Piano di Sorrento

Cappiello come Salvini: “Lasciatemi fare…” e “Datemi pieni poteri”

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Salvatore Cappiello

Il “Lasciatemi Fare” di Salvatore Cappiello richiama alla memoria il “Datemi pieni poteri” del Matteo Salvini al Papeete… con quale esito per lui è storia nota. Al giro di boa della campagna elettorale lo sfidante del sindaco uscente Vincenzo Iaccarino ha reagito stizzato a una dichiarazione del primo cittadino rivelando le proprie intenzioni con quel lasciatemi fare monco di complemento oggetto. Cioè: che cosa vuole fare? In effetti il verbo fare lascia aperte una serie infinita di possibilità in capo al soggetto, nel caso Cappiello. Per l’aspirante sindaco dei “Fortemente Piano” la curiosità su quali siano oggi le sue reali intenzioni è tanto maggiore in considerazione del fatto che, per quasi trent’anni, ha ricoperto tutti i ruoli disponibili nella pubblica amministrazione e nella politica. (rileggersi questa cronaca può tornare utile: link)

Giovanissimo (e ultimo) segretario politico della DC di Piano Cappiello festeggiava il raggiungimento dei suoi 18 anni candidandosi per la prima volta al consiglio comunale di Piano di Sorrento, figlio d’arte: il papà Antonino è stato per decenni assessore e il “re” dei Colli di San Pietro, il naturale e principale serbatoio elettorale di famiglia. Salvatore è stato vice sindaco di Ruggiero, che a lui deve i dieci anni di primo cittadino e che oggi “paga dazio” sostenendone a sua volta la candidatura a sindaco. Come oggi sta tentando di fare con Vincenzo Iaccarino, la coppia Cappiello&Ruggiero sbarrò la strada al secondo mandato di Luigi Iaccarino che però non ha resistito al richiamo dei suoi “carnefici politici” e si è schierato a loro sostegno in questa tornata elettorale.

Per fare che cosa Cappiello&Compagni si sono candidati? Non è chiaro e non solo per Cappiello!  Dopo il forzato ritiro montano degli ultimi cinque anni, nei quali si è occupato dell’azienda di famiglia limitandosi a fare l’osservatore disincantato dell’amministrazione, ha chiamato a raccolta tutti gli ex delle trascorse stagioni politiche che l’hanno visto protagonista con la forza di determinare destini e carriere del suo entourage, lo stesso che oggi è al suo fianco ma che nel 2016 non gli diede il via libera per candidarsi contro Vincenzo Iaccarino.

Non appaia lezioso il ragionamento sul fare invocato da Cappiello perchè tutto quello che si fa ha bisogno di essere spiegato! Fare, sic et simpliciter, cioè senza spiegare che cosa, può riservare qualunque sorpresa. Tanto per capire di che parliamo si dice: fare il bello e il cattivo tempo… fare il buono o fare il cattivo… farsi i fatti propri o farsi quelli degli altri…Fare una buona azione o fare un dispetto….Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti: quindi il lasciatemi fare non basta, porta sfiga ed è equivoco detto da un qualunque politico!

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