I magnifici sette e la Penisola Sorrentina
di Luigi Poi
Sono sette i settori produttivi che stanno trainando la ripresa economica italiana e l’aumento del PIL. Purtroppo riguardano aree dell’Italia lontane da noi; le nostre attività ed imprese (tranne quelle coinvolte nella adesione al superbonus) essenzialmente legate al turismo ed al suo vasto indotto non rientrano nella “magnificenza”. I settori interessati vanno dalla produzione e trasformazione dei prodotti agricoli alla filiera dei tessuti e della moda, dalla cantieristica navale con l’Italia leader mondiale nel settore dei yacht alla industria manifatturiera specializzata in prodotti in metallo ed elettronici e ottici, dall’impiantistica all’edilizia. Soffre il turismo che nelle grandi città d’arte ha subito il colpo di grazia nel periodo autunnale-natalizio.
Tanto per raccontarne una: a dicembre sono stati annunciati 8000 licenziamenti (in parte già effettuati) cominciando “da tutto il personale Sheraton, del Majestic, 210 persone, il prossimo sarà l’Hotel Cicerone”. Numeri gravi e preoccupanti “trecentocinquanta sono gli alberghi chiusi” ed è oramai evidenti che molti non ripartiranno. Il neo assessore al Turismo della Capitale non se lo aspettava ed il 6 gennaio ha amaramente ammesso che Roma “non può far fronte ad una crisi di tale portata. In gioco ci sono aziende che hanno fatto la storia della capitale ed il destino di migliaia di famiglie”.
In questo momento la città eterna vede solo 90 alberghi aperti su un totale di 1200. E contrariamente a quanto, ingenuamente ? o maliziosamente (per sospendere gli aiuti?) affermato da giornali, pseudo economisti e politicanti nel 2021 la ripresa è stata solo un passaggio effimero e di falsa euforia limitato ad alcuni eventi ed al turismo delle vacanze estive. La verità sta ben scritta in una recentissima analisi dell’osservatorio sul turismo del 17 dicembre che constata che un terzo degli alberghi non ha mai riaperto e ben il 50% ha già richiuso e non si sa se riusciranno a ripartire nel 2022.
“Il crollo del turismo in Italia: nel 2021 si sono registrate 120milioni di presenze in meno rispetto al 2019, 60milioni di arrivi in meno. Si sono anche contati 13 milioni di viaggi in meno degli italiani verso l’estero” sia perché molti non se lo sono potuti permettere sia per il rischio pandemia che ha fatto ripiegare verso località di vicinanza (notizie Agi 27 dicembre 2021). “Il conto è ancor più salato se consideriamo le guide turistiche , i tour operator,le aziende che organizzarono eventi, parte della ristorazione, i tanti servizi al turismo , i taxi, gli Ncc, le aziende di pulizie, lavanderia e manutenzione “ Assessore al turismo capitolino Dott. Onorato. Sono dati che possono essere riportati su scala nazionale perché confermati da “Il barometro del turismo“ della Federalberghi che certifica che nel 2021 è continuato l’andamento negativo del movimento turistico con un 42,9% di presenze turistiche in meno nel solo terzo trimestre e che contemporaneamente la spesa degli stranieri in Italia è diminuita del 78,6%.
Ciò ha determinato un salasso di alcuni punti del nostro Pil che comunque è riuscito a crescere del 6% grazie alla manifattura ed ai “MAGNIFI SETTE”. Anche se incomincia a serpeggiare qualche preoccupazione sulla capacità di sostenere i costi della produzione a causa dell’assurdo aumento della spesa energetica che le aziende dovranno sobbarcarsi. Intanto ci arriva la bella notizia (si fa per dire) che almeno in campo legislativo nessuno ci batte, infatti sono stati presi altri 109 provvedimenti di cui 41 D.L., 27 disegni di legge ed altri 41 decreti legislativi dal 13 febbraio a fine dicembre. Nessuno potrà mai battere il nostro record di Nazione col maggior numero di atti normativi circa 110mila, più 109.
Le associazioni degli operatori turistici della Penisola Sorrentina hanno chiesto ai loro primi cittadini una maggiore unità di intenti e di metodo per contrastare la tremenda crisi che oramai chiaramente non risparmierà il 2022. Anche loro hanno segnalato come false e fuorvianti le analisi e le informazioni ufficiali che annunciavano una ripresa (mi ripeto, forse una strategia politica ben coordinata con l’obiettivo di chiudere con i bonus ai dipendenti del turismo e gli aiuti alle imprese). Forse si dovevano trasferire fondi ad altri capitoli di bilancio come gli aumenti ai dirigenti ministeriali ed al personale politico?
