Giuseppe Conte alla resa dei conti con Di Maio. Il Presidente rischia di perdere la partita col Ministro
La resa dei conti nel Movimento 5 Stelle tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte è destinata a consumarsi nelle prossime settimane decretando l’ulteriore caduta d’immagine di un movimento trasformista e che ha contribuito in modo rilevante ad alimentare quelle pattuglie di transfughi che oggi ingolfano il Parlamento e che agiscono per assecondare i soli propri obiettivi.
Il “redde rationem” Conte-Di Maio non riguarda soltanto la vicenda dell’elezione del Presidente della Repubblica, ma soprattutto la gestione delle prossime elezioni politiche che Di Maio non vuole lasciare nelle mani di Conte e pertanto ha deciso di dichiarargli guerra aperta con le pubbliche dichiarazioni fatte non appena Mattarella è stato rieletto. Lasciata insospesa la questione del divieto a candidarsi per terzo mandato, per Di Maio si tratta di riprendere a pieno titolo le redini del movimento per dettar lui le regole del gioco e proseguire in quella che si sta dimostrando un proficua carriera politica che assolutamente non può e non vuole si interrompa.
Per questo il chiarimento sarà cruento e Conte è destinato a soccombere in un contesto che in fondo non gli appartiene. Ha sbagliato a non costruirsi un proprio partito all’indomani dell’espulsione dalla guida del Governo. Sbaglierà di nuovo e definitivamente se si lascia coinvolgere in una guerra fratricida ad un anno dalle elezioni politiche piuttosto che chiamare a raccolta i fedelissimi di governo e nei due rami del Parlamento e dar vita a una forza nuova di cui il Paese ha bisogno stante il credito politico di cui ancora gode…ma non ancora per molto!