Marco Fiorentino: “Un ricorso che non ha nulla a che fare con gli interessi dell’amministrazione…”
Rompe il silenzio Marco Fiorentino, ex sindaco di Sorrento e nel 2020 ricandidato alle amministrative, la cui elezione non venne convalidata a causa di una presunta incandidabilità rilevata, per un esposto, dalla Commissione Elettorale Mandamentale. La recente ordinanza del Tribunale di Torre Annunziata, che ha respinto il ricorso presentato da Fiorentino, potrebbe addirittura invalidare l’elezione del sindaco Massimo Coppola e riportare la città al voto. Proprio in questi giorni però i legali di Fiorentino, Sepe e Marra, hanno diffuso un comunicato che fa il punto sulla questione: “Abbiamo valutato insieme al dr Fiorentino un’eventuale impugnazione in quanto lo stesso Tribunale di Torre Annunziata, nel proprio provvedimento, ha scritto che si tratta di una vicenda controversa, nuova e passibile di diverse interpretazioni. Riteniamo che il dr Fiorentino abbia presentato la sua candidatura in osservanza di tutte le norme ed in perfetta buona fede“.
In effetti il dispositivo dei giudici lascia trasparire una buona dose di incertezza sull’applicazione della legge-Severino così come interpretata, circostanza per la quale si sta valutando l’eventualità di un ricorso in appello da parte di Fiorentino. Il ventilato scioglimento anticipato del consiglio comunale verrebbe per il momento scongiurato dal ricorso che per Marco Fiorentino “...non ha nulla a che vedere con valutazioni di carattere amministrativo. Voglio essere chiaro e sgomberare il campo da qualunque equivoco: il mio interesse è soltanto personale e diretto ad affermare il diritto e la correttezza del mio comportamento che non ha inteso violare alcuna legge o regolamento. Non mi interessano, come si tenta di accreditare, i riflessi di certe decisioni sull’Amministrazione che è stata legittimamente votata dai Sorrentini e che sta adempiendo alle sue prerogative di governo della città. Stiamo parlando di un caso che è unico in Italia e che deve stabilire se sono o non sono candidabile. Tutto qui, si evitino ulteriori speculazioni che non hanno ragion d’essere e che non riflettono il mio modo di essere e di comportarmi“. Il ricorso al Tar presentato da alcuni parenti delle vittime della tragedia del 1 maggio 2007 lascerebbe intravedere la possibilità dell’annullamento delle elezioni del 2020 in caso di una sentenza definitiva sulla vicenda. Il caso-Fiorentino oggi riguarda anche altri sindaci di comuni italiani che si ritrovano nelle sue stesse condizioni per un reato colposo non ascrivibile direttamente alle responsabilità di un primo cittadino. Sulla questione si è mossa l’Anci nazionale per chiedere la revisione della legge.
Non si può non cogliere l’occasione dell’incontro con Fiorentino per chiedergli un commento su questo primo anno di attività dell’amministrazione-Coppola. “Mi sembra che il problema maggiore sia rappresentato dal fatto che manca una reale sintonia con l’apparato amministrativo e questo costituisce un ostacolo per l’attuazione di quel cambiamento con cui il sindaco si è presentato agli elettori e per il quale ha ottenuto un ampio consenso. C’è bisogno di raccordo e di lealtà, dirigenti e funzionari a prescindere dalle persone e dai colori devono concorrere a realizzare gli obiettivi di cambiamento di cui è interprete l’Amministrazione e che sono stati chiesti dalla Città di Sorrento. Siamo in tempo per correggere il tiro, ma bisogna farlo senza indugi“.
Oltre che politico Fiorentino è un imprenditore turistico molto attento alle dinamiche socio-economiche del settore e per questo gli sollecitiamo una riflessione su questa stagione. “E’ difficile pianificare una stagione turistica con una pandemia che mentre sembra andarsene poi ritorna. E’ un problema che avrà ulteriori ripercussioni e bisogna attrezzarsi per arginarne gli effetti. La nostra tradizionale clientela inglese è venuta meno e ci siamo dovuti adattare a un turismo di conterranei che non è la stessa cosa. Nel frattempo però ne approfitterei per comprendere meglio quello che sta succedendo in altre realtà turistiche della nostra regione dove si sta sviluppando un’accesa concorrenza grazie anche alle attenzioni e agli interventi della politica regionale. Su questo fronte bisogna attivarsi perché i nostri tradizionali punti di forza e di eccellenza non sono più sufficienti per cui deve tornare in campo la politica a svolgere la parte che le compete con l’autorevolezza che occorre in questi casi. Sorrento è strettamente connessa a Pompei che resta un’attrazione mondiale indiscutibile e che i turisti scelgono proprio in virtù del suo straordinario valore culturale. Pompei continua a rinascere, a riservarci sorprese e per tutto quanto è stato sin qui fatto proporrei all’Amministrazione Comunale di conferire la cittadinanza onoraria al Ministro Dario Franceschini il cui impegno per Pompei, e quindi anche per il nostro territorio, è stato straordinario. La Penisola non può essere avulsa da Pompei, ne siamo ben consapevoli“.
Un’ultima considerazione la dedichiamo alla crisi di Sorrento come città dove una nuova economia sta soppiantando quella tradizionale e anche i residenti continuano a soffrire sempre più della mancanza di ospitalità residenziale. “Purtroppo il nostro centro storico da tempo si sta svuotando delle botteghe artigiane, abbondano i locali di ristorazione al di fuori di una normativa che forse esiste per alcune grandi città, come Roma, ma che dovrebbe interessare anche Sorrento. Non conosco esattamente la normativa, anche per quanto concerne il proliferare dei B&B, ma in questo la politica locale deve saper giocare un proprio ruolo rispetto alla Regione per scongiurare quelle criticità che rischiano poi di diventare irreversibili una volta che la fisionomia dei nostri luoghi e la nostra identità vengono stravolte. Penso a una funzione nobile dell’essere amministratore, esercitando quel potere di rappresentanza politica per cui anche la costruzione di un atto a soli fini provocatori possa servire ad accendere l’attenzione sul problema e coinvolgere su di esso anche le altre città. Sorrento non può reggere il peso del traffico, dei servizi e di tutto quanto si sviluppa al di fuori di una regolamentazione per cui auspico che finalmente ci si decida ad assumere delle iniziative dirette a riequilibrare un discorso di generale interesse prima che ne risulti compromesso seriamente il futuro della città“.
Pubblicato sul settimanale Agorà del 21 Agosto 2021