“Quest’anno la spesa pubblica italiana sfiorerà quota mille miliardi di euro. Per tenere aperti gli uffici ,per pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, le pensioni e per erogare i servizi di natura pubblica (sanità, sicurezza, scuola, trasporti) lo Stato spende quasi 3 miliardi di euro al giorno”, AL GIORNO!
E mancano all’appello le spese per il reddito di cittadinanza, quello di emergenza e l’accoglienza agli immigrati. Tanti miliardi e non si sono trovati i fondi per sostenere il FIS (fondo integrazione salariale) dei dipendenti del turismo ed ancora mancano 700 milioni per una nuova cassa covid straordinaria per i dipendenti di aziende ricettive in crisi che tra l’altro è stata limitata alle sole città d’arte!
Figli e figliastri.
Ma non è questo il punto o almeno non è solo questo! Infatti le associazioni di categoria hanno fatto anche un mezzo mea culpa indicando la necessità di una maggiore compattezza tra le varie sigle di rappresentanza e tra il settore alberghiero ed extralberghiero ma manca all’appello la Federalberghi che non rappresenta solo i grandi gruppi ma anche tanti piccoli albergatori indipendenti.
Chiedono, come tutta la comunità sorrentina fa da tempo, anche quella non legata al turismo, la risoluzione del problema della “mobilità e dell’accessibilità da e per la Penisola” ed una organizzazione unitaria per poter mettere sul tavolo (di chi ?) progetti da finanziare attraverso i Fondi Europei ed il PNRR. Tra sei mesi saremo in pieno periodo di vacanze (vade retro pandemia!) . E dati gli storici cronici ritardi della realizzazione di opere ed interventi pubblici si sono iscritti anche loro tra i redattori del sempre di moda “Libro dei Sogni”.
Hanno comunque mosso le acque in quanto ho letto che il Sindaco di Sorrento ha risposto garantendo un impegno economico di 5 milioni per alcuni interventi di natura ambientale e culturale.
Forse è venuto il momento di andare alla radice del problema: veramente crediamo che una striscia di territorio (Meta-Sorrento 5km) tra mare e colline possa sopportare una movimento turistico tale da soddisfare tutta l’enorme quantità di posti letti messi sul mercato? Davvero crediamo che gli abitanti dei sei comuni della penisola possano dividere tranquillamente i già scarsi servizi pubblici fondamentali con circa trentamila vacanzieri giornalieri?
Veramente saremo in grado di essere uniti per esempio su una mobilità alternativa che riduca almeno il traffico interno intercomunale con scale mobili, funivie, mini metrò , ascensori, tapis roulant , minibus ecologici e quant’altro?
Riusciremo ad essere uniti anche sulla “madre di tutte le battaglie“ cioè ridurre i posti letti; l’attuale offerta in alcuni mesi supera la domanda e per la più elementare delle leggi economiche abbassa le tariffe a livello di mera sopravvivenza?
Veramente i nostri politici e quelli regionali saranno in grado di ritoccare la normativa urbanistica accompagnando ed incoraggiando le aziende ricettive disposte al cambio di destinazione favorendo così la messa sul mercato di molte abitazioni civili senza sperpero di altro territorio e risolvendo il non meno grave problema della mancanza di abitazioni per le nuove famiglie sorrentine e per chi vuole continuare a vivere nella terra natia? E siamo finalmente e definitivamente entrati nella convinzione che cultura ed ambiente creano posti di lavoro sani e produttivi e che l’incontro tra imprenditoria di qualità e la buona cultura sono fondamentali per la crescita ed il futuro di una comunità? Cosa aggiungere?
Si potrebbe iniziare con la costituzione di un consorzio di acquisto dei prodotti energetici per parare almeno in parte gli aumenti e non far lievitare oltre i limiti di sicurezza i costi di gestione.
Cari presidenti e soci di Atex Campania, Aicast Macroarea Penisola sorrentina, Club dei 500, Associazione charter Campania, Peninsulart rimanete uniti ma ricordate che la politica sparge miele per dividere non per amalgamare e se mi posso permettere un piccolo suggerimento sia la vostra azione divisa in due fasi temporali : la resistenza e resilienza per il 2022-2023 ed il futuro. Stringete alleanza anche con il sindacato dei lavoratori alberghieri. Buona fortuna.