rassicurare che non ci sarebbero stati ritardi nell’esecuzione dei lavori a causa dei possibili effetti connessi agli eventi bellici. “Le ultime parole famose“, visto che 24 ore dopo si è registrato l’intervento dell’Arma e a seguire i sigilli al cantiere.
I lavori di ristrutturazione delle rampe sono finalizzati alla messa in sicurezza e alla riqualificazione del borgo che per ben quattro anni consecutivi ha ottenuto la “bandiera blu” a conferma dell’ottimo lavoro avviato nel corso degli anni sul piano della sostenibilità ambientale e del rispetto del rigoroso disciplinare della FEE per l’assegnazione del prestigioso vessillo. Lavori che erano stati interrotti nel periodo estivo per non compromettere la stagione e la mobilità di residenti e turisti in entrata e in uscita dal borgo e sono ripresi da alcuni mesi con l’obiettivo di concludersi entro maggio. L’intervento tecnico in corso di realizzazione ha comportato, tra l’altro, la rimozione dell’antico basolato delle rampe che è stato sostituito da uno moderno. Il materiale rimosso, il cui valore è significativo, è stato accantonato in un deposito della ditta che effettua i lavori, ma non è ancora chiaro dove l’Amministrazione intenda risistemare la pavimentazione con questi “san pietrini” di pregio.
AGGIORNAMENTO: IL COMUNICATO DELL’ASSESSORE AI LL.PP. ANNA IACCARINO
Dopo lo stop di due giorni sono ripresi già da questa mattina i lavori alle rampe del Borgo di Marina di Cassano. Tengo a precisare, però, che, a differenza di quanto erroneamente ed in maniera superficiale riportato da alcuni organi di informazione locale, non c’è stato alcun sequestro del cantiere.
A seguito di una denuncia corredata da un video, si è provveduto esclusivamente al sequestro del tratto dell’impianto comunale di raccolta delle acque meteoriche. Impianto che, captando tutte le acque che, in quella zona, arrivano dalle pluviali e dalla strada ha ricevuto, probabilmente, anche l’acqua dell’occasionale lavaggio della pavimentazione in basolato in corso di realizzazione.
A seguito del provvedimento, il Direttore dei Lavori ha ritenuto opportuno provvedere alla immediata sospensione dei lavori in attesa di individuare una soluzione da attuare nelle occasioni di lavaggio, con acqua, della nuova pavimentazione.
La ditta, nella giornata di ieri, ha così protocollato la proposta di recuperare tale acqua mediante l’uso di appositi serbatoi, soluzione questa che, condivisa sia con la direzione dei lavori sia con la stazione appaltante, ha consentito la ripresa delle attività.
Colgo l’occasione per aggiungere che, chi mi conosce, sa che a me, come a tanti, sta molto a cuore la salute del nostro mare ed è per questo che colgo positivamente ogni segnalazione volta a tutelarlo, pertanto se il fenomeno è stato causato dall’acqua di lavaggio della pavimentazione, pur trattandosi prevalentemente di sabbia, e quindi di materiali inerti, è giusto che se ne eviti il ripetersi, per cui mi auguro che la soluzione individuata funzioni, in tal senso, egregiamente.
Comprendo quindi che la circostanza abbia creato clamore e apprensione, ma, il ragionamento, che purtroppo non nasce certo oggi, è molto più ampio e articolato e di quello che, in parte per sensibilità in tema di ambiente, in parte, ahimè, per speculazione politica – a cui ci dobbiamo abituare – si è cercato di far passare.
Ad ogni modo, senza addentrarmi, ora, in ulteriori considerazioni sulla qualità delle acque, al fine di risolvere la questione, anch’essa risalente nel tempo, della presenza di uno scarico di acque meteoriche proprio sull’arenile della nostra marina, ho sollecitato gli uffici a redigere la progettazione finalizzata alla sua eliminazione e ad individuare le somme necessarie per questo intervento.
Insomma, compieremo un ulteriore passo a favore del Borgo e della collettività.